L’ospedale di Piombino è un patrimonio della Val di Cornia e tutta la Val di Cornia deve difenderlo. Lo smantellamento graduale dei servizi e dei reparti sta privando il nostro territorio di una struttura essenziale ed insostituibile, la cui esistenza e funzionalità avevamo dato per scontate. Oggi tutti i Comuni devono richiedere con forza la fine dei tagli e una nuova fase di investimenti sull’ospedale di Villamarina contrastando le spinte sempre più evidenti ad accentrare gli investimenti su Livorno, dove si prevede un nuovo ospedale a dieci minuti dal Cisanello.
Una progettazione assurda e inaccettabile che, oltre a disperdere inutilmente una pioggia di milioni di euro creando due strutture dello stesso livello nello stesso territorio, toglie ogni servizio ad un territorio immenso che va da Grosseto a Livorno drenando tutte le risorse.
Le Istituzioni devono lottare con ogni strumento e anche attraverso la Società della Salute affinché si inverta la tendenza in atto che già troppo è costata alla Val di Cornia e a tutti gli altri territori periferici, nella consapevolezza che una cittadinanza sempre più fragile sia economicamente sia socialmente e caratterizzata da un’età media elevata, avrà sempre più bisogno di servizi di livello sul territorio.
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