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Italian Food, nuovo impianto: ecco l’accordo per l’industria del pomodoro

Marzo 21, 2012
In Economia & Lavoro, Territorio & Ambiente
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Italian Food minaccia la chiusura e il Sindaco cade dalle nuvole

Un nuovo impianto da 500 posti di lavoro e 60 milioni di investimento. Firmato a Firenze l’accordo per la lavorazione del pomodoro che riguarda lo stabilimento di Venturina, il più grande dei sei in Toscana. Tre enti pubblici (Regione, Provincia e Comune di Campiglia), un’azienda privata (Italian Food del gruppo Petti, industria internazionale che in Toscana ha sede a Venturina), le aziende dell’acqua e quella dei rifiuti, le organizzazioni agricole, le centrali cooperative e un’associazione locale di produttori: sono 12 i soggetti firmatari del protocollo d’intesa per la lavorazione del pomodoro da industria. La superficie coltivata a pomodoro da industria in Toscana nel 2011 è stata di oltre 2600 ettari, con 230 aziende. La produzione è di circa 200.000 tonnellate annue.

Lo stabilimento di Italian Food di Venturina durante la stagione estiva trasforma pomodoro fresco per un quantitativo giornaliero da 1.200 a 2.500 tonnnellate di materia prima destinata alla produzione di passata, polpa, cubettato ed altri derivati. Italian Food occupa un’ area di circa 34.000 mq di cui circa 8.000 coperti, impiega stabilmente 100 dipendenti e altri 220 come stagionali. La zona dove lo stabilimento è ubicato, divenuta nel tempo residenziale, presenta oggi difficoltà di coesistenza tra l’attività produttiva e l’abitato, in particolare per i trasporti su camion concentrati nel periodo luglio-settembre.
Il nuovo progetto di Italian Food riguarda un’area di circa mq. 89.000 in località Campo alla Croce. In attesa del nuovo impianto le norme urbanistiche del Comune prevedono la possibilità che lo stabilimento continui la produzione. Per assicurare gli interventi necessari alla realizzazione del nuovo stabilimento di Campo alla Croce e per risolvere i problemi a Venturina, ciascuno dei 12 soggetti firmatari assume una serie di impegni, ognuno in relazione alle proprie prerogative. Eccoli in sintesi. La Regione assume impegni per verificare e promuovere le possibilità di finanziamento per il rinnovamento tecnologico. La Provincia assume impegni di coordinamento.

Il Comune di Campiglia: riservare a Campo alla Croce l’area per la localizzazione del nuovo impianto, concederla in diritto di superficie per 99 anni rinnovabile per altri 99. L’Ato 5 Toscana Costa e Asa assumono impegni circa lo smaltimento dei reflui (depuratore di Venturina) e l’approvvigionamento delle acque. Gli impegni di Italian Food per lo stabilimento di Campo alla Croce: mantenere lo stabilimento nel territorio del Comune di Campiglia; mettere in campo tutte le azioni, le strategie aziendali, la ricerca di misure finanziarie per la localizzazione a Campo alla Croce del nuovo stabilimento. Il progetto verrà presentato entro il dicembre del 2014, prevede un investimento di 60 milioni di euro e consentirà di espandere l’occupazione a un totale di 500 addetti.

La Nazione 21.03.2012

Accordo con dodici firme per spostare Italian Food

Attualmente lo stabilimento di Italian Food occupa un’ area di circa 34.000 mq di cui circa 8.000 mq coperti, in pieno centro abitato di Venturina. Il pomodorificio impiega stabilmente 100 dipendenti e altri 220 come stagionali . La zona dove lo stabilimento è ubicato, divenuta nel tempo residenziale, presenta oggi difficoltà di coesistenza tra l’attività produttiva e l’abitato, in particolare per quanto riguarda i trasporti su camion del prodotto concentrati nel periodo estivo. L’attuale localizzazione dello stabilimento non consente inoltre ulteriori sviluppi della sua capacità produttiva. La presenza sul territorio di Italian Food, è stato riconosciuto anche ieri in Regione, ha prodotto una sinergia ritenuta importante con la parte agricola, con le associazioni di categoria e con gli organi istituzionali di riferimento.

Regione, Provincia e Comune di Campiglia, l’azienda (Italian Food, le aziende dell’acqua e dei rifiuti, le organizzazioni agricole: sono 12 i soggetti che si sono riuniti ieri in Regione per firmare il “protocollo d’intesa per la lavorazione del pomodoro da industria”. Un protocollo che ha al suo centro il trasferimento del pomodorificio Italian Food dal centro di Venturina nell’area industriale; trasloco invocato da anni e che adesso sembra iniziare a muovere i primi passi. Il nuovo stabilimento. Il progetto prevede impianti per 89mila metri quadrati a Campo alla Croce. Verrà attuato congiuntamente con la riqualificazione urbanistica dell’ area attuale a Venturina, per la quale è prevista la trasformazione ad edilizia residenziale. In attesa del nuovo impianto, le norme urbanistiche del Comune di Campiglia prevedono la possibilità che lo stabilimento continui la produzione e sul piano degli investimenti sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre agli adeguamenti funzionali ed igienico sanitari necessari per soddisfare i requisiti di legge. L’acqua. Italian Food nell’area attuale è concessionaria di pozzi di acqua di falda. L’acqua è un fattore determinante per questo tipo di industria alimentare ed il suo consumo è altissimo ( circa 160.000 metri cubi all’anno). Un’idonea disponibilità di risorsa idrica dovrà essere assicurata anche per la nuova localizzazione. Gli impegni degli enti. Per assicurare gli interventi necessari alla realizzazione del nuovo stabilimento Italian Food e per risolvere le criticità a Venturina, ciascuno dei 12 soggetti firmatari assume una serie di impegni. La Regione promuovere le possibilità di finanziamento per il rinnovamento tecnologico, il miglioramento del ciclo delle acque e dei rifiuti e agevolare il ricorso al credito anche con l’intervento di Fidi Toscana. La Provincia assume impegni di coordinamento per facilitare le procedure burocratiche.

Il Comune di Campiglia riserva a Campo alla Croce l’area per la localizzazione del nuovo impianto, prevede gli strumenti per facilitare il pagamento degli oneri e quant’altro per facilitare l’insediamento. L’Ato 5 e l’Asa assumono impegni circa lo smaltimento dei reflui e l’approvvigionamento di acqua. Gli impegni di Italian Food. L’azienda si impegna a mantenere lo stabilimento nel territorio di Campiglia, a realizzare un intervento che preveda consistenti incrementi della produzione e dell’ occupazione, a fronte di eventuali finanziamenti del Ministero dello sviluppo economico. Il progetto verrà presentato entro il dicembre del 2014, prevede un investimento di 60 milioni di euro e consentirà di espandere l’occupazione a un totale di 500 addetti. L’azienda assume ulteriori impegni in relazione al trattamento di acque reflue e scarti delle lavorazione. Le associazioni. A sostegno degli accordi contenuti nel protocollo anche le firme dei rappresentanti delle organizzazioni agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura) della Lega delle Cooperative e quella di Asport. Quest’ultima in particolare si impegna sul versante della produzione e del miglioramento della qualità del prodotto, per pratiche colturali e tecniche di produzione che tutelino l’ambiente e favoriscano la biodiversità, nonchè per la vendita del prodotto conferito dai soci agricoltori.

Il Tirreno 21.03.2012

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Commenti 1

  1. Cittadino says:
    11 anni Fa

    Speriamo sia la volta buona! è 20 anni che sento dire che l’italian food si sposta…

    Rispondi

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