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Le grane di San Vincenzo, il Consigliere PD Angelini si dimette:«Non voglio votare decisioni già prese»

Giugno 26, 2012
In Economia & Lavoro, Servizi Pubblici
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News:
Il Consigliere PD  Angelini si dimette:«Non voglio votare decisioni già prese»
«Oggi mi sento demotivata e a disagio. Le ultime vicende amministrative mi hanno trovata in disaccordo, avrei voluto un ruolo più attivo del consiglio comunale e non così subordinato alle delibere della giunta. Non sarebbe giusto continuare non condividendo il percorso che la maggioranza sta portando avanti». Questo un passaggio della lettera di dimissioni da consigliere comunale di maggioranza di Alessandra Angelini.
Una lettera che Angelini rende pubblica «per fare chiarezza – dice – sulle ragioni della mia scelta». Indiscrezioni la volevano dimissionaria per motivi familiari. Alessandra Angelini, 49 anni, è laureata in psicopedagogia, è titolare da molti anni, insieme al marito Fabio Favilla, di uno dei più importanti studi commerciali del paese. Nel 2009 fu eletta consigliere di maggioranza in quota Pd con una quantità di preferenze (oltre 140) seconda soltanto a quella di Riccardo Giommetti.
Perché si è dimessa da consigliere? «Mi sono dimessa perché il ruolo di consigliere comunale è limitato ad approvare atti scaturiti da decisioni già prese dalla giunta e dal sindaco. Avevo intrapreso quest’avventura con entusiasmo e umiltà, sperando di poter dare un contributo concreto al paese. Ma, purtroppo, non c’è spazio per la discussione né per le critiche o le voci fuori dal coro, e non c’è possibilità di incidere sulle decisioni già prese in partenza. Oltre a ciò, non ero d’accordo con tutte le ultime decisioni prese dall’amministrazione comunale». Quali sono le decisioni che la vedevano contraria? «Tassa di soggiorno, parcheggi blu sulla Principessa e il bailamme sulle decisioni contraddittorie relative al Paradisino e la vendita di pezzi di territorio comunale come descritto nel piano delle alienazioni immobiliari». Perché ha deciso di rendere pubbliche le motivazioni delle dimissioni solo adesso? «Ho protocollato la mia lettera di dimissioni il 17 aprile, consegnandola al sindaco Biagi, il quale mi aveva assicurato che l’avrebbe letta nel consiglio comunale di maggio, rendendo in tal modo note le ragioni della mia decisione.
Ma ciò non si è verificato, e nell’ultimo consiglio comunale il sindaco si è limitato a dare una semplice comunicazione delle mie dimissioni, senza dire una parola sulle ragioni, e procedendo all’insediamento del nuovo consigliere. Visto che non è stata mantenuta la parola, e visto che è mio dovere render conto agli oltre 140 cittadini che mi hanno votato, ho deciso di dire le cose come stanno». Cosa pensa del ruolo dei consiglieri comunali? «Sono sempre stata una donna di sinistra, di una sinistra aperta e pronta ad accettare le voci critiche anche e soprattutto al proprio interno, discutendo e riflettendo sulle varie opinioni e i diversi punti di vista.
Tuttavia mi sono accorta, in questa mia esperienza, che qui il consigliere comunale è un soggetto assolutamente marginale, una sorta di strumento utilizzato solo per ratificare le decisioni prese da giunta e sindaco, senza autonomia né possibilità di discutere, in balia di un modo di gestire la cosa pubblica di estrema chiusura e rigidità. Spesso i consiglieri non sanno neanche, o sanno pochi giorni prima e in modo a volte raffazzonato, su cosa dovranno esprimersi alzando la mano». E i suoi colleghi consiglieri cosa le hanno detto? «Ho ricevuto molti attestati di stima per le mie critiche a viso aperto nelle riunioni, ma al momento delle mie dimissioni ho trovato freddezza e, in alcuni casi, dissenso per la mia scelta. Quello che ci dicevamo fuori dal palazzo, purtroppo, non si trasferiva dentro».
Paolo Federighi
Il Tirreno 26.06.2012
Pronte due «mini sanatorie» per Paradisino e Rimigliano
PARADISINO e Rimigliano in qualche modo al centro del consiglio comunale di martedì 26 (ore 16). In realtà ci sono 14 punti in discussione con molte interrogazioni, mozioni presentati dai gruppi di minoranza. Ma dopo la presa d’atto dei verbali redatti dalla Commissione Paritetica Interistituzionale della regione Toscana sulla variante al regolamento urbanistico interessante la Tenuta di Rimigliano, la discussione si animerà quando si dovrà discutere in merito all’adeguamento alla normativa regionale con relativa presa d’atto, delle previsioni esistenti L.R. 1/2005 con relativa adozione. In realtà, si tratta non di una semplice dovuta adozione, ma al suo interno emergono diverse problematiche le quali saranno sicuramente prese in dovuta considerazione.
FRA QUESTE spicca il comparto «Paradisino» dove con una ulteriore variazione rispetto alle ultime decisioni della maggioranza, (sospensione cautelativa del piano) saranno realizzate 400 mq. di costruzioni. Una realizzazione edilizia ad un solo piano con una massima altezza di 4,50 mt. dove, nell’area, saranno consentite svolgere attività urbane di servizi, spettacolo, pratica sportiva e cura personale. Insomma, si dovrà seguire una nuova linea rispetto alla prima era del comparto Paradisino. La variante forse non soddisferàa la proprietà che aveva presentato un progetto di dimensioni ben maggiori con destinazione Residenza Turistica. Ancora, in discussione all’interno di questa adozione, una «piccola modifica» dove si considereranno legittimi gli edifici che pur non avendo pratica edilizia risultano comunque accatastati in data antecedente al 01.09.977. E’ chiaro che questo provvedimento riguarda fabbricati con sottotetti (accatastati) e particolari edifici le cui pratiche edilizie sono inesistenti o perdute nel tempo. E in questo caso ricadono diversi fabbricati (poderi) della tenuta di Rimigliano al centro di numerose polemiche negli ultimi mesi.
Piero Bientinesi
La Nazione 23.06.2012
«C’è la pista ciclabile, vietate la strada alle bici»
NON si esauriscono le polemiche sulla strada della Principessa, un’arteria di collegamento importante, turistica che interessa strutture ricettive ma soprattutto il Parco Naturale di Rimigliano. Una strada che vede inserito al suo interno la pista ciclabile, parcheggi a pagamento con la naturale conseguenza di ridurre lo spazio per la viabilità che si è notevolmente limitato e, proprio per questo «restringimento» delle corsie di marcia, si è venuta a creare una percorrenza viaria con forti limitazioni. Così, proprio per questo, è stato applicato il limite dei 50 orari là dove fino a due anni fa era 70 (90 in inverno). In questa ottica Davide Lera, capogruppo di «San Vincenzo per tutti», ha presentato un ordine del giorno che sarà oggetto di discussione nel corso del prossimo consiglio comunale.
DAVIDE Lera afferma: «è pericoloso che gruppi di ciclisti, in particolare in questo periodo, percorrano la sede stradale sulle corsie di transito anziché avvalendosi della pista ciclabile; infatti, da una parte riducono ulteriormente lo spazio di percorrenza delle corsie per i veicoli e dall’altra creano pericolo per sé stessi e per i veicoli parcheggiati la cui immissione sulla sede stradale risulta già di per sé azzardata». Per tutto questo, «San Vincenzo per tutti», invita il consiglio comunale a deliberare, impegnando l’amministrazione a vietare la circolazione alle biciclette sulla Via della Principessa fuori dalla pista ciclabile all’uopo prevista, per tutto il periodo estivo, prevedendo sanzioni carico di chi verrà trovato a violare la delibera comunale. Con la previsione al riguardo di una adeguata pubblicazione del divieto». P.B.
 La Nazione 23.06.2012
«No al Comune unico»: il comitato plaude a Bandini
OSPITIAMO un intervento del Comitato contro il comune unico, sorto spontaneamente e che annovera al suo interno una moltitudine di sanvincenzini tanto che si identifica come «Osservatorio».
