Che il problema dello svuotamento del centro storico fosse un argomento particolarmente sentito dalla nostra lista è cosa ben nota, quindi, seppur tardivo, apprendiamo con favore che il capogruppo del PD di Campiglia consideri necessario un progetto per rivitalizzarlo. Tale discussione sarebbe stata utile se fosse stata fatta prima che la sua maggioranza, a maggio dello scorso anno, approvasse il Regolamento Urbanistico, da noi contestato e per il quale abbiamo avanzato numerose proposte.
In quel Regolamento infatti, si prevedono solo nuove costruzioni abitative all’esterno del centro storico, il cui effetto sarà quello di svuotarlo ancora di più di residenti e di servizi. Lo stesso vale per l’offerta turistica, affidata ad una lottizzazione di RTA di 100 posti letto a ridosso del centro storico e ad un nuovo albergo di 50 posti letto, anch’esso fuori dalle mura, del quale ancora non si conosce neppure la localizzazione. Se ora il capogruppo pensa a dover coinvolgere più soggetti per trovare nuove proposte condivise è forse un po’ merito della nostra presenza e di quelle che considera “proposte propandistiche da TV commerciale lanciate da comitati e liste civiche”.
Per onor di cronoca gli ricordiamo che le nostre proposte da TV commerciale, si basano su semplici e chiari obiettivi:
1. edilizia sociale e edilizia economica e popolare nel centro storico per favorire il ritorno dei residenti, in particolare i giovani.
2. un asilo nido nel centro storico, come supporto per i bisogni delle giovani coppie.
3. favorire la ricettività nel centro storico anzichè all’esterno, privilegiando l’offerta di servizi e posti letto nel cosiddetto “albergo diffuso”, già praticato in altri borghi storici italiani.
4 ultima e semplicissima cosa, creazione di punti d’accesso alla rete internet tramite wi-fi.
Sempre per onor di cronaca, ci sembra che nelle parole del capogruppo del PD manchino ancora proposte concrete, così come manca una riflessione seria su quelli che sono i limiti delle RTA dei quali nella nostra Regione si discute da tempo. Noi le nostre proposte le abbiamo scritte e continueremo ad essere disponibili al confronto, augurandoci che questa campagna d’ascolto sia più aperta possibile, come auspicio di un vero cambio di tendenza.
19 aprile 2011
Comune dei Cittadini
SULLA STAMPA:
Il Comune dei Cittadini replica al capogruppo del Pd Brogioni
«Stop a nuove costruzioni per non svuotare il centro»
«Meglio tardi che mai”, è il commento della lista civica Comune dei Cittadini a proposito della posizione del Partito democratico, espressa dal capogruppo in consiglio comunale, Matteo Brogioni, sulla necessità di approntare un progetto per rivitalizzare il centro storico campigliese.
«Tale discussione – si afferma – sarebbe stata utile se fosse stata fatta prima che la sua maggioranza, a maggio dello scorso anno, approvasse il Regolamento urbanistico, da noi constestato e per il quale abbiamo avanzato numerose proposte».
Queste proposte (sia delle liste civiche che dei comitati) sono state etichettate dal capogruppo Pd come «proposte propagandistiche da tv commerciale», ma la lista civica sembra non voler entrare nel gioco dello scambio di epiteti, purché si dia il via ad una discussione approfondita sulle possibilità di agire a beneficio del borgo campigliese, visto che nelle parole di Brogioni, secondo Comune dei Cittadini, mancano «ancora proposte concrete, così come manca una riflessione seria su quelli che sono i limiti delle residenze turistico-alberghiere dei quali nella nostra regione si discute da tempo». Le critiche del gruppo consiliare di opposizione al regolamento urbanistico risiedono nella previsione limitata solo a «nuove costruzioni abitative all’esterno del centro storico, il cui effetto sarà quello di svuotarlo ancora di più di residenti e di servizi. Lo stesso vale per l’offerta turistica, affidata ad una lottizzazione di Rta di 100 posti letto a ridosso del centro storico e ad un nuovo albergo di 50 posti letto, anch’esso fuori dalle mura, del quale ancora non si conosce neppure la localizzazione».
Quali sarebbero invece le ricette di Comune dei Cittadini?
Puntare «sull’edilizia sociale e sull’edilizia economica e popolare nel centro storico per favorire il ritorno dei residenti, in particolare i giovani» ed a questo fine realizzare «un asilo nido nel centro storico, come supporto per i bisogni delle giovani coppie. Favorire la ricettività nel centro anzichè all’esterno, privilegiando l’offerta di servizi e posti letto nel cosiddetto “albergo diffuso”, già praticato in altri borghi storici italiani». Infine, quella che viene definita «ultima e semplicissima cosa, la creazione di punti di accesso alla rete internet tramite wifi».
FRANCESCO ROSSI
Il Tirreno 27.4.2011