Durante l’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha risposto ad una nostra interpellanza sui servizi offerti dalle strutture sanitarie locali per gli esami diagnostici. Se da un lato il servizio sanitario toscano è considerato tra i migliori in tutta Italia, dall’altro emergono delle criticità che confermano le proteste degli ultimi giorni da parte dei cittadini.
Nel 2009 i cittadini residenti in Val di Cornia che hanno fatto richiesta di specialistiche come ecodoppler, elettrocardiogramma, radiografie e risonanze magnetiche sono stati nel 2009 circa 30.000, mentre fino a settembre 2010 il numero si attesta intorno ai 20.000. Per quanto riguarda i tempi medi di attesa a settembre 2009 risulta che per una richiesta di mammografia da parte del medico di base (no screening) bisognava aspettare in media 182 giorni, che rimangono invariati nel settembre 2010. Per un ecocolordoppler cardiaca nel 2009 in media si aspettava 122 giorni contro i 197 del 2010. Di poco migliori i dati per l’ecografia polmonare che l’anno scorso richiedeva una media di attesa di 141 giorni contro i 195 di quest’anno. Meglio invece per una TAC senza M.d.c. (liquido di contrasto) che negli ultimi due anni registra un tempo medio di attesa di 35 giorni.
Si potrebbe continuare ad elencare i dati ma ciò che emerge da questo breve resoconto è la presenza di un servizio lento che porta molte persone a rivolgersi al canale privato per avere una prestazione celere.
E’ vero che questi tempi medi di attesa si registrano su Piombino; ciò significa che dando la disponibilità per qualunque struttura sanitaria presente nell’area di competenza della asl 6 di Livorno i tempi di evasione potrebbero essere minori, anche se i tempi che si registrano nella asl 6 sono molto vicini a quelli di Piombino.
Serve capire perché si registrano tali lentezze: mancano i macchinari, oppure è un problema di personale e quindi di organizzazione, o si tratta di un problema di costi e quindi di come vengono investite le risorse? Se nel nostro ospedale le apparecchiature ci sono ma risultano sottoutilizzate riteniamo che i responsabili della sanità locale e regionale dovrebbero lavorare con determinazione e priorità su un progetto che punti a risolvere tali anomalie.
Nella risposta alla nostra interpellanza si precisa che l’abbassamento dei tempi di attesa è obiettivo dell’azienda asl 6 e della zona della Val di Cornia. Come cittadini abbiamo però bisogno che anche le amministrazioni locali si facciano garanti di un servizio primario come quello della sanità, tutelando i residenti del loro bacino di competenza, partendo dalla presa di coscienza che il problema esiste e che la sua risoluzione è prioritaria rispetto alla realizzazione di altri grandi e forse improbabili progetti.
Comune dei Cittadini
24 novembre 2010
Sulla Stampa:
“Comune dei Cittadini” contesta l’atteggiamento della giunta comunale campigliese
«Le amministrazioni siano garanti dei servizi sanitari»
«Le amministrazioni locali si facciano garanti dei servizi sanitari». E’ l’appello di Comune dei Cittadini.
«Durante l’ultimo consiglio – spiega la forza di minoranza – l’amministrazione ha risposto ad una nostra interpellanza sui servizi offerti dalle strutture sanitarie locali per gli esami diagnostici. Se da un lato il servizio sanitario toscano è considerato tra i migliori in Italia, dall’altro emergono delle criticità che confermano le proteste degli ultimi giorni da parte dei cittadini».
«Per quanto riguarda i tempi medi di attesa – si prosegue – a settembre 2009 risulta che per una richiesta di mammografia da parte del medico di base (no screening) bisognava aspettare in media 182 giorni, che rimangono invariati nel settembre 2010. Per un ecocolordoppler cardiaca nel 2009 in media si aspettava 122 giorni contro i 197 del 2010. Di poco migliori i dati per l’ecografia polmonare che l’anno scorso richiedeva una media di attesa di 141 giorni contro i 195 di quest’anno. Meglio invece – si specifica – per una Tac senza liquido di contrasto che negli ultimi due anni registra un tempo medio di attesa di 35 giorni. Si potrebbe continuare ad elencare i dati ma ciò che emerge da questo breve resoconto è la presenza di un servizio lento che porta molte persone a rivolgersi al canale privato per avere una prestazione celere. E’ vero che questi tempi medi di attesa si registrano su Piombino; ciò significa che dando la disponibilità per qualunque struttura sanitaria presente nell’area di competenza della asl 6 di Livorno i tempi di evasione potrebbero essere minori, anche se i tempi che si registrano nella asl 6 sono molto vicini a quelli di Piombino».
«Serve capire perché si registrano tali lentezze. Se nel nostro ospedale le apparecchiature ci sono ma risultano sottoutilizzate riteniamo che i responsabili della sanità locale e regionale dovrebbero lavorare con determinazione e priorità su un progetto che punti a risolvere tali anomalie. Nella risposta alla nostra interpellanza si precisa che l’abbassamento dei tempi di attesa è obiettivo dell’azienda Asl 6 e della zona della Val di Cornia. Come cittadini – si conclude – abbiamo però bisogno che anche le amministrazioni locali si facciano garanti di un servizio primario come quello della sanità, partendo dalla presa di coscienza che il problema esiste e che la sua risoluzione è prioritaria rispetto alla realizzazione di altri grandi e forse improbabili progetti».
Il Tirreno 25.11.2010