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Le menzogne e la prepotenza del comune di Campiglia sulla gestione dei rifiuti non sono più tollerabili

Aprile 7, 2017
In Servizi Pubblici
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I sindaci di Piombino, Campiglia e San Vincenzo facciano chiarezza sulla vicenda della gestione rifiuti

Sul tema rifiuti è bene fare chiarezza affinché vengano attribuite le giuste responsabilità.
E’ responsabilità del comune di Campiglia, insieme agli altri Comuni della Val di Cornia, il fallimento della gestione ASIU che ha portato l’azienda ad avere 20 milioni di buco di bilancio, come è stata una scelta condivisa da questa amministrazione il passaggio all’ATO SUD nonostante fosse la zona con la più bassa percentuale di raccolta differenziata.  Sono i Comuni della Val di Cornia quelli che sostennero che con il passaggio in ATO SUD ci sarebbero stati miglioramento dei servizi senza aggravi dei costi. Sono gli stessi Comuni che, una volta entrati in ATO SUD hanno votato, ad esclusione di Suvereto, aumenti delle tariffe TARI per i prossimi 3 anni che, come nel caso delle aziende di Campiglia, arrivano addirittura al 30% di aumento annuo.

Infine c’è da ricordare che proprio l’ATO SUD è stata commissariata perché sotto indagine per turbativa d’asta per l’appalto della gestione dei rifiuti vinto poi da 6 Toscana. Per queste ragioni ci si aspetterebbe da un’amministrazione che tutela i propri cittadini maggiore scrupolo nell’applicare un aumento delle tariffe imposte da un’azienda che è sotto indagine.
E’ intollerabile dunque che questa amministrazione per non prendersi le responsabilità dei sui fallimenti e delle sue scelte sbagliate addossi la colpa dell’aumento delle tariffe agli abbandoni di rifiuti. Se in questi ultimi anni ci sono stati più abbandoni dipende proprio dal fatto che il servizio del nuovo gestore, 6 Toscana, è peggiore del precedente.

La realtà, purtroppo, è un’altra. I Comuni della Val di Cornia hanno accumulato debiti con la gestione fallimentare di ASIU, hanno deciso di passare con Grosseto, Siena e Arezzo senza dare spiegazioni plausibili, hanno promesso ai cittadini benefici che non ci sono stati e ora gli presentano il conto: maggiori costi del servizio rifiuti e un’ATO commissariato per gravi irregolarità amministrative e penali.  Per dare la responsabilità di tutto ciò ai cittadini ci vuole sfacciataggine.

Comune dei Cittadini 30.03.2017

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Tags: Acqua e rifiuti
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