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L’inerzia dei Comuni sulla sovracomunalità – Comunicato delle liste civiche

Aprile 13, 2010
In Le nostre iniziative, Territorio & Ambiente
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Comunicato delle liste civiche Forum San Vincenzo, Uniti per Suvereto e Comune dei Cittadini sulla soppressione del Circondario della Val di Cornia

Con un decreto del 25 gennaio il governo ha deciso la soppressione dei Circondari che altro non sono che forme autonome di organizzazione delle Province. A prescindere dal giudizio sui Circondari, non si può non rilevare che un ministro leghista ha fatto approvare un decreto improntato al più duro centralismo. Nessuno – dalla Regione, alla Provincia, ai Comuni – pare abbia difeso davvero l’esperienza della Val di Cornia.  Forse il provvedimento ha ucciso un moribondo, ma una riflessione s’impone.
La Val di Cornia, dagli anni 70 in poi, ha sperimentato forme autonome di coordinamento che hanno dato vita alle più innovative esperienze di governo locale: i piani regolatori coordinati, il consorzio socio-sanitario, la gestione integrata degli acquedotti comunali, i parchi.
Il Circondario della Val di Cornia,  istituito dalla Provincia nel 1998, apparve ai Comuni come la forma per avvicinare al territorio competenze provinciali come l’agricoltura, il lavoro, la formazione professionale, e come lo strumento per consolidare il coordinamento locale dei decenni precedenti. Al Circondario i Comuni hanno progressivamente attribuito funzioni proprie, come la protezione civile, i concorsi, lo sportello unico per le imprese, l’urbanistica, la statistica, ecc..
In campagna elettorale il PD aveva annunciato il superamento del Circondario per approdare all’Unione dei Comuni.  Dunque, la soppressione dei Circondari provinciali non avrebbe dovuto cogliere di sorpresa i nostri Comuni.
In realtà nulla è stato fatto. Non solo: di fronte alla soppressione dei Circondari i Sindaci stanno  riportando nei Comuni anche le funzioni che associate, smantellando e mortificando così un lavoro che durava da decenni.
Di tutto ciò non si è mai parlato, almeno nei Consigli Comunali di Campiglia, San Vincenzo e Suvereto.  C’immaginiamo che i Comuni intendano ora istituire l’Unione dei Comuni, ma il danno prodotto dalla loro inerzia non sarà marginale, a partire dai disservizi che stanno arrecando a coloro che hanno bisogno di autorizzazioni e pareri che prima rilasciava il Circondario.
In realtà l’inerzia nasconde una caduta dell’interesse per la sovracomunalità e  per la gestione integrata dei servizi.  Il problema, dunque, non è solo istituzionale, ma squisitamente politico: serve un rilancio delle politiche di area dentro un progetto dei semplificazione e snellimento della pubblica amministrazione.

Liste
Forum San Vincenzo
Uniti per Suvereto
Comune dei Cittadini

13 aprile 2010

Il comunicato come appare sulla stampa:

Il Tirreno 15.4.2010

«Sovracomunalità in tilt»

L’inerzia dei Comuni sulla sovracomunalità. Comincia così l’intervento del Forum per San Vincenzo, Uniti per Suvereto e Comune dei cittadini (Campiglia) sulla questione del Circondario. Le tre liste civiche di Sinistra ricordano che la Val di Cornia, dagli anni 70 in poi, ha sperimentato forme autonome di coordinamento che hanno dato vita alle più innovative esperienze di governo locale: i piani regolatori coordinati, il consorzio socio-sanitario, la gestione integrata degli acquedotti comunali, i parchi. «Il Circondario – aggiungono – nato nel 1998 apparve come la forma per avvicinare competenze provinciali come l’agricoltura, il lavoro, la formazione, e come lo strumento per consolidare il coordinamento locale dei decenni precedenti. Al Circondario i Comuni hanno progressivamente attribuito funzioni proprie. In campagna elettorale – prosegue l’intervento – il Pd ne aveva annunciato il superamento per approdare all’Unione dei Comuni. Dunque, la soppressione dei Circondari non avrebbe dovuto cogliere di sorpresa i nostri Comuni. In realtà nulla è stato fatto. Anzi, i sindaci stanno riportando nei Comuni anche le funzioni associate, smantellando un lavoro che durava da decenni».
Le liste sottolineano che di questo non si è mai parlato nelle sale consiliari. «I Comuni ora istituiranno l’Unione, ma il danno prodotto dalla loro inerzia non sarà marginale, a partire dai disservizi che stanno arrecando a coloro che hanno bisogno di autorizzazioni e pareri prima rilasciati dal Circondario».

La Nazione 15.4.2010

L’attacco delle liste civiche: «La solita inerzia»
«L’INERZIA dei Comuni sulla sovracomunalità». È il commento delle liste Comune dei Cittadini (nella foto il capogruppo Massimo Zucconi), Uniti per Suvereto e Forum San Vincenzo, sull’abolizione del Circondario. «Nessuno – dalla Regione, alla Provincia, ai Comuni – pare abbia difeso davvero l’esperienza della Val di Cornia, che dagli anni ‘70 in poi, ha sperimentato forme autonome di coordinamento che hanno dato vita alle più innovative esperienze di governo locale. Il Circondario – evidenziano le liste – istituito dalla Provincia nel 1998, apparve ai Comuni come la forma per avvicinare al territorio competenze provinciali come l’agricoltura, il lavoro, la formazione professionale.
AL CIRCONDARIO i Comuni hanno progressivamente attribuito funzioni proprie, come la protezione civile, i concorsi, lo sportello unico per le imprese, l’urbanistica, la statistica, ecc.. In campagna elettorale il Pd aveva annunciato il superamento del Circondario per approdare all’Unione dei Comuni. Dunque, la soppressione dei Circondari provinciali non avrebbe dovuto cogliere di sorpresa i nostri Comuni. In realtà nulla è stato fatto. Non solo: di fronte alla soppressione dei Circondari i sindaci stanno riportando nei Comuni anche le funzioni che associate, smantellando e mortificando così un lavoro che durava da decenni. Di tutto ciò non si è mai parlato, almeno nei Consigli Comunali di Campiglia, San Vincenzo e Suvereto. C’immaginiamo che i Comuni intendano ora istituire l’Unione dei Comuni, ma il danno prodotto dalla loro inerzia non sarà marginale, a partire dai disservizi che stanno arrecando a coloro che hanno bisogno di autorizzazioni e pareri che prima rilasciava il Circondario. In realtà l’inerzia nasconde una caduta dell’interesse per la sovracomunalità e per la gestione integrata dei servizi».

L’articolo di Corriere Etrusco

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Tags: ComunicatiRassegna stampa
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