«L’assessore Massimo Bandini –affermano i componenti dell’Osservatorio Alessandro Pacchini, Fabia Favilla, Francesco Govi, Guido Cionini, Paolo Galoppini — ha recentemente espresso la sua posizione di contrarietà all’ipotesi del Comune Unico della Val di Cornia, giustamente definito “un salto nel buio”; senz’altro un compromesso al ribasso per San Vincenzo, aggiungiamo noi. Aspettavamo di leggere una risposta alla sua lettera ma, probabilmente, viene ritenuto non opportuno rispondere pubblicamente e si preferisce continuare a parlare di questi argomenti in separate sedi.
FINALMENTE un politico di San Vincenzo che “senza se e senza ma” ha scritto in maiuscolo e neretto, nella sua lettera indirizzata al segretario Fabiani, il suo no al Comune unico. Ci conforta altresì il passaggio sul ruolo di San Vincenzo come cerniera tra la Val di Cornia e la Val di Cecina. Anche noi sosteniamo e auspichiamo che i rapporti tra i vicini comuni di San Vincenzo e Castagneto possano crescere nel tempo, anche attraverso l’accorpamento di funzioni che portino al miglioramento dei servizi di due comunità che hanno molte affinità: geografiche, storiche e soprattutto turistico-economiche. Un esempio invece per quanto riguarda Piombino? Basta guardare l’atto impositivo relativo ai parcheggi della Sterpaia e Baratti, le cui entrate sono state ricondotte alla disponibilità del Comune sottraendole alla società dei Parchi.
Ci auguriamo che il confronto che si è aperto per il Comune Unico e relativi atti propedeutici in genere non sia fatto sopire, ma si mantenga vivace e costruttivo, mentre si vanno a prendere decisioni. Noi continueremo ad opporci al Comune Unico»
La Nazione 15.06.2012
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Avvisi di garanzia, «Se il sindaco sa qualcosa faccia chiarezza»
UN’INTERROGAZIONE «urgente» avente per oggetto eventuali avvisi di garanzia o procedimenti legali in corso per personale degli Uffici del Comune di San Vincenzo, è stata inviata al sindaco da Nicola Bertini  del Forum di Centrosinistra da inserire nel Consiglio Comunale. Nell’interrogazione si ribadisce: «si intende agire nell’esclusivo interesse dell’Ente ed occorre la necessità della massima trasparenza circa informazioni così importanti e delicate».
Così, Nicola Bertini, chiede all’Amministrazione comunale «se è a conoscenza di eventuali avvisi di garanzia o notificazioni di reato (oltre a quelli già dichiarati a proposito di due funzionari dell’Ufficio Urbanistica) nei confronti di personale di questo Ente ed in particolare destinato a funzionari della Polizia Municipale.
SE SIA a conoscenza di procedimenti legali in corso e, in caso affermativo, quali siano gli estremi di reato ravvisati dalla Procura». Inoltre, Bertini chiede «se abbia ricevuto, presso gli Uffici preposti, la richiesta di patrocinio legale e per quali estremi di reato».
Tassa soggiorno, pioggia di critiche da destra e sinistra
Il dibattito sulla tassa di soggiorno, in vigore dal 1° maggio fino al 31 ottobre, desta sempre più reazioni non solo nell’ambito turistico- commerciale, ma anche in quello politico. Ad intervenire sull’argomento sono un esponente della sinistra e uno della destra: Nicola Bertini del Forum e Davide Bezzini del circolo sanvincenzino di Futuro e Libertà. «La tassa di soggiorno a San Vincenzo – sostiene Bertini – sarebbe dovuta partire il 1° aprile, ma non si è riusciti a distribuire i software e si è preferito il 1° maggio. Intanto, nessuno si era accorto dei ricorsi regionali.
Il Comune è costretto all’ennesimo dietrofront, ed è slittata anche la data del 1° maggio. Per fortuna, diciamo noi, perché tra rincari d’ogni genere, l’autostrada a pagamento fino a Cecina, la volontà assurda di mettere a pagamento i parcheggi di Rimigliano, la tassa di soggiorno e l’Imu, sul turismo nel 2012 si abbattono più balzelli di quanti non se ne siano abbattuti negli ultimi dieci anni messi insieme». Per Bertini, l’amministrazione dovrebbe discutere a fondo della questione, portando a conoscenza di tutti, in consiglio comunale, le bozze del bilancio di previsione 2012, al fine di conoscere le esigenze di bilancio, la necessità di entrate e la loro destinazione. Per Davide Bezzini, il problema più grosso è rappresentato dalla cifra che l’amministrazione ha intenzione di riportare nel bilancio di previsione non ancora approvato. «Se da un lato – dice Bezzini – l’imposta sarà riscossa dagli albergatori, dall’altro si può ipotizzare che la maggior parte dei turisti potranno non sottostare all’imposizione della nuova tassa, rifiutandosi di versarla». «Quale sarà la strada che l’amministrazione seguirà per riscuotere l’imposta? Spenderà i soldi pubblici per tentare di riscuotere la tassa pagando le parcelle dei propri legali? Quale sarà il ritorno d’immagine nei confronti dei turisti? E, nel caso di carente introito nelle casse comunali, sarà dato incarico alla polizia municipale di recuperare le somme mancanti con raffiche di contravvenzioni? Come si intenderà incentivare – conclude Bezzini – l’afflusso turistico?».
Il Tirreno 09.05.2012
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Tassa di soggiorno nel caos, l’ennesimo cambiamento
Cambia ancora l’imposta di soggiorno, una vera via Crucis per gli operatori che a pochi giorni dall’entrata in vigore, devono assistere al balletto delle norme. «A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 05.04.2012 — si legge sul sito internet del Comune— che ha operato l’abrogazione dell’art. 12 del della legge n.. 79 del 2011, il cosiddetto “Codice statale in tema di ordinamento e mercato del turismo”, rinviando alla normativa regionale la disciplina della materia, viene a mancare il riferimento alla normativa statale per le unità abitative ammobiliate per uso turistico, che pertanto non sono attualmente considerabili strutture ricettive e non rientrano tre le fattispecie imponibili soggette all’imposta di soggiorno, riconducibili alla legge Regione Toscana n. 42 del 2000.
Conseguentemente la Giunta Comunale, in attesa di specifica disciplina normativa regionale, ha disposto l’abrogazione della tariffa dell’imposta di soggiorno relativa alle “Unità abitative ammobiliate per uso turistico”». Stando così le cose, le legittime rimostranze registrate nella riunione pubblica (La Nazione, 17 aprile) avevano pienamente centrato il problema evidenziando quanto, non correttamente legiferato dalla pubblica amministrazione. In quella riunione, l’assessore Nannelli si trovò in netto contrasto con quanto affermato dalla parte «tecnica» dello stesso comune di San Vincenzo.
Stando così le cose, rimane da capire se, con questa abrogazione di una «norma» già inserita nel regolamento, lo stesso regolamento per essere «esecutivo», necessita una ulteriore delibera del consiglio comunale per l’abrogazione di quanto ritenuto non legittimo e, di una «conferma» di quanto invece si rittine sia applicabile.
Il tutto, naturalmente, con la stesura di un nuovo regolamento annullando quello precedentemente approvato. Insomma, solo i turisti che alloggiano nelle strutture ricettive sono considerati soggetti tenuti al versamento dell’imposta di soggiorno? Gli altri, quelli che soggiornano nelle seconde case, non sono forse ugualmente turisti che usufruiscono dei servizi turistici cittadini? Considerazioni legittime legate anche al fatto che gli aderenti all’Associazione operatori turistici, che annovera al suo interno la quasi totalità delle strutture ricettive (e non solo), non hanno ricevuto (o ritirato) il programma informatico realizzato per poter operare alla messa in atto dell’imposta. Insomma, mancano pochi giorni al 1° maggio (data indicata per iniziare la riscossione del tributo) ma, a quanto ci è dato a sapere, esistono ancora molte perplessità…
Piero Bientinesi
 
