Il “giovane” PD di Campiglia non ha proprio capito. Comune dei Cittadini non è nato in antagonismo con i partiti, ma come manifestazione di disagio verso partiti sempre più dediti alla gestione del potere e sempre meno capaci di elaborare idee e ascoltare i bisogni della gente. Questo è il problema reale e per risolverlo non basta richiamare la funzione nazionale dei partiti, ma mettersi umilmente al servizio delle popolazioni, dimostrando sul campo la vicinanza ai loro bisogni.
Sulla vicenda degli Eurostar abbiamo espresso la nostra soddisfazione per il parziale ripristino di alcune fermate. Ci fa molto piacere che in questo si sia impegnata la deputata locale on. Velo. Ha fatto il proprio dovere e crediamo che lo abbia potuto fare meglio grazie anche alla mobilitazione locale: della stampa, delle liste civiche di Campiglia e Suvereto e di altre organizzazioni politiche. Quella ottenuta non è la soluzione ottimale, ma è stata mantenuta aperta la porta per un lavoro ben più grosso che è quello di far valere il ruolo della stazione di bacino della Val di Cornia e dell’isola d’Elba nella tratta Livorno-Grosseto, senza municipalismi, ma guardando alla realtà dei bisogni sociali ed economici dei territori. Se il PD dimostrerà d’impegnarsi seriamente su questo obiettivo, troverà il nostro sostegno.
Campiglia 8 febbraio 2010
Comune dei Cittadini
Comune dei Cittadini: «Sulla stazione sosterremo il Pd» – Il Tirreno 17.2.2010
Se il Pd lavorerà per far diventare la stazione di Campiglia uno dei centri nodali della riorganizzazione di Trenitalia, Comune dei cittadini darà il suo contributo. «Sulla vicenda degli Eurostar abbiamo espresso la nostra soddisfazione per il parziale ripristino di alcune fermate – dicono – e ci fa molto piacere che in questo si sia impegnata la deputata Velo. Ha fatto il proprio dovere e crediamo che lo abbia potuto fare meglio grazie anche alla mobilitazione delle liste civiche di Campiglia e Suvereto. Quella ottenuta non è la soluzione ottimale, ma è stata mantenuta aperta la porta per un lavoro ben più grosso che è quello di far valere il ruolo della stazione di bacino della Val di Cornia e dell’isola d’Elba nella tratta Livorno-Grosseto»