La polemica politica corre sulla Rete. A trascinarla fuori dalle stanze riservate, dai salotti più o meno buoni e dai chiacchiericci di corso Italia è un post lasciato su Facebook da Fabio Baldassarri, ex presidente della Provincia, ex sindaco e attualmente presidente del consiglio di sorveglianza dell’Asa. Baldassarri è anche membro autorevole della direzione della Federazione del Pd, ma stavolta ha scelto di uscire dagli schemi e lanciare il sasso in piccionaia, riferendo alcune voci che insistentemente circolano in città: “Montomoli farà il presidente della Toremar per conservare il posto a Guerrieri in attesa che lasci la presidenza della Port-Authority”.
“La Velo sostituirà Guerrieri”. “Manciulli sostituirà la Velo in Parlamento”. “Tortolini e Anselmi si scambieranno il posto: il sindaco diventerà consigliere regionale, il consigliere regionale diventerà sindaco” . «Tutto questo è così strettamente congegnato e con tanto anticipo, che non piace a molti – scrive Baldassarri – Se fosse vero, pensano i meno ostili, vorrebbe da dire che si tratta di scelte operate al di fuori delle sedi in cui dovrebbero essere normalmente compiute: in una zona, cioè, che alcuni definiscono “grigia”. È qui che dovrebbero intervenire i partiti, prima che la palla passi ad altri come Grillo o addirittura peggio». Che cosa sta accadendo intorno al Pd? Sembra del tutto evidente che il dibattito interno, forse non estraneo a un indebolimento di credibilità degli organismi dirigenti, abbia lasciato il posto alla discussione aperta nelle piazze, reali o virtuali che siano. Sta di fatto che qualche piccione dalla voliera Baldassarri lo ha fatto alzare.
Tra i primi a rispondergli su Facebook, infatti, il capogruppo del Pd Claudio Capuano: «Mi auguro che sia solo gossip… se fosse vero (e io voglio credere che non sia vero), tutto ciò snaturerebbe il senso della nascita del Pd, sarebbe una profonda mortificazione per milioni di italiani e militanti che ci hanno creduto e, per quanto mi riguarda, costituirebbe un colpo mortale al mio impegno politico». La discussione sul web stenta un po’ a decollare. Poi un po’ a sorpresa interviene Rinaldo Barsotti, organizzatore dell’Unione comunale Pd. Dice di aver ricevuto l’incarico dal segretario Mercati di convocare una riunione urgente della segreteria , insieme al segretario della Federazione Fabiani, per valutare gli aspetti sollevati. Un post su cui nasce un piccolo giallo: rimane “appeso” per qualche ora, poi scompare. Ordini superiori? Che nel Pd si prepari una specie di resa dei conti? Appare evidente che più ci si avvicina alla scadenza dei mandati e si stanno per liberare le poltrone, in primis quella del sindaco, più aumenta la fibrillazione.
Mal di pancia che i vari contenitori del partito non riescono più a trattenere. Il giovane segretario Fabiani, che forse tanto tranquillo non è, si sforza almeno di sembrarlo: «Non ho proprio niente da smentire, soprattutto le chiacchiere. Io sono per fare le primarie. Il nostro partito promuoverà la partecipazione: le scelte si faranno insieme ai cittadini e agli elettori, sulla base di un progetto che discuteremo nella conferenza di organizzazione».(g.p. e c.l.)
Il Tirreno 12.05.2012
Anselmi sulle candidature «Il giudizio ai cittadini»
Il dibattito innescato sulla vetrina di Facebook da Fabio Baldassarri prosegue ed ieri anche il sindaco Gianni Anselmi non si è trattenuto da commentare le “voci” sulla girandola degli incarichi che – secondo alcuni – si starebbe preparando: Montomoli alla presidenza delle Toremar in attesa di cedere il posto a Guerrieri, Velo alla Autorità portuale, Manciulli in Parlamento, Anselmi in Regione e Tortolini sindaco. La replica di Anselmi è arrivata con le stesso mezzo, ma non sotto la bacheca di Baldassarri, sviluppando così un autonomo dibattito. «La mia opinione è che l’individuo in politica – dice il sindaco – non sia nulla se non è funzionale ad un progetto ideale e politico e che qualunque percorso politico personale debba essere segnato dal merito e da una valutazione che una comunità, politica e civica, dà del lavoro svolto. Per questo ho sempre cercato di lavorare sodo e fare del mio meglio, sapendo che tanti avrebbero avuto modo di valutare liberamente. Sono lucidamente sereno di fronte anche alla ipocrisia di chi fa finta di stupirsi di fronte alla chiacchiere: qualora alla fine del mio incarico i cittadini mi riterranno ancora utile, deciderò io, e non altri, le forme del mio contributo, altrimenti tornerò (evitando accuratamente le penose caricature del vecchio trombato rancoroso e del giovane ambizioso scartato) fare le cose per cui mi sono formato e che facevo prima di fare il sindaco.
La politica si rinnova se si accetta la regola che chi è valutato da altri (non chi si candida alle primarie perché se lo dice da solo) come bravo e all’altezza di avere una funzione di rappresentanza, altrimenti si ferma senza rancori. Mai e poi mai accetterei di essere sostentato assistenzialmente senza meriti». Per Anselmi, dunque, si tratta solo di «fisiologici, normali, non di rado interessati chiecchiericci». Di tutto continua a sorprendere il mezzo scelto, un socialnetwork accessibile a tutti, e i tempi cui è scattata la scintilla. Difficile non metterla in relazione alla nomina di Montomoli alla presidenza Toremar (notizia del giorno). Tra l’altro mentre Baldassarri scriveva il suo post , il Pd annunciava che Montomoli, «prima di ricoprire l’incarico, ancorché di natura privata, ha rassegnato le dimissioni dalla direzione». Dall’esterno sembra che Baldassarri abbia voluto bloccare una “strategia” – ammesso che ce ne sia una – alla prima mossa sulla scacchiera. Ma l’obiettivo era forse l’ultima, la successione di Anselmi.
Indirettamente a confermare questa interpretazione è lo stesso Baldassarri, che ha commentato con favore l’intervento del segretario Valerio Fabiani. La promessa che ci saranno le primarie, insomma, almeno per il momento sembra quietare la discussione nel Pd, che in modo inconsueto ha coinvolto militanti, ma anche avversari politici.(g.p)
Il Tirreno 13.05.2012