Premesso che
i mutati scenari climatici richiedono misure atte alla conservazione della risorsa idrica in assenza delle quali tutti i settori economici della Val di Cornia sono esposti a crisi drammatiche;
Ricordato che,
per soddisfare le esigenze del ciclo integrale dell’acciaio, è stato realizzato il progetto “Cornia industriale” finalizzato al riuso delle acque reflue per funzioni industriali;
Ormai da cinque anni l’area a caldo di Piombino è chiusa e la riconversione dell’opera pubblica non sembra esser stata ancora portata a compimento
Il Gruppo 2019 chiede
Quali siano i volumi idrici forniti dal “Cornia industriale” alle acciaierie negli anni 2015, 2016, 2017 e 2018
Quali siano i volumi idrici in altro modo riutilizzati negli stessi anni, per quali funzioni e con quali atti autorizzativi;
A quali trattamenti ulteriori le acque in oggetto debbano essere sottoposte per l’uso irriguo;
Attraverso l’uso di quali tecnologie si può realizzare l’ulteriore trattamento, quali costi abbiano tali tecnologie e che tempi di installazione si prevedano;
Come codesta Amministrazione intenda velocizzare la realizzazione delle strutture necessarie a rendere possibile il riuso dell’acqua e attraverso quali accordi, convenzioni e progetti si ponga l’obiettivo di rendere la risorsa ottenuta effettivamente fruibile dal più vasto bacino di utenza possibile.
Con osservanza
Per il Gruppo 2019
Nicola Bertini