Tassa di soggiorno tutta sbagliata, gli albergatori sulle barricate
Gli operatori turistici non demordono… «I tentativi tesi a far presente, all’assessore al turismo Massimo Nannelli, degli errori normativi contenuti nel regolamento non ha portato a nessun risultato». Così gli albergatori (e non solo) asseriscono «l’illegittimità di farci figurare come esattori dell’imposta, cioè la tassa di soggiorno, senza fra l’altro avere una delega legislativa che tuteli l’operatore turistico; ci riferiamo alla figura in cui l’operatore turistico sia il sostituto d’imposta». Gli operatori continuano: «Altro errore è l’inserimento delle case ad uso turistico nell’articolo 2 del regolamento, che a quanto pare, in virtù delle leggi regionali, non rientrano nell’obbligo dell’imposta di soggiorno, poiché contratti ad uso transitorio».
Ed ancora: «Il tentativo dell’amministrazione di affidarsi maldestramente ad una sentenza della Corte Costituzionale per rinviare l’assemblea del 17 aprile con i proprietari delle seconde case ha creato più confusione. Difatti i proprietari non sanno se effettivamente dovranno riscuotere l’imposta. Tale sentenza riportata dal Comune tra l’altro rappresenta un aspetto minore, non tale da inficiare la riunione del 17 aprile con i proprietari delle seconde case, ammesso che non siano tutti proprietari di multiproprietà. La norma a cui fa riferimento l’assessore Nannelli, che anch’essa può far parte della effettiva discussione, verte sui proprietari delle multiproprietà, ma non su quelle delle seconde case. L’insistenza sulla lunghezza dei periodi di affitto tra l’altro non rientra in nessuna norma e fa pensare che l’amministrazione abbia una conoscenza parziale delle normative del settore».
La Nazione 25.04.2012
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Tassa di soggiorno, per gli operatori va rinviata al 2013
 
Dopo aver abbandonato la riunione del 16 aprile con l’assessore al turismo Massimo Nannelli e i tecnici sulla tassa di soggiorno, l’associazione operatori turistici San Vincenzo e Val di Cornia – di cui fanno parte ad oggi 43 strutture turistico-alberghiere e 30 esercizi commerciali – contesta, a livello normativo, i presunti vizi di regolamento della tassa, di cui chiedono l’eventuale rinvio al 2013. «I nostri tentativi – spiega l’associazione – di far presente all’assessore Nannelli gli errori normativi del regolamento, non ha portato ad alcun risultato. Il primo fra tutti è farci figurare come esattori dell’imposta, senza fra l’altro una delega legislativa che tuteli l’operatore turistico. Altro errore importante portato a conoscenza durante la riunione del 16 aprile da un operatore immobiliare, è l’inserimento nel regolamento delle case a uso turistico, che a quanto pare non rientrano nell’obbligo dell’imposta di soggiorno in quanto contratti a uso transitorio. Il tentativo dell’amministrazione comunale – prosegue l’associazione – di affidarsi maldestramente a una sentenza della Corte Costituzionale per rinviare l’assemblea del 17 aprile con i proprietari delle seconde case, ha creato ancor più confusione. Difatti i proprietari stessi non sanno se effettivamente dovranno riscuotere l’imposta». Secondo l’associazione, non rientrerebbe in alcuna norma la lunghezza dei periodi d’affitto, e l’inserimento nel regolamento delle strutture non alberghiere avrebbe creato disparità tra strutture ricettive e private. «Questi errori – sostengono gli operatori – costituiscono illegittimità ai fini dell’applicazione dell’imposta, e creano confusione normativa tra coloro che dovrebbero essere esattori e quelli che non lo potranno essere. Inoltre, nella situazione attuale, si prevede che i turisti delle strutture ricettive dovranno pagare l’imposta, mentre quelli delle seconde case no. E dato che le seconde case rappresentano un numero rilevante, porterà ad una disparità di trattamento del turista stesso. Per questi evidenti motivi – concludono – chiediamo all’amministrazione di sospendere l’attuale regolamento in attesa di una nuova discussione organica, rinviando l’eventuale imposta al 2013».
Il Tirreno 24.04.2012
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Confermate le nostre anticipazioni: Alessandra Angelini si è dimessa
Lo avevamo anticipato sabato: «Ora il “partitone” perde pezzi». E infatti le dimissioni di Alessandra Angelini, consigliera eletta nella lista di maggioranza, sono state formalizzate e protocollate ieri mattina. Insomma, a quanto si sussurra, se pure a denti stretti, queste dimissioni sono le prime ma non le ultime che saranno presentate al primo cittadino a testimonianza di come, all’interno del Pd inizino a serpeggiare non poche perplessità dovute ad una situazione politica gestionale in evidente grossa difficoltà nella conduzione del comune con non pochi dissidi e malumori proprio in seno al Pd. Ogni giorno c’è un problema e di questi problemi se ne assumono la responsabilità i consiglieri su scelte fatte dal sindaco con i suoi fedeli assessori i quali, essendo tutti esterni, agiscono in ossequio a riunioni ed accordi presi altrove.
Alla fine però si agisce col benestare del consiglio nel l quale, come ormai è palese, considerati gli interventi nelle pubbliche sedute, gli eletti hanno solo il compito di «alzare la mano» ed approvare, solo con la forza dei numeri, e sempre meno della ragione, quanto da altri già deciso. In effetti, sono pochi coloro che conoscono il timbro di voce dei consiglieri comunali i quali raramente intervengono nelle discussioni e prendono parola. Ecco allora che, con lo spuntare dei problemi (amministrativi ma anche legislativi…) qualcuno inizia ad avanzare perplessità a rischiare in prima persona su decisioni spesso non condivise. E la Angelini si è dimessa con una lettera inviata al primo cittadino nella quale pare si enuncino le perplessità di cui sopra in aggiunta a qualche dubbio sulla legitimità di alcuni atti. Ora subentrerà il primo dei non eletti attingendo dalla lista «…per San Vincenzo». Pare comunque che anche fra gli assessori esterni ci sia qualche malumore. Anzi, con sempre maggiore frequenza, arrivano forti segnali che denunciano una situazione di grande sofferenza…
P. B.
La Nazione 24.04.2012
 
Tassa, secondo l’amministrazione sulle case in affitto «Non c’è contraddizione»
 
