«Serve una maggiore informazione»
«PRIMA di pronunciarsi occorrerebbero maggiore informazione in materia e disponibilità a confronti costruttivi e non solo propagandistici». A dichiararlo è Asa che replica alle liste civiche sulla questione “debiti”. “
Se oggi i bilanci di Asa chiudono con un modesto utile non è affatto per il ritardato pagamento dei canoni, o di parte di essi, ai Comuni. Tutti sanno che un ritardato pagamento rappresenta un debito/credito che non ha alcuna influenza sul risultato economico. L’utile è frutto di efficienze e riorganizzazione interna di Asa.
Quindi l’affermazione delle Liste Civiche secondo la quale «i Comuni rinunciano ad entrate proprie per consentire ad una società pubblico–privata di chiudere i bilanci in attivo» non sta né in cielo né in terra”. Asa preve poi “investimenti finalizzati al fornire all’utenza acqua di qualità e in quantità adeguate e assicurare il rispetto della normativa sugli scarichi e la tutela dell’ambiente”.
La Nazione
ma se le reti idriche fanno acqua da tutte le parti….la verità è che l’acqua in mano ai privati è una follia.
l’acqua dovrebbe essere interamente pubblica, gestita dai comuni, nel bene e nel male.
la privatizzazione sembrava dovesse comprendere oneri di ristrutturazione della rete idrica, che giustificasse anche i rialzi delle bollette. i rialzi ci sono stati…ma miglioramenti qualitativi ci son stati? asa dovrebbe chiederlo ai cittadini…