Definire il bilancio depressivo, poco equo e senza idee per il futuro è un giudizio ingeneroso e fuorviante e soprattutto non risponde a verità rispetto alle cifre. È un bilancio di grande tenuta sociale, attento a ridurre gli sprechi, a dare ai cittadini servizi di qualità, che coprono tutte le fasce della popolazione.
Per fare tutto ciò il Comune a causa del “federalismo municipale” e del patto di stabilità si è trovato in grande difficoltà ed ha dovuto applicare scelte reintrodotte da questo governo, sicuramente dolorose, poiché il dover applicare imposte non è mai una decisione facile specialmente in un momento come questo. La giunta comunale ha dato priorità al sociale cercando, pur nella difficoltà, di continuare a offrire servizi sempre più necessari che vanno dall’assistenza ai contributi per l’istruzione, dalle mense ai trasporti scolastici.
Ovviamente dopo è stato dato spazio agli interventi di manutenzione, arredo e sviluppo economico. Poi è stato dato spazio agli altri capitoli: cultura, sport e tempo libero, sicurezza pubblica. Abbiamo cercato di dare risposte, commisurate alle risorse, a tutti i capitoli che compongono un bilancio di un’amministrazione, che conosce bene le necessità dei cittadini. In quanto all’Imu sulla prima casa, applicare l’aliquota del 6 per mille è una conseguenza del fatto che le rendite catastali nel comune di Campiglia sono più basse rispetto ai comuni analoghi al nostro. Per l’addizionale Irpef i cittadini non troveranno alcun aumento ed i redditi sotto i 10.000 euro saranno completamente esenti da quest’anno, in virtù delle difficoltà economiche presenti nella società, rinunciando così ad un cospicuo introito che avrebbe potuto essere destinato a qualche capitolo più sofferente. L’imposta di soggiorno è stata applicata al minimo, 0,50 euro per tutte le strutture, questo per stare in un progetto sovra comunale e potere, dal 2013, avere risorse della Val di Cornia da investire nel turismo. È chiaro che se avessimo avuto più risorse con la possibilità di usufruire di quelle bloccate dal patto di stabilità, avremmo investito di più in tutti i settori.
Come si può evincere gli obiettivi della giunta sono stati chiari e abbiamo cercato di dare risposte mirate, tutto questo è stato spiegato nelle tre assemblee pubbliche effettuate. Il consigliere Zucconi dovrebbe conoscere benissimo le difficoltà delle amministrazioni pubbliche, ma evidentemente a Campiglia non ne tiene di conto, altrimenti non potrebbe fare politica in modo populista e strumentale come sta facendo. Giunta comunale Campiglia
Il Tirreno 04.04.2012