«Il pomodorificio deve essere spostato»
Venturina: la rabbia dei residenti di via Cerini per i cattivi odori e la viabilità
Nessuno vuole parlare, ma tutti sono arrabbiati. Le polemiche che si riaccendono in via Cerrini a Venturina sono cicliche, come lo è la produzione dei pomodori. I problemi di questa centralissima via del paese sono legati maggiormente al pomodorificio.
Anche se nessuno vuole parlare, basta attraversare la via, per sentire l’odore nauseabondo dello scarico dei pomodori nel fosso che attraversa la strada e che si raccorda al depuratore di Campo alla Croce. Basta anche fermarsi per qualche minuto e vedere sfrecciare camion verso la stazione di Campiglia, vuoti, e quindi quando la velocità supera il limite, decisamente rumorosi; quando tornano dai campi i camion sono invece pieni di pomodori, che spesso vengono persi per strada, soprattutto nelle curve, così come sull’asfalto è facile trovare quella patina appiccicosa tipica del succo di pomodoro che sparirà, per trasformarsi in schiuma, alla prima pioggia.
A protestare qui ormai da anni è solo la lista civica Comune dei Cittadini e qualche temerario residente.
«Non abbiamo più la forza – ci dice qualche residente – anzi ad essere sinceri non crediamo più che qualcosa possa accadere. Bene inteso nessuno qui vuole la chiusura della fabbrica, ci mancherebbe, ma lo spostamento sì. Non è più sopportabile la convivenza delle due cose: residenti e un’azienda in continua crescita. Il rumore di notte alcune volte è assordante. Senza contare l’andirivieni dei camion, non tutti certo rispettano i limiti. Le forze dell’ordine ci possono stare qualche ora e poi tutto torna come sempre. Per noi l’estate da un po’ di anni non è piacevole.”
“Abitare qui inizia a diventare pesante» conclude un anziano che vive a pochi metri dalla fabbrica di pomodori.
E sul piede di guerra ci sono anche alcuni residenti che le case vicino al pomodorificio le hanno comprate da poco con la speranza, visto che nel Regolamento urbanistico si parla di realizzare in quell’area delle abitazioni, che la fabbrica si spostasse in tempi rapidi. Ma in realtà così non è. E a non piacere è anche “l’invasione” dell’ex area della pesa pubblica, «in questo periodo fra auto e materiale del pomodorificio diventa una zona degradata, già che è sempre abbandonata – ci dicono – e pensare che doveva nascerci una piazza. Tutta la zona doveva essere riqualificata. Sono anni ormai che la aspettiamo».
Maila Papi
La Nazione 07.09.2011
A dire il vero, nel piazzale della ex area della pesa pubblica, esiste una discarica abusiva di calcinacci (rifiuti speciali non pericolosi) che circondano un albero e non materiale del pomodorificio! Per i residenti che abitano vicino al pomodorificio, invece, riferisco con molta tristezza e amarezza:
“abbiate pazienza ….adesso arriva l’inverno ………………..!
Fra