Non combinano nulla e fanno a chi la spara più grossa. Potremmo concludere così il nostro commento alle proposte di Anselmi e Tortolini sul Comune unico e sul trasferimento della Val di Cornia nella maxi provincia di Siena-Arezzo-Grosseto. Del resto quattro sindaci su cinque non sono d’accordo e la maxi Provincia di cui parlano non esiste.
Inoltre, da quando hanno rilevanti responsabilità di governo, i due esponenti del PD hanno mancato tutti gli obiettivi della sovracomunalità. Avevano indicato nell’Unione dei Comuni l’evoluzione del Circondario e, invece, quando questo è stato soppresso per decreto del governo, hanno smantellato tutte le funzioni che i Comuni avevano già associato. Una contraddizione insanabile che toglie ogni credibilità ai nostri interlocutori.
Per noi la Val di Cornia richiede forti e coerenti politiche di governo unitario, ma è proprio qui che si registrano i fallimento più clamorosi.
Sulla sanità, dopo l’annuncio senza fondamento di un nuovo ospedale a Riotorto, assistiamo alla riduzione dei servizi nell’ospedale di Villamarina, senza che i sindaci siano mai intervenuti insieme per evitare un lento declino.
Sui trasporti non hanno una strategia comune, come dimostrano anche le recenti vicende del trasporto scolastico che hanno portato Campiglia e Suvereto ad agire diversamente dagli altri Comuni.
Sul governo del territorio ognuno va per contro proprio. Non esiste nessuna pianificazione unitaria dei Comuni della Val di Cornia. Piombino, Campiglia e Suvereto, che nel 2007 hanno approvato un piano strutturale unico, approvano ora separatamente i Regolamenti Urbanistici, con tempi e metodi incomprensibilmente diversi.
Sui parchi non c’è più nessuna progettualità unitaria e ciascuno procede con proprie varianti, come si è visto per Populonia e Rimigliano.
Sulle politiche di risanamento idrico non se ne sa nulla, nonostante i gravi problemi dovuti alla presenza di arsenico e boro oltre i limiti di legge. Un’emergenza che richiederebbe azioni concertate dei Comuni che, invece, mancano del tutto.
Non sono stati in grado neppure di esprimere un parere unico sul nuovo progetto autostradale e sono andati in ordine sparso alla conferenza nazionale di agosto: alcuni contrari, altri favorevoli, altri non sono stati neppure interpellati. Davvero un pessimo spettacolo.
Potremmo continuare. In queste condizioni è difficile dare ancora credito agli annunci. Inoltre è bene ricordare che, fino ad oggi, non hanno mai affrontato questi temi nell’unico luogo dove ha significato farlo: i Consigli Comunali.
Sulla riforma delle istituzioni locali la nostra posizione è semplice: le province vanno superate e i Comuni devono poter interagire direttamente con la Regione, singolarmente o in forma associata. Aspettiamo fatti e non chiacchere.
25 agosto 2011
CdC, Forum San Vincenzo, UpS
Sulla Stampa:
LE LISTE CIVICHE AL PD: «MANCATI TUTTI GLI OBIETTIVI DI SOVRACOMUNALITÀ»
«Discorsi molti, fatti pochi»
«Altro che unione con Grosseto, qui mancano le strategie di base»
«Il PD negli ultimi anni ha mancato tutti gli obiettivi della sovracomunalità». Le tre liste civiche della Val di Cornia nel criticare la proposta del sindaco di Piombino Gianni Anselmi e del consigliere regionale Matteo Tortolini sul Comune unico e sul trasferimento della Val di Cornia nella maxi provincia di Siena-Arezzo-Grosseto (che non esiste – evidenziano le liste), ricordano gli obiettivi mancati. «Non combinano nulla e fanno a chi la spara più grossa – sottolineano Comune dei Cittadini, Uniti per Suvereto e Forum San Vincenzo – inoltre, da quando hanno rilevanti responsabilità di governo, i due esponenti del Pd hanno mancato tutti gli obiettivi della sovracomunalità.
