Il 25 novembre, il Consiglio Comunale di Campiglia è chiamato ad avallare un atto del sindaco in contrasto con lo Statuto e con gli indirizzi del Consiglio sulle nomine nella società SEFI (Fiere e Famacie).
Sull’argomento il gruppo Comune dei Cittadini aveva presentato un’interpellanza, alla quale si risponde chiedendo al Consiglio di violare lo Statuto.
Incredibile violazione di tutto. Al Comune di Campiglia anche lo Statuto è carta straccia.
Lo Statuto del Comune, all’art.35, prevede testualmente: “Al Sindaco, al Vice Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze, anche a titolo gratuito, presso il comune, nonché presso enti, aziende ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dello stesso”.
Inoltre, a giugno 2009 il Consiglio Comunale ha stabilito che nello società controllate dal Comune non possono essere nominati assessori o consiglieri in carica.
Il Sindaco, ignorando tutto ciò, ha nominato l’assessore alle attività produttive in carica nel Consiglio di Amministrazione della Società SEFI (farmacia e fiera).
Comune dei Cittadini fece rilevare, immediatamente, il contrasto tra l’atto d’indirizzo votato dal Consiglio e quanto deciso dal Sindaco, ricevendo, come consuetudine, il più totale dispregio.
Apprendiamo ora che il Sindaco, con decreto del 28/10/2009, ha sospeso l’efficacia della nomina e si accinge domani a far votare al Consiglio Comunale una delibera che cerca di legittimare, a posteriori, un atto in evidente contrasto con lo Statuto.
Al di la del merito dell’assurda vicenda SEFI e del giudizio sulle persone coinvolte, ci chiediamo come può questa maggioranza essere garante della regolarità amministrativa quando è la prima a violare lo Statuto e le delibere da essa stessa approvate.
Campiglia 23 novembre 09
COMUNE DEI CITTADINI
Comune dei Cittadini all’attacco «Sulle nomine alla Sefi la giunta non rispetta le norme dello Statuto» Il Tirreno 27.11.2009
«Lo Statuto è carta straccia». L’allarme viene da Comune dei cittadini in relazione alle nomine nella società Sefi che gestirà l’area fieristica. Il gruppo di minoranza ricorda come lo Statuto affermi che «al sindaco, al vicesindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze presso il Comune, nonché presso enti, aziende e istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo e alla vigilanza dello stesso». Ma nel caso della Sefi questa norma non sarebbe stata rispettata.
«Il sindaco ha nominato l’assessore alle attività produttive nel consiglio di amministrazione della Sefi – afferma una nota di Cdc – Ora ha sospeso la nomina e si accinge a far votare al consiglio una delibera che cerca di legittimare l’atto. Come può questa maggioranza essere garante della regolarità amministrativa che viola?».