Oltre all’abbandono della sala da parte di molti operatori di strutture turistico-ricettive, durante la riunione di lunedì sulla tassa di soggiorno con l’assessore al turismo Massimo Nannelli, molti hanno assistito a quella che è stata considerata generalmente una contraddizione emersa sulla normativa tra l’assessore stesso e la dipendente dell’ufficio tributi Elena Rostagno. Ma secondo l’amministrazione non ci sarebbe stato alcun contrasto tra l’assessore e i tecnici. A precisarlo, però, non è l’assessore Nannelli, ma la giunta, i cui restanti membri non erano presenti alla riunione. «Non esiste alcun contrasto – sostiene la giunta – tra l’assessore Nannelli ed la responsabile dell’ufficio tributi.
Rostagno, nel rispondere ad una precisa domanda da parte di un operatore, ha fatto riferimento ai contratti di affitto di tipo transitorio che non sono soggetti al pagamento dell’imposta di soggiorno, poiché prevedono una durata non inferiore ad un mese. Nannelli, invece, ha fatto riferimento alle unità abitative a scopo turistico ed ai contratti superiori a sette giorni, ovvero i contratti estivi che sono soggetti al pagamento dell’imposta».. «Non esiste dunque – prosegue la giunta – un contrasto tra le due situazioni e le due risposte, poiché si tratta di casi diversi».
L’amministrazione di«Tutta la normativa, però – si aggiunge – stata rimessa in discussione da una sentenza delle Corte Costituzionale a seguito del ricorso delle regioni Toscana, Umbria, Puglia e Veneto, e che ha dichiarato l’illegittimità di alcune disposizioni del Codice del turismo al quale l’amministrazione comunale aveva fatto riferimento per la formulazione della propria documentazione». «Di conseguenza, l’amministrazione ha deciso di annullare la riunione di martedì 17 aprile in assenza di una regolamentazione precisa a livello nazionale e regionale riguardo le locazioni compresi tra i 7 e i 15 giorni di durata». «C’è molta confusione nell’amministrazione – sostiene Davide Lera di “San Vincenzo pr tutti” – e ciò porta ad una cattiva gestione della situazione. Già in Consiglio ho tentato di far comprendere come la norma presentasse motivi di illegittimità, oltre che di inopportunità.
Ora viene fuori un mesto tentativo di sospensione giustificato dalla sentenza della Corte, che avrebbe riconosciuto profili di illegittimità della normativa sul turismo. Ma l’argomento non convince. Altri sono i problemi: dal fatto che gli operatori non possono essere definiti sostituti d’imposta, a come possono provvedere alla riscossione senza un rapporto ben definito con il Comune. Per non parlare della riscossione in contanti, che può essere demandata ai turisti, come sorpresa finale».(p.f.)
Il Tirreno 22.04.2012
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Lista “Per Tutti”:«L’amministrazione è allo sbando e gestisce male anche la tassa di soggiorno»
La tassa di soggiorno continua a tenere vivo l’interesse politico: così anche il gruppo di minoranza «San Vincenzo per tutti» con il capogruppo Davide Lera mette il dito sulla piaga. Dice Lera: «Un’altra ennesima figuraccia quella del Comune, stavolta nella persona dell’assessore Nannelli che ha voluto tener testa e non ci è riuscito, alla categoria che insieme ad altre, rappresenta il cuore pulsante della cittadina: gli operatori turistici. Ancora una volta è l’imposizione della tassa di soggiorno a far discutere e a propiziare l’allontanamento dalla sala consiliare degli operatori turistici. C’è molta confusione tra le file dell’amministrazione e ciò porta ad una cattiva gestione della vicenda. Eppure già in consiglio avevo dimostrato alla giunta e a Nannelli come la norma abbia chiari motivi di illegittimità così come ha altrettanto gravi motivi di inopportunità. Ma la maggioranza, ormai istituzionalmente pavida e priva di sussulti, ha ritenuto di poter mantenere una nuova ed onerosa tassa».
«Ora — aggiunge Lera —viene fuori un mesto tentativo di sospensione giustificato dalla sentenza della Corte Costituzionale a seguito di un ricorso della Regione Toscana che avrebbe riconosciuto alcuni profili di illegittimità della normativa sul turismo. Ma il ricorso risale all’estate e quindi il Comune avrebbe dovuto accorgersene ben prima. Altri e ben più evidenti sono i problemi. Dal fatto che gli operatori turistici non possono essere definiti sostituti d’imposta (e io lo avevo detto ma nessuno lo ha considerato) al fatto che comunque si crea il problema di definire quali rapporti devono avere gli operatori con il Comune per conto del quale riscuotono la tassa, ammesso poi che ciò sia possibile. Per non parlare della riscossione che dovrebbe avvenire in contanti e che può essere demandata, come sorpresa finale, ai turisti al momento della fine delle vacanze. Bell’aiuto viene dato al turismo in un momento critico come questo…!».
La Nazione 22.04.2012
 
