Autostrada, piano Sat contestato
Le liste civiche: «Pedaggi più alti d’Europa e porto non collegato»
Sull’autostrada tirrenica bisogna saperne di più e tutelare l’economia e gli interessi delle nostre popolazioni. Questo l’esito dell’assemblea promossa dalla liste civiche di Campiglia, San Vincenzo e Suvereto. «I sindaci, interpellati – sostengono le tre liste civiche – non hanno dato informazioni, ma le novità e le preoccupazioni sono molte».
«Il 22 luglio 2010, su sollecitazione del ministero delle Finanze – ricordano le liste civiche – il Cipe ha richiesto alla Sat di elaborare un “nuovo piano economico finanziario” per la realizzazione dell’autostrada, con lo scopo dichiarato di non gravare sulla spesa pubblica statale».
«Dopo questa decisione – proseguono – i dirigenti della Sat hanno dichiarato che la rielaborazione del piano economico finanziario comporterà variazioni al progetto, al tracciato, alla durata della concessione e la rinuncia ad opere richieste dalla Regione e dagli enti locali, nonché riconsiderazioni sui pedaggi».
Mutamenti sostanziali confermati, secondo le tre liste – dall’accordo sottoscritto con il Comune di Piombino. «La Sat realizzerà il prolungamento della 398 solo fino al Gagno, e non fino al porto come previsto nel progetto del 2008, ed istituirà un pedaggio per lo svincolo di Piombino su cui graveranno i costi del tratto Montegemoli-Gagno».
Altre preoccupazioni deriverebbero dalla lievitazione dei costi «passati dai 594 milioni di euro del progetto Anas del 2001 fino ai 3,8 miliardi del progetto Sat 2008, con la previsione di tariffe tra le più elevate d’Europa».
«Tutto senza nessuna procedura di evidenza pubblica» sostengono le liste civiche, che pongono anche il problema del «conflitto d’interesse che sembra gravare su Antonio Bargone, contemporaneamente presidente della Sat e commissario per conto del governo per sovraintendere alla realizzazione dell’autostrada, dietro compenso annuo di 220mila euro lordi». I cittadini presenti all’assemblea hanno chiesto che sia fatta chiarezza. Per questo le liste civiche presenteranno ordini del giorno nei consigli comunali. Nello stesso tempo avanzeranno proposte per il confronto con il governo e con la Sat, tra cui l’esclusione di pedaggi dove non ci sono, come in Val di Cornia, strade alternative all’Aurelia, il finanziamento e la realizzazione prioritaria del collegamento diretto con il porto di Piombino, la necessità di porre attenzione a non danneggiare ulteriormente il territorio rurale. Secondole liste civiche, inoltre, «per la costruzione delle opere devono essere usati i rifiuti industriali trattati dalla Tap e non gli inerti di cava delle colline di Campiglia e San Vincenzo».
Il Tirreno 12.2.2011
«398, dovremo pagare anche noi»
Piombino: le liste civiche all’attacco sul pedaggio e sull’autostrada Tirrenica
QUANDO si uscirà al casello autostradale di «Venturina» si pagherà come se si uscisse a Piombino. Qualche centesimo di euro in più «per contribuire a sostenere il finanziamento della 398» questo si legge nell’accordo sottoscritto a fine 2010. In realtà non dovevano esserci caselli nel tratto fra Cecina e Riotorto, stiamo assistendo ad un continuo cambiamento del progetto iniziale della trasformazione della Variante Aurelia in Autostrada. E agli incessanti mutamenti, al rischio di pagare il pedaggio da parte di tutti i residenti, all’aumento dei costi, le tre liste civiche di Campiglia, Suvereto e San Vincenzo, dicono no e sono pronte a dar battaglia, dai consigli comunali, fino alla richiesta di un incontro al Ministero e alla Sat. «L’accordo sottoscritto dal Comune di Piombino conferma che siamo di fronte a mutamenti sostanziali in quanto la Sat realizzerà il prolungamento della SS. 398 solo fino al Gagno, e non fino al porto come previsto nel progetto del 2008, ed istituirà un pedaggio per lo svincolo di Piombino su cui graveranno anche i costi del tratto Montegemoli – Gagno» incalzano Comune dei Cittadini, Uniti per Suvereto e Forum San Vincenzo.
«SULL’AUTOSTRADA tirrenica bisogna saperne di più e tutelare l’economia e gli interessi delle nostre popolazioni. Il 22 luglio 2010, su sollecitazione del Ministero delle Finanze, il Comitato Interministeriale per la Programmazione economica (CIPE) ha richiesto alla Società Autostrade Toscane (SAT) di elaborare un “nuovo piano economico finanziario” per la realizzazione dell’autostrada Rosignano-Civitavecchia con lo scopo dichiarato di non gravare sulla spesa pubblica statale. Dopo questa decisione, i dirigenti della Sat hanno dichiarato che la rielaborazione del piano economico finanziario comporterà variazioni al progetto, al tracciato, alla durata della concessione e la rinuncia ad opere richieste dalla Regione e dagli enti locali, nonché riconsiderazioni sui pedaggi. A questo quadro si aggiungono altri preoccupanti profili, come la lievitazione dei costi passati dai 594 milioni di euro del progetto Anas del 2001 fino ai 3.8 miliardi di euro del progetto Sat del 2008, con la previsione di tariffe tra le più elevate d’Europa. Tutto ciò senza nessuna procedura di evidenza pubblica. Così come il conflitto d’interesse che sembra gravare sul dott. Antonio Bargone, contemporaneamente presidente della Sat e Commissario per conto del Governo per sovraintendere alla realizzazione dell’autostrada Tirrenica, dietro compenso annuo di 220.000 euro lordi. Tutte cose che dovrebbero conoscere i nostri sindaci, i consiglieri regionali e i deputati della nostra circoscrizione, ma di cui nessuno parla». Le liste civiche dicono no al pedaggio in zone dove non ci sono strade alternative, sì al finanziamento per la 398 fino al porto e sì all’utilizzo del materiale Tap.
Maila Papi
La Nazione 12.2.2011