«L’AUTOSTRADA potrebbe trasformarsi in un boomerang». A sostenerlo è il gruppo No pedaggio autostrada Aurelia che replica agli operatori del porto. «Ci sembra impossibile che gli uffici legali della Compagnia Portuali, Smepp, Ormeggiatori, Piloti, Agenzia Mixos, Moby e Blu Navy, non abbiano avuto accesso alla documentazione prodotta da Sat su come sarà realizzata la “Nuova Autostrada” e a quali condizioni questa sarà attivata per il traffico passeggeri e merci. Visto che fino ad oggi SAT (secondo noi volutamente) non ha ancora prodotto il Piano Economico Finanziario dell’opera; uno studio dell’impatto socio-economico sul territorio relativo agli effetti della sottrazione della Variante Aurelia al libero traffico ed un serio studio costi-benefici relativo alla costruzione di un’Autostrada nel tratto Rosignano-Grosseto; su quali basi queste aziende sostengono l’opera così indispensabile quando tutti i partiti di centro sinistra, di centro destra, tutte le liste civiche della Val di Cornia e tutto l’associazionismo, eccetto il Pd, pongono seri dubbi sull’opera, e lo fanno basandosi su studi rigorosi e scientifici? Non vorremmo che, per sostenere il burocrate di turno – incalza il gruppo facebook – le aziende del porto di Piombino finissero, grazie alla “Nuova Autostrada” col pedaggio più alto d’Europa e alla SS398 che finisce al Gagno, dalla padella nella brace.
GIRANO voci infatti che, una volta che la variante non sarà più gratuita, le grandi aziende di trasporto dal porto di Piombino non ci transitino più, e che imbarchino, per risparmiare il pedaggio più alto d’Europa, direttamente a Livorno. Queste voci, visto che SAT non ha mai presentato i documenti citati sopra, hanno lo stesso peso delle promesse dei burocrati del Pd che vi ricordiamo su questa opera sono in palese conflitto d’interessi». Per tutti questi motivi il gruppo No pedaggio chiede di sostenere «la petizione on-line contro l’autostrada realizzata da Sat che può essere firmata a questo indirizzo: http://www.firmiamo.it/tirrenica—no-sat-su-aurelia-con-pedaggio».
La Nazione 14.05.2012