San Vincenzo le difficoltà della Giunta cominciano a minare la maggioranza
La granitica maggioranza del Pd, il «partitone» che governa San Vincenzo, pare che stia cominciando a sgretolarsui sotto i colpi dei troppi problemi della «gestione Biagi». Non tutti i consiglieri sembrano più disponibili ad alzare la mano in consiglio per avallare quanto «da altri deliberato» e quindi assumersi, ad occhi chiusi, ogni responsabilità. In effetti, a San Vincenzo gli assessori sono tutti esterni in quanto ritenuti «esperti nelle singole materie…», scevri da ogni responsabilità se non quella di rendere conto al solo sindaco che li ha nominati.
Gli assessori operano con tranquillità, essendo le responsabilità amministrative (e non solo) tutte ricadenti verso i «consiglieri che alzano la mano». Non è poco visti i numerosi problemi. Così, non tutti i consiglieri paiono propensi a continuare ad essere disponibili a rischiare in prima persona solo per, è il caso d dirlo, «partito preso» con scelte non sempre condivise. I casi aperti: Rimigliano con la Regione venuta a controllare direttamente il piano già deliberato dall’amministrazione dando un segno inequivocabile della «…poca credibilità»; il comparto Paradisino destinato a sfociare in una questione legale; la vicenda «dell’ecomostro» ai Lecci dove grava un’indagine in corso della magistratura; il grosso problema della passerella pedonale che taglia il paese in due proprio in vista della stagione turistica, il che alimenta sempre maggiori malumori; i parcheggi di via della Principessa con le vibranti proteste in procinto di alzarsi da tutto il comprensorio; la tassa di soggiorno osteggiata, contestata da tutta la città compreso le associazioni di categoria; la chiara assenza di «idee chiare», proposte credibili, solo progetti faraonici per gettare il fumo negli occhi come il nuovo villaggio scolastico. E poi il palazzo comunale che cade a pezzi.
In questo clima, che sfiora l’esasperazione, la consigliera di maggioranza Alessandra Angiolini pare che sia in procinto di depositare al protocollo del Comune le sue dimissioni con altri consiglieri pronti ad emulare questa scelta tanto che, pare, siano in corso colloqui dei dirigenti del Pd alla ricerca di tamponare questo inizio emorragico. In effetti, potrebbe essere l’inizio di una spaccatura. E anche in giunta ci sono non pochi mal di pancia ma, come detto, gli assessori dipendono direttamente dagli umori del primo cittadino il quale, ha la facoltà, in ogni momento, di revocare la delega… Il tutto, se ci è permesso, alla faccia del buon senso, e sopratutto della tanto decantata democrazia.
Piero Bientinesi
La Nazione 21.04.2012
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Principessa a pagamento col rebus parking card
In discussione la possibilità di istituire o meno una parking card apposita per i parcheggi a pagamento che saranno istituiti sul lato mare di Rimigliano dal primo giugno al 30 agosto. Il sindaco di San Vincenzo Michele Biagi e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi discuteranno di una possibile convenzione tra i due Comuni che permetta l’utilizzo, anche a Rimigliano, della sola parking card attualmente in circolazione, ossia quella emessa dalla Parchi Val di Cornia per tutti i parcheggi del sistema Parchi. Con 35 euro, quindi, e con una sola parking card, ci sarebbe la possibilità di parcheggiare a Rimigliano come alla Sterpaia o a Baratti. Intanto, è diventata ufficiale la notizia relativa alla decisione, da parte della giunta sanvincenzina, di trasformare i parcheggi sul lato mare di via della Principessa in parcheggi a pagamento. La delibera di giuntadel 28 marzo scorso, è stata resa pubblica ieri. I parcheggi blu interesseranno il lungo tratto che costeggia il parco di Rimigliano. Per i parcheggi blu si pagherà un euro l’ora, 4 euro per mezza giornata e 8 euro per l’intera giornata (10 ore).
Per questi parcheggi l’amministrazione dovrà decidere le modalità di organizzazione e gestione, e, appunto, l’istituzione o meno di un’apposita parking card per il solo Rimigliano, del valore di 35 euro, che si aggiungerebbe a quella diversa, e già esistente, che la Parchi spa mette a disposizione per gli altri parcheggi a pagamento a Baratti e Costa Est. A Rimigliano, i residenti a San Vincenzo saranno esentati dal pagamento, mentre dovranno pagare tutti gli altri, compresi i residenti nel resto della Val di Cornia. In tempi ancora non definiti, la relativa ordinanza del sindaco, che si aggiungerà a quella che sarà emessa dal primo cittadino sulla riduzione della velocità a 50 km/h nella stagione estiva e sul lungo tratto interessato dai parcheggi blu. Intanto, l’amministrazione sanvincenzina, attraverso una determina a firma del dirigente dell’area servizi generali Giorgio Ghelardini, ha già stabilito chi saranno i membri della commissione giudicante del bando di gara per il noleggio di sei parcometri da installare in via della Principessa. La commissione sarà composta dallo stesso Ghelardini, dalla dirigente dell’area servizi alla persona Viviana Tei, e dal geometra Alessio Toninelli in qualità di segretario. L’aggiudicazione della gara segue il criterio del prezzo più basso offerto; offerte già presentate il 12 aprile e già avvenuta, lo stesso giorno, l’apertura pubblica delle buste in palazzo municipale. Non si sa niente sul nome della ditta aggiudicataria.
Paolo Federighi
Il Tirreno 20.04.2012
Parte il bus navetta per sostituire la passerella interrotta
 
SARÀ ATTIVATO da domani, sabato 21 aprile, il servizio di navetta gratuita, in anticipo del servizio estivo, dal parcheggio di Largo Forze Armate, zona sovrappasso ferroviario, fino al parcheggio di Piazzale dei Benvenuti. Il servizio sarà attivo dalle ore 8.30 alle ore 10.30, dalle ore 12.00 alle ore 13.30 e dalle ore 15.45 alle ore 19.45, con una frequenza di dieci muniti tra una corsa e l’altra. Il servizio sarà attivo da sabato 21 aprile a mercoledì 25 aprile, da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio e tutti i sabati e le domeniche da sabato 5 maggio a domenica 3 giugno.
La Nazione 20.04.2012
«Comune forte solo con i deboli»
Bertini: «E non si sa ancora come saranno usate le nuove entrate»
La delibera di giunta del 28 marzo — resa pubblica ieri l’altro all’albo pretorio e con la quale sono state approvate le tariffe della tassa di soggiorno — è destinata a far discutere. Con inizio primo maggio si dovranno applicare le tariffe della tassa fino al 31 ottobre, quando quasi la totalità delle strutture ricettive saranno… chiuse. Una delibera che propone molte domande non solo poste dagli operatori e dalle forze politiche ma anche dalla gente. Intanto, per gli alberghi e i residence la tariffa è di 50 centesimi per ogni «stella» e per ogni persona al giorno. Gli agriturismi invece pagheranno un euro a persona. Deliberati anche 50 centesimi a persona al giorno negli appartamenti per vacanza.
«Un settore quello delle seconde case — dice Nicola Bertini (Forum del centrosinistra) — in cui il pagamento dell’imposta sarà un fatto di volontariato e ci sarà molta evasione, e ancora pare dimenticato qualsiasi criterio di proporzionalità a seconda della categoria dell’appartamento». Per la verità, in consiglio comunale l’assessore aveva parlato di applicare l’imposta alle seconde case sulla base del numero di stanze, (monolocale un euro, ecc.) ma così poi non è stato.
«Sarebbe molto facile per l’opposizione smascherare le cento contraddizioni presenti nella delibera — dice Bertini — ma è ben più importante dire chiaro e tondo, a coloro che saranno chiamati a pagare questa tassa, che ad oggi non è ancora dato sapere cosa il Comune vorrà fare con tali risorse; il bilancio di previsione chissà quando sarà pronto. Nonostante i cento discorsi e le mille rassicurazioni sulla destinazione delle risorse, nessuno sa a cosa serviranno queste entrate, come del resto non si sa che fine farà quel fiume di soldi che entrerà nelle casse dai parcheggi a pagamento di Rimigliano».
Bertini coglie l’occasione per ricordare che «…il Comune si è dimenticato (da venti anni) che 124 posti auto al Garden Club sono pubblici; ricordiamo che le opere del porto non sono ancora state consegnate e che le penali, che la ditta dovrebbe corrispondere al Comune, hanno sei zeri…».
Ed ancora: «Quelli però sono soldi che non interessa incassare; la deriva etica non si misura solo dagli scandali giudiziari; la morale esiste laddove è applicato il principio per cui si è forti con i deboli e deboli con i forti. A San Vincenzo da troppo tempo si va avanti in questo modo e l’Amministrazione farebbe bene a riflettere sul fatto che quando la Procura ha sequestrato gli atti dei Lecci nessuno s’è stupito. Tutti quanti, elettori di destra, centro e sinistra, hanno detto che, prima o poi, qualcosa doveva venir fuori».
«Insomma— conclude Bertini — prima di attaccarsi ai parcheggi di Rimigliano ed istituire la tassa di soggiorno, il Comune è sicuro di non dimenticarsi nulla? È certo d’aver riscosso tutto ciò che doveva? È sicuro di non chiudere gli occhi per le imposte dovute da alcuni e raschiare il fondo del barile per altri?»
p. b.
La Nazione 13.04.2012
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La «rivolta» dei commercianti del centro delusi anche dalle associazioni di categoria
San Vincenzo: il problema della passerella l’ultima goccia che fa traboccare il vaso

