Rivolta per l’urbanistica, Campiglia in assemblea
CAMPIGLIA (Livorno) — Sedie tutte occupate e almeno cento persone ieri sera all’assemblea pubblica, in centro a Venturina, indetta da «Il Comune dei cittadini» per discutere le osservazioni al dibattutissimo regolamento urbanistico di Campiglia. La lista civica chiede che il regolamento rispetti il Piano strutturale (del 2007) di cui è lo strumento attuativo. Quello del sovradimensionamento è solo uno degli aspetti contestati, lampante soprattutto nella moltiplicazione degli alloggi: il primo dei tre regolamenti oltrepassa i 650 previsti fino al 2020 dal Piano strutturale grazie a un’edilizia sociale «a premio». Stesso discorso per le aree produttive, dove si costruiranno 25 ettari dei 41 previsti entro il 2020; di contro, l’opposizione propone un riutilizzo dei fabbricati costruiti negli ultimi anni e rimasti invenduti. La realizzazione invasiva di impianti di energia rinnovabile nelle campagne è un altro aspetto da rivedere secondo la lista civica, che ne propone la collocazione nelle aree industriali dismesse e urbanizzate.
Alessandra Bartali
Corriere Fiorentino 26.8.2010
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«Urbanistica, un piano da rifare»
Anche il professor Settis all’affollata assemblea di Comune dei cittadini
Circa 150 persone – fra loro il professor Salvatore Settis – hanno partecipato all’assemblea del Comune dei cittadini sulle osservazioni al Regolamento urbanistico. Il pubblico ha seguito le 35 proposte illustrate da Massimo Zucconi, con l’aiuto di immagini, in cui il capogruppo della Lista civica ha sostenuto che «un altro piano è possibile privilegiando riqualificazione e recupero».
Le proposte di Comune dei cittadini sono per Venturina «la trasformazione dell’Aurelia e di altre strade in viali urbani, la creazione di un sistema continuo di verde con piste ciclabili e servizi, la ricostruzione degli isolati più vecchi e il recupero di zone degradate come quelle dell’Italian Food». Per Campiglia invece «politiche urbanistiche per il ritorno dei residenti nel centro, con interventi di edilizia sociale e servizi, tra cui un asilo».
La tesi della Lista civica è invece che «la costruzione di oltre 400 alloggi in 5 anni – potrebbero superare i 700 col premio per l’edilizia sociale – e altri 25 ettari di aree per capannoni a Venturina, sono apparsi un’esagerazione non solo inutile, ma dannosa. La crisi fa sentire i suoi effetti e in pochi anni si è formato un preoccupante stock di case invendute, mentre non sono neppure iniziati i lavori per la riqualificazione dei “vecchi magazzini comunali” dove sono previsti 70 alloggi e una piazza che doveva essere già terminata nel 2008. Lo stesso è accaduto con i capannoni. A Campo alla Croce – sostiene la Lista civica – e alla stazione ci sono “scheletri di capannoni” e tanti cartelli di “affittasi e vendesi”.
Una realtà nuova, non prevista dal Piano strutturale del 2006 e «totalmente ignorata dal Regolamento del 2010.
Una dimenticanza che ha colpito anche Coraldo Cavicchi, vecchio imprenditore edile venturinese, che ha lamentato il “gigantismo” di questo piano e il pericolo per le imprese che hanno già realizzato case e capannoni che ora non riescono a vendere». Ha fatto molto discutere anche la “perequazione” introdotta dal Regolamento urbanistico: un meccanismo di “decollo” e “atterraggio” di volumi «che genera ingiustificati vantaggi immobiliari per pochi – sostiene Comune dei cittadini – facendo sorgere pericolose disparità di trattamento, e non risolve nessun problema per la comunità».
Il Tirreno 27.8.2010
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VENTURINA LE OSSERVAZIONI DELLA LISTA CIVICA AL REGOLAMENTO URBANISTICO
«Case e capannoni invenduti. E ne vogliono costruire ancora»
Tanta gente in centro all’assemblea pubblica sull’assetto del territorio
PUBBLICO delle grandi occasioni per l’incontro organizzato dalla lista Comune dei Cittadini per discutere delle osservazioni al Regolamento Urbanistico di Campiglia. Fra il pubblico c’era anche il professore Salvatore Settis, che ha seguito con attenzione le 35 proposte illustrate da Massimo Zucconi, capogruppo della lista civica.
