Le liste civiche non condannano nessuno, tanto meno chi sollecita la partecipazione popolare intorno alle proprie idee. Hanno invece espresso un giudizio molto negativo sul fatto che la Val di Cornia non esista più come entità istituzionale per responsabilità esclusiva delle maggioranze che, venendo meno agli impegni assunti con gli elettori nel 2009, non hanno dato vita all’Unione dei Comuni.
In questi anni le amministrazioni hanno dimostrato di saper distruggere molto senza mettere in campo nessuna seria politica di sviluppo e di riconversione dell’economia locale che guardi davvero alle risorse di tutta la Val di Cornia. Tanto meno sono stati costruiti programmi e progetti con le zone a noi affini, come le Colline Metallifere, l’Isola d’Elba e Castagneto Carducci. Solo chiacchere.
Siamo convinti che la risoluzione dei nostri problemi parte da qui, dalla capacità di costruire progetti concreti e realizzabili in ambiti territoriali che superino i confini municipali. Senza coesione e capacità di governo in Val di Cornia sarà difficile salvare posti di lavoro e crearne di nuovi, sia che graviti su Livorno o su Grosseto.
Sulle Province, poi, la nostra opinione è che andrebbero superate con un progetto organico e non improvvisato, cedendo poteri in parte alla Regione e in parte ai Comuni associati.
Nello stesso tempo riteniamo che tutte le opinioni dei cittadini devono essere attentamente esaminate e che le istituzione hanno il dovere di dare risposte argomentate e percorribili. Al Comitato desideriamo far sapere cha da almeno due anni chiediamo la convocazione dei consigli comunali per discutere di questi temi, dalla mancata costituzione dell’Unione al dibattito che si è sviluppato disordinatamente sulle macro province. Fino ad oggi la risposta è stata negativa.
A conferma di quanto andiamo asserendo, ci preme informare il Comitato che il 19 dicembre la maggioranza del Comune di Campiglia ha respinto la richiesta del Comune dei Cittadini di discutere un ordine del giorno su questi temi perché ritenuto non urgente. Più che la volontà di discutere sulle riforme istituzionali ci sembra prevalga la tendenza ad occultare i fallimenti in cui sono incorse le nostre amministrazioni.
21 dicembre 2012.
Uniti per Suvereto, Forum per San Vincenzo, Comune dei Cittadini
Vedi: il Comunicato del Comitato “Piombino con Grosseto”
Dalle liste civiche una condanna che il Comitato Piombino in provincia di Grosseto non accetta. «Spiace – spiega il Comitato – leggere che le liste civiche della Val di Cornia giudicano negativamente un possibile cambio di provincia, soprattutto perchè sono davvero tantissimi i cittadini di Campiglia, Venturina, Suvereto e persino dell’Elba che si sono fermati ai nostri banchini chiedendo di poter firmare e cercando informazioni sulla possibilità di costituire un analogo Comitato nelle loro città di residenza. Anzi – si spiega – vogliamo ricordare che siamo a disposizione per informazioni e per condividere la nostra esperienza (info su: inrottaversosud@gmail.com)». «Il cambio di provincia – si sottolinea – costituisce per Piombino una speranza di sviluppo in un futuro che appare drammatico: ci sono oltre 4000 posti di lavori a rischio. Rivendichiamo, come cittadini, la necessità di compiere ogni passo possibile per garantirci un futuro migliore. Auspichiamo e ci impegneremo perchè la Val di Cornia concordi con l’assoluta necessità di questo progetto, specialmente per la nostra città, ma se così non fosse, non siamo disposti ad arretrare. Piombino sta lottando per sopravvivere».
La Nazione 20.12.2012