Dopo l’assemblea della scorsa settimana organizzata dalla Confcommercio allargata alla Confesercenti alla presenza del sindaco e degli assessori, i commercianti dell’isola pedonale si sono nuovamente riuniti e, questa volta, con l’Associazione Operatori Turistici (Albergatori) per portare avanti una «strategia comune» sia per risolvere al meglio il grosso problema derivato dall’impossibiltà di installare, prima della stagione turistica, la nuova passerella pedonale che sovrasta linea ferroviaria e, naturalmente l’introduzione della tassa di soggiorno i cui proventi paiono destinati a finanziare, non il comparto turistico locale, ma la Parchi della Val di Cornia.
(300 mila euro quest’anno e, si dice che il prossimo anno l’80% dell’intero provento). Ne è uscita un’animata assemblea dove è chiaramente emersa la volontà dei commercianti, di confluire nell’Associazione Operatori Turistici cosa che in molti (circa trenta) hanno già attuato.
Insomma, un segno tangibile di come le «tradizionali associazioni di categoria» legate a etichette nazionali stiano perdendo, localmente, la fiducia operativa degli iscritti i quali, forse, pur mantenendo la classica tessera, si sentono «più protetti» per risolvere i reali problemi unendosi ad un’associazione che non è vincolata a ideali e «lacci politici», e quindi propone, senza remore di sudditanza o di altra natura. Il tutto attuando forme propositive unitarie per cercare di portare al termine la risoluzione di «reali problemi» che interessano tutto il comparto economico.
COSÌ, è stato detto, l’Amministrazione comunale a seguito dell’incontro avvenuto (con Confcommercio e Confesercenti) ha esternato la volontà di istituire «un solo bus navetta» (collegamento della zona alta parcheggi con il centro), che, fino a maggio, operi solo nei giorni di fine settimana e festivi, poi, successivamente, saranno fatte altre considerazioni. Per i parcheggi in centro è stata stabilita tariffa unica di 0,50 euro. In altri termini, l’amministrazione non ha disponibilità economiche per meglio operare. Nell’assemblea sono così uscite nuove proposte e, questa volta da portare sul tavolo dell’Amministrazione unitamente all’Associazione Operatori economici.
Si proporrà di convogliare il traffico in centro seguendo il percorso sud-nord; la pista ciclabile di via Alliata usufruirla quale area parcheggio; l’area occupata dalla «giostra dei cavalli» usufruirla per parcheggio con il trasferire la giostra in altra piazza; i parcheggi in centro a disco orario per evitare soste… settimanali; istituire un posto taxi nell’area parcheggio sopra la stazione.
I commercianti, all’interno dell’associazione avranno in Paolo Riccucci il loro punto di riferimento e, come segretaria Vanessa Manetti i quali si affiancheranno a Mirna Maggeschi e Mirko Lachi (albergatori). Molti gli interventi dove si è chiesto: Perché la gestione della tassa di soggiorno non viene affidata agli albergatori visto che sono loro gli esattori? Perché i proventi non si dirottano, in questo caso di emergenza, sui bus navetta? Perché non si tagliano contributi a pioggia alle associazioni (inutili), e meno incarichi esterni ?… Poi, per quanto riguarda la tassa di soggiorno non è escluso che sia presentato apposito ricorso al Tar come già attuato in altre località, e nemmeno, si sono escluse forme «eclatanti di protesta» in maniera unitaria.
Piero Bientinesi

12.04.2012

S. Vincenzo continua la raccolta firme del Comitato

«Comune Unico, ecco perchè noi diciamo no»

Prosegue il lavoro del comitato, nato «spontaneo» che si definisce quale «Osservatorio per l’autonomia comunale e i rapporti intercomunali» con il principale obbiettivo: evitare il Comune Unico della Val di Cornia. Infatti, prosegue la raccolta delle firme ed il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di cittadini di San Vincenzo; persone disponibili alla partecipazione diretta e quindi nettamente contrarie alla possibilità della istituzione di un unico Comune della Val di Cornia.

«Seguendo il nostro programma — dicono i componenti del «Direttivo» del Comitato (Guido Cionini, Alessandro Pacchini, Fabia Favilla, Galoppini e Antonio Govi) — abbiamo effettuato alcuni incontri interni tra i firmatari del “No”, così come altri sono stati fissati per le prossime settimane.
In queste occasioni si potranno confrontare idee, punti di vista, esperienze utili alla comprensione di un argomento che appare sempre più complesso e ricco d’insidie, tante quante quelle che si nascondono dietro la scarsa informazione a favore dei cittadini. Desta una certa preoccupazione la mancata attenzione che le Istituzioni di San Vincenzo sembrano, al momento, voler rivolgere nei confronti di un argomento come questo, così importante per il futuro della nostra comunità”.

Ed ancora… “Si parla di riordino delle Istituzioni, si parla di risorse finanziare da ben organizzare e indirizzare, e sentiamo altresì parlare molto circa l’utilizzo degli introiti derivanti dalla discussa tassa di soggiorno a favore di Enti sovracomunali da tempo in notevole difficoltà organizzative, economiche e d’identità».
P. B.

Tassa di soggiorno, S.Vincenzo, operatori pronti a manifestare

Trenta gli esercizi commerciali – in gran parte della zona pedonale – hanno aderito all’Associazione operatori turistici San Vincenzo e Val di Cornia, costituitasi lo scorso 23 febbraio e contraria alla tassa di soggiorno. La comunicazione è di ieri, durante la riunione al palazzo della cultura di piazza Mischi. La questione centrale emersa dall’incontro è stata la generale disaffezione e sfiducia nei confronti dell’amministrazione e delle associazioni di categoria (Confesercenti e Confcommercio), considerate «istituzioni ormai incapaci di comunicare con la gente e con la loro base», acuito da un periodo che è stato definito di profonda crisi dei settori commerciale e turistico.

Partendo da tali spunti sono state ipotizzate altre azioni di protesta non solo contro la tassa di soggiorno, ma contro il problema della mancanza della passerella ferroviaria e contro quello che è stato considerato da alcuni «il degrado del paese in questi ultimi anni». Si è parlato di possibili manifestazioni davanti al palazzo comunale e di eventuali ricorsi al Tar contro il Comune circa la tassa di soggiorno, sulla scia di quanto fatto dagli albergatori fiorentini. Gli operatori e i commercianti presenteranno a breve all’amministrazione le firme raccolte contro la tassa di soggiorno – vicine al migliaio, a quanto pare – e una richiesta di incontro ufficiale. Gli operatori hanno ribadito di non essere stati coinvolti nella fase di concertazione per l’istituzione della tassa.

Dal canto suo, l’assessore al turismo Massimo Nannelli, raggiunto telefonicamente, ha smentito questa versione: «Se l’associazione operatori turistici – sostiene l’assessore – non è stata coinvolta da subito nelle decisioni sulla tassa , è perché si sono costituiti appena un mese e mezzo fa. Ma dal momento della loro costituzione ufficiale, sono stati sentiti e invitati a varie riunioni ed incontri. Polemica piuttosto sterile». Nannelli fa sapere che l’amministrazione doterà gratuitamente gli operatori turistici e i possessori di seconde case di un cd contenente uno specifico software mediante il quale gli interessati potranno versare gli introiti al Comune. Le modalità di versamento saranno spiegate in due riunioni presso la Torre. La prima, il 16 aprile alle 10.30, vedrà coinvolti tutti gli operatori, mentre la seconda, il 17 aprile alle 10.30, chiamerà in causa i possessori di seconde case.

L’assessore rassicura sul fatto che gli operatori non sono da considerare sostituti d’imposta, e che non dovranno rispondere di eventuali omissioni di pagamento della tassa da parte dei loro clienti. Sulla destinazione degli introiti della tassa, invece, se ne riparlerà ad ottobre, allorché sarà redatta una relazione dettagliata circa la destinazione dei soldi ricavati che sarà votata in consiglio comunale.