Avevano indicato nell’Unione dei Comuni l’evoluzione del Circondario e, invece, quando questo è stato soppresso per decreto del governo, hanno smantellato tutte le funzioni che i Comuni avevano già associato. Una contraddizione insanabile che toglie ogni credibilità ai nostri interlocutori. Per noi la Val di Cornia richiede forti e coerenti politiche di governo unitario, ma è proprio qui che si registrano i fallimenti più clamorosi”.
Sulla sanità: «Dopo l’annuncio senza fondamento di un nuovo ospedale a Riotorto, assistiamo alla riduzione dei servizi nell’ospedale di Villamarina, senza che i sindaci siano mai intervenuti insieme per evitare un lento declino». Sui trasporti: «Non hanno una strategia comune, come dimostrano anche le recenti vicende del trasporto scolastico che hanno portato Campiglia e Suvereto ad agire diversamente dagli altri Comuni». E ancora sul governo del territorio: «Ognuno va per contro proprio. Non esiste nessuna pianificazione unitaria dei Comuni della Val di Cornia. Piombino, Campiglia e Suvereto, che nel 2007 hanno approvato un piano strutturale unico, approvano ora separatamente i Regolamenti Urbanistici, con tempi e metodi incomprensibilmente diversi».
Sui parchi: «Non c’è più nessuna progettualità unitaria e ciascuno procede con proprie varianti, come si è visto per Populonia e Rimigliano». Risanamento idrico: «Nonostante i gravi problemi dovuti alla presenza di arsenico e boro oltre i limiti di legge, non se ne sa nulla. Un’emergenza che richiederebbe azioni concertate dei Comuni che, invece, mancano del tutto». Senza parlare poi dell’Autostrada: «Non sono stati in grado neppure di esprimere un parere unico sul nuovo progetto autostradale e sono andati in ordine sparso alla conferenza nazionale di agosto: alcuni contrari, altri favorevoli, altri non sono stati neppure interpellati. Davvero un pessimo spettacolo. Potremmo continuare. In queste condizioni è difficile dare ancora credito agli annunci. Sulla riforma delle istituzioni locali la nostra posizione è semplice: le province vanno superate e i Comuni devono poter interagire direttamente con la Regione, singolarmente o in forma associata. Aspettiamo fatti e non chiacchiere».
La Nazione 26.08.2011
Le liste civiche sul Comune unico «È gara a chi la spara più grossa»
«Non combinano nulla e fanno a chi la spara più grossa». Commentano così le liste civiche Forum, Comune dei cittadini e Uniti per Suvereto le proposte le proposte del sindaco Anselmi e del consigliere regionale Tortolini sul Comune unico e sul trasferimentoa nella maxi provincia di Siena-Arezzo-Grosseto. «Del resto – dicono – quattro sindaci su cinque non sono d’accordo e la maxi Provincia di cui parlano non esiste. Inoltre, da quando hanno rilevanti responsabilità di governo, i due esponenti del Pd hanno mancato tutti gli obiettivi della sovracomunalità. Avevano indicato nell’Unione dei Comuni l’evoluzione del Circondario e, invece, hanno smantellato tutte le funzioni già associato».
«Sulla sanità, dopo l’annuncio senza fondamento di un nuovo ospedale a Riotorto, assistiamo alla riduzione dei servizi a Villamarina senza che i sindaci intervengano. Sui trasporti non hanno una strategia comune. Sul governo del territorio ognuno va per contro proprio. Sui parchi non c’è più nessuna progettualità unitaria, come si è visto per Populonia e Rimigliano. Sulle politiche di risanamento idrico non si sa nulla, nonostante la grave presenza di arsenico e boro. Non sono stati in grado neppure di esprimere un parere unico sul progetto dell’autostrada».
Il Tirreno 03.9.2011