- La Ticciati perde subito un pezzo: i socialisti formano un gruppo autonomo
- Giovanni Marconi lascia. Al suo posto entra Federico Fulcheris
- La giovane Silvia Azzimondi scelta come capogruppo della maggioranza
L’insediamento di un nuovo consiglio comunale assomiglia molto al primo giorno di scuola. Di solito è una festa a cui partecipano anche gli sconfitti che, bene o male, una rappresentanza in seno al massimo consesso municipale alla fine hanno ottenuta. Non si ricorda invece una così netta eccezione rispetto alla consuetudine come è stata questa volta a Campiglia: non certo la noia come aveva previsto qualcuno esperto ma fuochi d’artificio con botti iniziali e finali.
La premessa era stata già tutto un programma. Nell’ordine del giorno, di fatto regolato dall’articolo 14 dello statuto comunale, la sindaca Alberta Ticciati si era infatti dimenticata di inserire la nomina della giunta, un intervento, magari piccolo, sulle linee programmatiche della maggioranza e l’elezione delle commissioni consiliari permanenti. In discussione solo roba di totale routine, prevista dalle normative nazionali: esame della condizione degli eletti, giuramento del sindaco, formalizzazione dei capigruppo consiliari, elezione della commissione elettorale comunale e nomina dei componenti la commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari.
La realtà in aula ha superato le attese. Dopo il giuramento della neo prima cittadina i gruppi sono stati chiamati a indicare i loro “capi”. “Campiglia Comune”, la lista di maggioranza, ha scelto la giovane Silvia Azzimondi, alla prima esperienza in consiglio, il “Gruppo 2019” non ha suscitato sorprese confermando Nicola Bertini, già candidato sindaco, Samanta Poli (capogruppo per “Marconi sindaco”) ha annunciato la rinuncia di Giovanni Marconi e ha accolto sui banchi della minoranza il subentrato Federico Fulcheris.
Tutto finito? No. Lido Andreoni, candidato di maggioranza, in quota Psi, ha chiesto la parola e, annunciando divergenze con le scelte della sindaco, ha riferito l’intenzione di costituire un gruppo consiliare autonomo (quello appunto del Psi) di cui evidentemente egli diventa di forza capogruppo.
La motivazione? Voci, molto più che voci, riferiscono di una estromissione di esponenti socialisti dall’esecutivo, una cosa poco gradita dal partito o da quel che resta di una formazione politica dalla vecchia e nobile storia.
La sindaca ha preso atto ed ha auspicato una ricomposizione in un futuro evidentemente meno tribolato.
Sono seguiti le votazioni delle commissioni previste dalla legge tra cui quella per i sei membri della commissione elettorale comunale (Alberto Bertoli, Elisa Caciagli, Marco Noti (effettivi), Enrico Bernardini, Viola Balestri e Federico Fulcheris (supplenti).
A questo punto i lavori si sono interrotti per consentire una riunione dei capigruppo appena nominati. In discussione pare ci sia stata soprattutto la richiesta della sindaca di inserire la nomina della giunta nel dibattito consiliare. Una cosa in extremis, fuori dall’ordine del giorno e come tale affatto prevedibile dalle minoranze e poco pertinente sul piano normativo. In questi casi o si raggiunge la maggioranza o una simile proposta non trova spazio concreto.
Così è accaduto, che al rientro in aula, la Ticciati ha potuto indicare i nomi dei nuovi assessori ma ha dovuto rimandare la delibera della loro nomina alla prossima seduta consiliare.
Pare ovvio che i nomi indicati dalla sindaca siano comunque ufficiali (sarebbe il colmo dovessero cambiare a questo punto) e quindi possiano indicarli come gli ha letti la Ticciati: Jacopo Bernardini, 28 anni, con deleghe alle politiche giovanili, sport, tempo libero, servizi educativi e istruzione; Matteo Brogioni, 35 anni, con deleghe alle finanze, contabilità, affari generali, politiche per il centro storico, politiche venatorie e polizia municipale; Gianluca Camerini, 46 anni, con deleghe alle politiche culturali, valorizzazione del territorio, tutela del patrimonio storico; Elena Fossi, 44 anni, con deleghe alle politiche sociali, lavori pubblici e ambiente; Stella Zannoni, 39 anni, con deleghe al turismo, sviluppo economico e delle imprese.
Alberta Ticciati manterrà per sé l’assessorato all’urbanistica.
In conseguenza dell’incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di consigliere comunale, Jacopo Bernardini indicato per la giunta, dovrà lasciare il posto a Francesca Bucciantini, prima dei non eletti nella lista “Campiglia Comune”.
Gruppo 2019
Buon LAVORO Nicola. Buon LAVORO ed un caro saluto a tutto il “Gruppo 2019”.