I segretari del PD, PSI,IdV e Comunisti italiani hanno decretato che le liste civiche di sinistra sono il nemico numero uno del centro sinistra. A SEL, che le ha sostenute a Campiglia e San Vincenzo si chiede di rispettare gli accordi e di fare un passo indietro. Onore alla chiarezza.
A nessuno di loro viene in mente che dietro la nascita di liste civiche di sinistra possa esserci un profondo disagio per le politiche che il PD ha portato avanti e continua a portare avanti in questi Comuni? Diciamo il PD, perché non abbiamo mai visto gli altri partiti assumere posizioni autonome o anche solo motivare le posizioni spesso contestate alla maggioranza. A partire dal governo del territorio che si è connotato, da tempo ed in modo evidente, per gli intrecci tra politica e affari. Da qui la crescita smisurata dell’edilizia speculativa e la distruzione di beni comuni, in particolare proprio a San Vincenzo e Campiglia.
A nessuno viene in mente che da amministrazioni di centrosinistra ci si sarebbe attesi la valorizzazione del confronto democratico e della partecipazione, il rispetto della libertà individuale e di gruppo, la capacità di ascoltare coloro che antepongono l’interesse comune a quello di pochi. E invece abbiamo visto il disprezzo verso i cittadini che si organizzavano per la tutela dei beni comuni come il paesaggio e il patrimonio culturale. Abbiamo visto il disprezzo quando è stata denunciata la crescita sproporzionata delle tariffe di servizi pubblici essenziali come l’acqua. Abbiamo visto insofferenza verso quei cittadini che denunciano il peggioramento dei servizi ferroviari e il pericolo (fin troppo certo oggi) che dovranno pagare, con l’autostrada, tariffe esose per percorrere una strada statale che esiste da decenni.
Stiamo parlando di cose concrete, accadute o previste, che gettano ombre oscure sulla politica delle maggioranze locali. Politiche che non fanno emergere quel profilo di moralità, di tutela degli interessi comuni, di democrazia e di trasparenza che si richiedono a chi si candida ad essere alternativa al berlusconismo.
Ci permettiamo di avanzare una proposta.
Invece di pensare a ricompattare tutti i partiti del centro sinistra con ferrei accordi di potere, i segretari di PD, PSI, IdV e Comunisti Italiani provino a chiedersi perché molti elettori di sinistra non hanno votato per i partiti di sinistra a Campiglia, San Vincenzo e Suvereto. In sostanza, provino davvero, se ne sono capaci, a dare ascolto ai profondi disagi che attraversano il popolo di centrosinistra, e non solo.
18 luglio 2011
Comune dei Cittadini, Forum per San Vincenzo, Uniti per Suvereto
-Sulla stampa–
Liste civiche al centrosinistra «Dietro la nostra nascita il disagio di tanti elettori»
Le tre liste civiche di sinistra (Comune dei cittadini a Campiglia, Uniti per Suvereto e Forum San Vincenzo) replicano a Pd, Psi,IdV e Comunisti italiani.
«Hanno decretato – affermano – che siamo il nemico numero uno del centro sinistra. A Sel, che ci ha sostenuto a Campiglia e San Vincenzo, chiedono di fare un passo indietro. Onore alla chiarezza. A nessuno viene in mente che dietro la nascita di liste civiche di sinistra possa esserci un profondo disagio per le politiche che il PD ha portato avanti e continua a portare avanti in questi Comuni. Diciamo il Pd, perché non abbiamo mai visto gli altri partiti assumere posizioni autonome o anche solo motivare le posizioni spesso contestate alla maggioranza. A partire dal governo del territorio, con la crescita smisurata dell’edilizia speculativa e la distruzione di beni comuni, in particolare proprio a San Vincenzo e Campiglia. Da amministrazioni di centrosinistra ci si sarebbe attesi la valorizzazione del confronto democratico e della partecipazione, il rispetto della libertà individuale e di gruppo, la capacità di ascoltare coloro che antepongono l’interesse comune a quello di pochi. E invece – aggiungono – abbiamo visto il disprezzo verso i cittadini che si organizzavano per la tutela dei beni comuni come il paesaggio e il patrimonio culturale. O quando è stata denunciata la crescita sproporzionata delle tariffe di servizi pubblici essenziali come l’acqua. E altro ancora. Invece di pensare a ricompattarsi con ferrei accordi di potere – concludono le tre liste civiche – provino a chiedersi perché molti elettori di sinistra non hanno votato per i partiti di sinistra a Campiglia, San Vincenzo e Suvereto».
Tirreno 19.7.2011
Le liste civiche a Pd, Idv e Psi: «Siete chiusi nel Palazzo» La Nazione 19.7.2011 |
🙂
comunali del 2004 Velo S. 72,3%
comunali del 2009 Soffritti R. 55,3%
comunali del 2014 PD e soci se arrivano al 40% è festa grande.