Due i filoni principali: per Venturina la trasformazione dell’Aurelia e di altre strade in viali urbani, la creazione di un sistema continuo di verde con piste ciclabili e servizi, la ricostruzione degli isolati più vecchi e il recupero di zone degradate come quelle dell’Italian Food; per Campiglia: politiche urbanistiche per il ritorno dei residenti nel centro storico, con interventi di edilizia sociale e servizi, tra cui un asilo nido.
«Invece, la costruzione di oltre 400 alloggi in 5 anni (che potrebbero superare i 700 con il premio per l’edilizia sociale) e altri 25 ettari di aree per capannoni a Venturina, sono apparsi a tutti come un’esagerazione non solo inutile, ma dannosa – ha spiegato Massimo Zucconi – la crisi fa sentire i suoi effetti e in pochi anni si è formato un preoccupante stock di case invendute, mentre non sono neppure iniziati i lavori per la riqualificazione dei «vecchi magazzini comunali» dove sono previsti 70 alloggi e una piazza che doveva essere già terminata nel 2008.
Lo stesso è accaduto con i capannoni a Campo alla Croce e alla stazione ci sono «scheletri di capannoni» e tanti cartelli di «affittasi e vendesi». Una realtà nuova, non prevista dal Piano Strutturale del 2006 e totalmente ignorata dal Regolamento del 2010. Una dimenticanza che ha colpito anche Coraldo Cavicchi, vecchio impresario edile venturinese, che ha lamentato il «gigantismo» di questo piano e il pericolo per le imprese che hanno già realizzato case e capannoni che ora non riescono a vendere”.
HA FATTO molto discutere anche la “perequazione” introdotta dal Regolamento Urbanistico: «Un meccanismo di volumi che genera ingiustificati vantaggi immobiliari per pochi, facendo sorgere pericolose disparità di trattamento, e non risolve nessun problema per la comunità”.
Critiche anche alle scelte fatte per il territorio rurale “con i grandi impianti per le energie rinnovabili che trasformeranno centinaia di ettari di terreno in distese di pannelli solari e in aree industriali: un incentivo all’abbandono delle campagne per le imprese agricole che già attraversano una pesante crisi economica. Tanti, infine – ha concluso Zucconi – hanno lamentato che il Comune non ha fatto nulla per far conoscere questo piano ai suoi cittadini e ha deciso di pubblicarlo nel mese di agosto, limitando così il loro diritto a fare osservazioni nei 45 giorni disponibili».
Maila Papi
La Nazione 27.8.2010
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CAMPIGLIA LE OSSERVAZIONI AL REGOLAMENTO URBANISTICO
No al palazzo di 6 piani nella zona sud
STRALCIARE l’area di espansione commerciale in via Cerrini, le previsioni di capannoni sul lato orientale di via della Monaca, cancellare l’espansione edilizia alla Pulledraia e il palazzo di sei piani all’ingresso di Venturina. Questi sono i no, su Venturina, presenti nelle osservazioni al Regolamento urbanistico della lista civica Comune dei Cittadini.
«Si propone di stralciare la previsione di una media struttura di vendita sulla bretella che collega via Cerrini con lo svincolo della statale 398 – ha spiegato il capogruppo Massimo Zucconi – in quanto del tutto scollegata dall’abitato delle Coltie e posta su una via di scorrimento che mal sopporterà interferenze viabilistiche e attraversamenti delle corsie.
Si propone anche di stralciare le aree destinate alla costruzione di nuovi capannoni sul lato orientale di via della Monaca. Le motivazioni, oltre che dall’evidente sovradimensionamento delle offerte di aree produttive e commerciali per i prossimi 5 anni, sono da ricondursi al pesante impatto dei nuovi capannoni sul paesaggio e sulla viabilità.
Si chiede poi di cancellare l’espansione edilizia alla Pulledraia sulla quale potranno essere costruiti oltre 146 alloggi, oltre a volumi commerciali. E chiediamo anche di cancellare il palazzo di sei piani all’ingresso sud di Venturina (vicino al ristorante Otello ndr), si ritiene che la previsione di un edificio a torre sia del tutto fuori luogo». La lista dice no anche alla demolizione delle scuole Marconi.
m. p.
La Nazione 28.8.2010
sarebbero sempre tanti rispetto ai desolati dibattiti del pd
30 secondo la questura