Paolo Federighi

Il Tirreno 12.04.2012

Tassa di soggiorno, decise le tariffe per San Vincenzo

La giunta comunale, con delibera datata 28 marzo ma resa ufficiale solo ieri, ha approvato le tariffe per l’imposta di soggiorno. La tassa, a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive del territorio comunale sanvincenzino sarà in vigore dal 1° maggio al 31 ottobre. Il gettito che ne deriverà, stimato dal Comune in un milione circa per il 2012, sarà inserito nel bilancio di previsione in corso di predisposizione. La cifra sarà investita, secondo l’apposito regolamento, per finanziare interventi nel turismo – compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive – manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. Niente, nella delibera, si dice sulle modalità di versamento degli importi al Comune da parte di operatori turistici e proprietari di seconde case. L’associazione operatori turistici locale si dice «all’oscuro sulle modalità dei versamenti», così come non sembrano sapere nulla anche i proprietari di seconde case. Jacqueline Luthi, presidente della locale Confesercenti, dichiara di non aver ricevuto comunicazioni sulle modalità di versamento, «che sicuramente – aggiunge – sono in fase di discussione all’interno dell’amministrazione comunale». Il Comune, intanto, ha acquistato un software per la gestione della tassa di soggiorno, sul cui uso, tuttavia, non si conoscono dettagli. Il far rispettare la tassa nel caso delle migliaia di seconde case sul territorio sanvincenzino, pare essere il problema di più ardua risoluzione per il Comune. Per gli alberghi e le residenze turistico-alberghiere, la giunta ha determinato di applicare la tariffa di 0,50 euro a “stella” a notte per persona. Di conseguenza, per gli alberghi e le residenze turistico-alberghiere classificate con una “stella” si pagheranno 0,50 euro a notte per persona, con due “stelle” un euro a notte per persona, con tre “stelle” 1,50 euro a notte per persona, con quattro “stelle” 2 euro a notte per persona. Per i residence si pagherà un euro a notte per persona se classificati con due “chiavi”, 1,50 euro a notte per persona se classificati con tre “chiavi”, 2 euro a notte per persona se classificati con quattro “chiavi”. Per gli agriturismo, con classificazione di una, due o tre “spighe”, si pagherà comunque un euro a notte per persona. Per i campeggi (una “stella”) si pagheranno 20 centesimi a notte per persona, così come per i villaggi turistici ad una “stella”. Se i villaggi turistici sono classificati con due “stelle”, si pagherà 0,50 euro a notte per persona, mentre se avranno tre o quattro “stelle” si pagherà rispettivamente un euro e 1,50 euro a notte per persona. Per le aree di sosta camper attrezzate si pagherà 0,50 euro per ogni pernottamento e per ogni persona. Per le unità abitative ammobiliate per uso turistico (seconde case) si pagherà 0,50 euro per ogni pernottamento e per ogni persona. Per tutte le altre strutture ricettive previste dal regolamento dell’imposta di soggiorno – vale a dire affittacamere, bed & breakfast, parchi vacanza, ostelli, residenze d’epoca, case per ferie – si pagherà un euro per ogni pernottamento e per ogni persona. Esentati dal pagamento della tassa, i minori di 12 anni, i disabili e un loro accompagnatore , i lavoratori trasfertisti.

Paolo Federighi

Il Tirreno 11.04.2012

A San Vincenzo fronte comune contro la tassa di soggiorno «Siamo sempre stati propositivi ma nessuno ci ascolta»

L’associazione operatori turistici prosegue la propria battaglia contro la tassa di soggiorno, e nell’ultima assemblea i soci hanno deciso all’unanimità di far confluire i commercianti nell’associazione che cambierà nome e statuto. La decisione prevede la formazione di due “scatole” interne alla futura nuova associazione (operatori turistici da una parte e commercianti dall’altra), con due distinti consigli direttivi facenti capo a un solo presidente. La costituzione dell’associazione che raggrupperà negozianti e operatori dovrebbe essere discussa e approvata a breve. Intanto, l’associazione operatori turistici San Vincenzo e Val di Cornia replica a Fabio Busdraghi, presidente della Confcommercio locale. «Abbiamo letto con rammarico – scrive in una nota il consiglio direttivo dell’associazione – le dichiarazioni rilasciate al Tirreno da Busdraghi in merito alle forme di protesta contro la tassa di soggiorno e ai problemi del paese in generale. Se non è sufficiente o è addirittura inesistente un tavolo di concertazione con l’amministrazione comunale in merito ai vari problemi che investono il nostro paese, ci pare legittimo e democratico mettere in atto civili forme di protesta (raccolta firme, volantinaggi, affissione di locandine ed assemblee), peraltro richieste da associati e cittadini. Sul fatto – proseguono gli operatori – secondo cui sia necessario essere propositivi, ricordiamo a Busdraghi che la nostra associazione ha fatto pervenire all’amministrazione due documenti di proposte circa la tassa di soggiorno (inerenti il regolamento e l’impiego dei proventi dell’imposta), alle quali non sono seguite risposte. Pertanto, e senza alcuna vena polemica, non è vero che non siamo stati propositivi.

Ci auguriamo comunque di poter riprendere il cammino insieme, nell’interesse delle categorie turistiche e commerciali del paese». I documenti citati risalgono al 23 e al 27 febbraio, ai quali se ne aggiunge un altro datato 8 marzo. In quello del 23 febbraio, firmato dai presidenti di Confcommercio, Confesercenti e associazione operatori – Fabio Busdraghi, Jacqueline Luthi e Mirna Maggeschi – si propone al Comune di modificare il regolamento dell’imposta di soggiorno, con un periodo di applicazione che vada dal 15 giugno al 15 settembre (e non dal 1° aprile al 31 ottobre).

Tra le richieste, c’è quella di destinare almeno parte del gettito dell’imposta a sostegno delle strutture ricettive, agli interventi di manutenzione e recupero, di fruizione e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali, con redazione di una relazione dettagliata degli interventi da parte del Comune.

Paolo Federighi

Il Tirreno 08.04.2012

San Vincenzo: crollo delle presenze a Pasqua

Lo avevamo  in parte, già previsto e purtroppo il calo delle presenze a Pasqua è confermato dai fatti. E’ sufficiente fare un giro sul lungomare e in centro per avere un riscontro pratico e basta paragonare gli anni scorsi a quello attuale per capire il crollo. Una realtà insolita per San Vincenzo abituata a registrare, in questo appuntamento, il classico pieno. Gente che approfittava della Pasqua, non solo per la classica gita fuori porta, ma anche per prenotare la casa al mare o la stanza in albergo. Insomma la cittadina presentava il suo biglietto da visita per accaparrarsi il «cliente estivo». Il vistoso calo di vacanzieri, e quindi di presenze, si è fatto subito sentire. Tutte le realtà turistico ricettive e, di conseguenza quelle commerciali, lamentano un vistoso calo in picchiata (oltre il 50%).
COSÌ, se negli anni passati la Pasqua significava un… collaudo in vista della stagione turistica, questa è, purtroppo, un collaudo… alla rovescia. San Vincenzo deve mordere il classico freno. Poche le comitive, le famiglie, pochi i gitanti e pochissimi «stranieri» che, usufruendo del ponte, si sono riversati sulla nostra costa. Anche molti proprietari della «casa al mare» (colpa della benzina o delle previsioni meteo?) hanno rimandato l’aprire le finestre a nuovo sole. Insomma, una Pasqua sottotono. Una brutta realtà, una caduta ripida, che, ci auguriamo non sia preludio alla stagione turistica che, si preannuncia veramente difficile (pochissime prenotazioni). In effetti, abbiamo appreso (da breve indagine) che non solo nelle strutture ricettive ma anche negli appartamenti privati (rappresentano un buon 70% dell’offerta), esiste una grossa preoccupazione. Anche qui, prenotazioni ai minimi termini.
LA CRISI coinvolge tutti, è un «boccone amaro da digerire». In questa situazione, crediamo che occorra muoversi e, purtroppo, non si notano iniziative necessarie per arginare, in qualche modo, questa drammatica realtà che finisce per gravare su tutta l’economia della cittadina fino ad incidere sul comparto occupazionale che, a caduta, ne subirà le conseguenze. Poi, occorre mettere sul piatto una sempre più «agguerrita» concorrenza di altre località turistiche (nazionali ma anche locali). Poi, i pochi turisti che sono presenti in questi giorni cosa hanno trovato nella cittadina?
CANTIERI aperti, strade disconnesse, spiaggia con un arenile da far invidia per le sue dimensioni (grazie alle condizioni marine) ma piena di incuria con detriti e sassi; una viabilità urbana tutta da decifrare, parcheggi difficili, poi, per i residenti e le strutture ubicate nella parte alta della cittadina, (che sono i più numerosi) un collegamento con il centro difficile con la passerella ko. La sorpresa, è il nuovo balzello (già annunciato) del parcheggio lungo la via Principessa e la spiaggia di Rimigliano ed ancora, per le strutture ricettive (compreso gli appartamenti) la tassa di soggiorno ed il tutto con una programmazione tutta in alto mare e da decidere. Ci auguriamo, alla fine, di essere smentiti dalla realtà dei fatti. La speranza, (non costa nulla), rimane solo legata al sole ed alla bella stagione.
Piero Bientinesi

