– La Nazione 17.3.2010
IL CAOS regna sovrano. La zona della stazione ferroviaria è come una jungla, quella della zona artigianale pure mal tenuta. La lista civica d’opposizione Comune dei Cittadini lo ha denunciato più volte, ha parlato di «inadeguatezza delle scelte urbanistiche compiute dal Comune per la stazione di Campiglia. Negli ultimi anni — sostiene la lista — intorno alla stazione sono sorti capannoni, ma nessuna attenzione è stata posta ai servizi per i passeggeri: mancanza di collegamenti pedonali e ciclabili con il paese, disordine delle funzioni che alternano case, alberghi, capannoni artigianali… Anche per questo serve una netta inversione di tendenza, a partire dal prossimo Regolamento Urbanistico che deve assumere la stazione come un bene comune per la collettività e un servizio essenziale per l’economia locale». E questo caos è ancora di più oggi sotto la lente a seguito dei gravi fatti che hanno visto il Grill dagli Emiliani protagonista, suo malgrado, prima di due furti, poi dell’assalto degli ultrà della Roma.
LA STRADA per attraversare la zona artigianale, per raggiungere il Grill, ma anche il capannone della nautica (passando dalla strada della Stazione) è veramente da “altro” mondo. Di sera al buio, manca l’illuminazione, una strada sterrata piena di buche, pericolosa, senza segnali. Mai vista, o raramente, una zona artigianale del genere. La questione dello stallo è riconducibile – si dice – ad un consorzio fra proprietari che non decolla. Ma arrivati a questo punto poco importa di chi è la responsabilità. La viabilità in una zona artigianale può essere così solo temporaneamente, giusto il tempo di fare dei lavori. Invece sono anni che è ridotta in quella maniera. Senza contare che qualche dubbio sul caos “edilizio” che c’è in quello spicchio del comune di Campiglia credo che non se ne sia resa conto, solo la lista civica.
m.p.