– Il Tirreno 24.1.2010
È polemica sulla fermata dell’Eurostar Roma-Genova a Cecina, voluta dal ministro Altero Matteoli. «Ci sono troppe situazioni che confermano che la Val di Cornia è subalterna a Cecina e Piombino – dice il segretrio Udc Luigi Coppola – la sanità, il decentramento degli uffici della Camera di commercio, territorio e altre ipotesi che vedrebbero ulteriori servizi andarsene verso nord.
E a questa s’aggiunge il fatto che dal 1º febbraio l’ Eurostar City Roma-Genova che non ferma a Campiglia. La Val di Cornia e l’Isola d’Elba vengono tagliate fuori». L’Udc avvierà un confronto con tutte le istituzioni per sollevare e cercare di risolvere il problema della sospensione della fermata di Campiglia.
Tornaconto elettorale del ministro Matteoli, la fermata a Cecina dell’Eurostar. È l’affondo della lista Comune dei cittadini. «Trenitalia aveva motivato la soppressione degli Eurostar a Campiglia per favorire l’alta velocità – dicono – poi scopriamo che alcune fermate sono state trasferite a Follonica durante l’inverno e che ora saranno addirittura ripristinate a Cecina, città del ministro dei trasporti. I cittadini, nelle assemblee, non hanno chiesto il clientelismo: hanno rivendicato una programmazione seria delle fermate tra Livorno e Grosseto, senza municipalismi e valutando esclusivamente le necessità dei bacini d’utenza. Questo dovrebbero rivendicare l’onorevole Velo, con i sindaci della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba: serietà nella programmazione, lanciando la sfida al governo e a Trenitalia delle decisioni trasparenti e motivate solo dai dei bisogni documentati dei territori».
– «Eurostar, non si decide in base ai bisogni» Massimo Zucconi accusa la politica – La Nazione 24.1.2010
«FERMATE degli Eurostar city: un esempio di malgoverno». La lista Comune di Cittadini sferza un duro attacco contro il “clientelismo”. «La vicenda delle fermate dei treni EuroStar è la conferma del rapporto perverso e degenerativo che regna tra la politica e i servizi pubblici.
Non si decide sulla base dei bisogni reali, ma del tornaconto elettorale dei politici di turno. Ed è chiaro che, in questa logica, i nostri politici locali contano assai meno degli altri – ha dichiarato il capogruppo Massimo Zucconi (nella foto) — Trenitalia aveva motivato la soppressione degli Eurostar a Campiglia per favorire l’alta velocità, poi scopriamo che alcune fermate sono state trasferite a Follonica e che ora saranno addirittura ripristinate a Cecina, città del Ministro dei trasporti.
I cittadini, nelle assemblee, non hanno chiesto il clientelismo: hanno rivendicato una programmazione seria delle fermate tra Livorno e Grosseto, senza municipalismi e valutando esclusivamente le necessità dei bacini d’utenza. Questo dovrebbero rivendicare l’onorevole Silvia Velo, con i sindaci della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba: serietà nella programmazione, lanciando la sfida al governo e a Trenitalia delle decisioni trasparenti e motivate solo dai dei bisogni documentati dei territori.
Per anni nessuno ha posto l’attenzione sul futuro della nostra stazione. E’ giunto il momento di chiedere un tavolo di concertazione tra enti locali, Regione e Governo per determinare il futuro del trasporto ferroviario tra le province di Livorno e Grosseto e rilanciare il ruolo di Campiglia come stazione di bacino della Val di Cornia e dell’ Elba».
«In questo territorio ci sentiamo emarginati» Coppola (Udc) all’attacco dopo il caso Eurostar – La Nazione 24.1.2010
«NON SIAMO più disponibili ad accettare di essere considerati marginali in questa provincia». A dichiararlo è il capogruppo dell’Udc, Luigi Coppola all’indomani dell’annuncio che Trenitalia ripristinerà una fermata dell’Eurostar a Cecina. La Val di Cornia e l’Elba ancora una volta dimenticate, sembra prevalere anche questa volta il duopolio Cecina-Livorno.
«Sarebbe opportuno capire quali siano le motivazioni che relegano il resto della provincia ad essere marginale rispetto al duopolio di queste due città. Se esiste un asse privilegiato nei rapporti fra Cecina e Livorno è ovvio che gli abitanti della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba non possono esserne sicuramente soddisfatti».
E sembra che non sia la prima volta. «In effetti ci sono troppe situazioni che confermano la nostra affermazione – incalza Coppola – il riferimento è alla sanità, al decentramento degli uffici della Camera di Commercio, che sono spariti dal nostro territorio ed ad altre ipotesi che vedrebbero ulteriori servizi andarsene verso nord direzione Cecina-Livorno.
Infine la cosa che in questi giorni acuisce le nostre impressione è la notizia che dal 1° febbraio l’Eurostar City Roma-Genova che non ferma a Campiglia, fermerà a Cecina. Tutto ciò ci lascia alquanto perplessi, non per i cecinesi che hanno i nostri stessi diritti e siamo contenti per loro se ottengono risultati a loro favorevoli, ma certamente per la Val di Cornia e l’Isola d’Elba è motivo di profonda preoccupazione».
COPPOLA propone di aprire una discussione a tutti i livelli istituzionali. «E’ arrivato il momento di mettere in chiaro che non siamo più disponibili ad accettare di essere considerati marginali in questa provincia, il nostro territorio non può pagare dazio ad immotivati equilibri politici e geografici che non ci interessano. Invitiamo tutti i cittadini dell’Isola d’Elba e della Val di Cornia a riflettere su queste nostre impressioni, dobbiamo far capire che al di là delle differenze, il nostro territorio se unito per affermare i propri diritti in un corretto rapporto con le Istituzioni, sarà capace di opporsi con forza a politiche che vorrebbero farci retrocedere a favore di altre realtà che a qualcuno potrebbero stare più a cuore. Fin da subito per quello che ci compete, apriremo un dialogo a 360 gradi con tutte le forze politiche e sociali presenti nella nostra realtà per trovare un comune impegno a sostegno dell’Elba e della Val di Cornia».
Maila Papi
Questo governo calpesta i territori periferici. Chiedere che i treni si fermino a Campiglia non è un favore, ma un nostro diritto – Scrive Lorenzo Marchetti 25.1.2010
Noi cittadini dell’Elba, insieme a quelli della Val di Cornia, rivendichiamo da molto tempo un’affidabile pianificazione delle fermate intermedie tra Livorno e Grosseto. Tuttavia le nostre richieste, non hanno avuto seguito. Giudico necessarie le azioni promosse dell’On. Silvia Velo, ma i suoi reclami, insieme a quelli di alcuni sindaci del comprensorio, sono rimasti inascoltati. Si può tentare la via del tavolo di concertazione tra governo, regione e enti locali con lo scopo di rilanciare il ruolo di Campiglia quale stazione del bacino “Val di Cornia – Isola d’Elba”. Però siamo di fronte a un menefreghismo sistematico da parte del governo centrale, ciò vale sia per il trasporto ferroviario sia per quello marittimo. Un’indifferenza verso le richieste dei territori periferici che può spingere i cittadini ad azioni dimostrative, ritenendo questa l’unica strada possibile per vedere riconosciuti i loro sacrosanti diritti. D’altra parte pretendere che gli intercity e gli altri treni a lunga percorrenza si fermino a Campiglia non è un favore, ma un nostro diritto. Lorenzo Marchetti