La Nazione 08.04.2012

La grana della passerella della stazione: il collegamento verrà assicurato

La grana della passerella interrotta: anche l’Associazione Operatori Turistici vuole far parte del tavolo tecnico istituito dall’amministrazione dopo l’incontro con i commercianti dell’isola pedonale coordinati da Confcommercio e con la presenza dell’invitata Confesercenti con il sindaco Michele Biagi e gli assessori Massimo Nanneli (turismo e attività produttive), ed Elisa Cecchini (lavori pubblici).
L’associazione Operatori Turistici ora rende nota la «missiva» già inviata al sindaco ed assessore al turismo. L’argomento, già ampiamente trattato, è incentrato sul grave problema che si è venuto a creare in San Vincenzo a seguito della mancata installazione, prima della stagione turistica, della nuova passerella pedonale. Un’arteria che sovrasta la stazione ferroviaria e che collega la zona alta di San Vincenzo con il centro storico. «In effetti, — scrive l’associazione operatori turistici che annovera al suo interno le strutture ricettive di San Vincenzo — esprimiamo preoccupazione in merito al fatto che, con l’avvicinarsi della stagione turistica, non sono ancora risolti i problemi riguardanti il sovrappasso ferroviario. Pertanto la scrivente chiede di essere convocata per partecipare ad un eventuale tavolo di lavoro per analizzare il problema e poter contribuire affinché siano trovate soluzioni rapide ed efficaci in modo da non penalizzare il settore commerciale che già vive momenti di difficoltà.
Il problema in oggetto con conseguente problematiche di parcheggi e viabilità ci preme particolarmente, dal momento che i turisti che soggiornano presso le strutture ricettive, allo stato attuale delle cose, hanno grosse difficoltà a raggiungere il centro del paese per poter usufruire dei servizi che tale zona offre. Facciamo notare, infine, che le strutture turistico ricettive sono direttamente interessate da questo problema, poiché il bacino di clientela delle stesse è talmente grande da essere di fondamentale importanza per gli esercizi commerciali del nostro paese.
Va trovato tutti insieme il modo migliore affinché la nostra clientela possa raggiungere con facilità ed usufruire al meglio dei servizi offerti dagli esercizi stessi».
Insomma, non vogliamo essere noi a «stuzzicare» (non ce n’è bisogno) ma, in effetti, all’incontro di ieri è stata notata l’assenza dell’Associazione operatori turistici e quindi, alla fine, questa non figurava inserita nei componenti del «tavolo tecnico» appositamente formato per seguire l’evolversi del programma teso ad alleviare i disagi causati dalla mancata installazione della nuova struttura viaria pedonale che collega la zona alta di San Vincenzo con il centro storico. Forse, pensiamo, l’Associazione non è era stata invitata? Oppure, al contrario, una imperdonabile dimenticanza degli operatori turistici?.
P.B.

La Nazione 07.04.2012

Sulla via della Principessa si parcheggia a pagamento

Dal 1° giugno al 30 settembre, sul lato mare di via delle Principessa, si pagherà per parcheggiare l’auto. È quanto ha deciso la giunta comunale, sebbene il documento definitivo non sia stato ancora pubblicato sull’albo pretorio digitale del Comune . Parcheggio libero, invece, sul lato monte della strada, dove sono in fase di ultimazione i lavori di ampliamento dell’area destinata alla sosta. I parcheggi blu sul lato mare della via della Principessa interesseranno il tratto che costeggia l’intero parco di Rimigliano, e quindi l’accesso a tutto quel tratto di arenili.

Le tariffe saranno di un euro all’ora, di quattro euro per mezza giornata (5 ore) e otto euro per tutta la giornata. Il 20% dei parcheggi sul lato mare, conformemente alle normative del nuovo codice della strada, resteranno gratuiti, e vi sarà un posto auto per disabili ogni cinquanta. Per i residenti della Val di Cornia (esclusa San Vincenzo) sarà emessa dal Comune di San Vincenzo, e venduta attraverso la società Parchi, una card abbonamento da 35 euro l’anno; una sorta di parking card come già esiste per Baratti e Sterpaia, ma da utilizzare esclusivamente per i parcheggi di Rimigliano. I residenti a San Vincenzo, invece, saranno esentati dal pagamento mostrando sul cruscotto dell’auto un apposito permesso che sarà elaborato e distribuito dagli uffici comunali. Tutti gli altri, compresi coloro che non vorranno acquistare la card, pagheranno la sosta oraria o attraverso alcuni parcometri che saranno sistemati nel tratto di strada interessato, oppure direttamente al personale di una società di controllo alla quale il Comune sanvincenzino intenderebbe affidare il servizio. La decisione della giunta sanvincenzina, di mettere a pagamento una parte dei parcheggi lungo la via della Principessa, era nell’aria già dall’estate scorsa, quando i parcheggi a pagamento, inizialmente previsti, furono poi accantonati per varie ragioni. Adesso l’amministrazione comunale sanvincenzina rimette in moto la questione.

La decisione di far diventare blu i parcheggi sul lato mare di via della Principessa è stata intanto preceduta, in queste settimane, da alcuni interventi mirati ad aumentare la sicurezza sulla strada. Principalemente è stato aumentato il numero dei lampioni che illuminano la strada da 107 a 140, con un’altezza dei pali di circa cinque metri. È stato anche stabilito l’abbassamento del limite di velocità su tale strada a 50 chilometri orari, dal 1° giugno al 30 settembre. A breve sarà emessa dal Comune un’apposita ordinanza che renderà ufficiale tale provvedimento. Un limite assai prudente, ma ritenuto indispensabile per garantire un certo livello di sicurezza nel periodo in cui la via della Principessa, ridotta di ampiezza con la costruzione della pista ciclabile, è frequentata da migliaia di auto ogni giorno. Nel resto dell’anno il limite di velocità sarà di 70 chilometri orari.

Il Tirreno 07.04.2012

 

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Tags: Tassa di soggiorno
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