«Licenziamenti più facili per maggiori assunzioni»
Lisa Fiorenzani, consigliere del centrodestra, risponde all’intervento dei giovani di Comune dei Cittadini sul tema dei cosiddetti licenziamenti facili. «Trovo l’intervento dei giovani della lista civica violento e contrario ad ogni logica del dialogo.
Si parla dei programmi del governo nazionale come di “bestialità” che solo “soggetti fuori della realtà possono pensare senza provare vergogna”. Per quanto attiene al merito, il livello è pressoché lo stesso. Si dice che oggi quando le imprese sono in crisi mandano i lavoratori in cassa integrazione, poi in mobilità e poi licenziano. Bene, mi pare un sistema che fornisce al lavoratore delle protezioni, eppure secondo i giovani di Comune dei Cittadini una generazione, quella degli ultratrentenni sarebbe priva di protezioni.
A parte il fatto – prosegue Fiorenzani – che quelle protezioni valgono per chiunque, trentenni e non trentenni, voglio ricordare che questa critica si basa su un vero assurdo, cioè che a creare precarietà siano alcuni contratti, come quelli a chiamata. Non si vuol capire che questi contratti sono stati pensati proprio per indurre quelle imprese che non assumerebbero affatto, viste le spese per il personale e l’economia che stenta a riprendersi, ad assumere almeno per un periodo limitato.
Meglio un periodo di limitato impiego che niente del tutto».
«Ci si pone davvero fuori del mondo se non si capisce che un’impresa si rifiuta di assumere, anche di fronte ad una buona attività economica, se poi in caso di riduzione del lavoro o di crisi è obbligata a pagare dei lavoratori di cui, purtroppo, non ha più bisogno.
Che rendere più facili i licenziamenti – che al momento è solo un’ipotesi – equivarrebbe a dire che per assumere devo licenziare qualcun altro è un altro clamoroso assurdo: se c’è ripresa, un’impresa ha tutto l’interesse ad assumere senza contemporaneamente licenziare qualcun altro, perché deve fronteggiare il maggiore fatturato».
Fiorenzani conclude la sua polemica sottolineando che «tutti vorremmo uscire dalla crisi, superare le precarietà e creare posti di lavoro e mi sorprende che si pensi anche alla riduzione della burocrazia ed all’eliminazione degli enti inutili, non pensano i giovani della lista civica che l’eliminazione degli enti e di coloro che ci lavorano creino disoccupazione?».
Francesco Rossi
Il Tirreno 12.11.2011