Premesso
Che il Museo del Lavoro deve essere considerato risorsa per il turismo e l’economia in quanto conserva il patrimonio della nostra cultura rurale, ospitando strumenti utilizzati per svolgere lavori che hanno caratterizzato l’attività economica della Val di Cornia negli ultimi duecento anni
Che l’amministrazione comunale ne ha la proprietà mentre la gestione è affidata al Comitato Cittadino
Preso atto
Che il Museo, aperto nel 1992, è rimasto chiuso per la prima volta in occasione dell’ultima Fiera a causa di un’assenza di sicurezza degli impianti accertata durante una riunione tenutasi tra Sefi, Giunta, Comitato Cittadino e tecnici del Comune
Che tale decisione ha comportato un danno, seppur difficilmente quantificabile economicamente, in quanto è proprio nel periodo della Fiera che tale struttura accoglie il flusso maggiore di visitatori
Si interpella il Sindaco affinchè chiarisca
Quali sono i motivi tecnici specifici di mancata sicurezza che hanno portato alla chiusura del museo; si afferma che i pezzi esposti sono eccessivi, che c’è stata una “degenerazione affettiva”; se è così quanti sono i pezzi “irregolari” ospitati nella struttura?
Secondo quale normativa è stato possibile sostenere l’obbligo della chiusura del Museo?
Tale irregolarità si è registrata solo quest’anno? Se sì chiediamo ci venga esposta la causa
Perché tali irregolarità non sono state comunicate tempestivamente in vista dell’attività fieristica, in modo da consentire di trovare delle soluzioni alternative che, apprendiamo dalla stampa, erano possibili?
In che cosa consiste il progetto dell’architetto Crudeli?
Quali sono i progetti che l’amministrazione e la società Sefi hanno per il Museo del Lavoro?
Si richiede risposta scritta.
Con osservanza, cordiali saluti
Comune dei Cittadini
Il consigliere
Eleonora Petrocchi