La proposta di Anselmi e le repliche degli altri Sindaci ci dicono, oltre alla superficialità con cui si trattano argomenti di questa rilevanza, che ci sono evidenti contrasti non solo per fare il Comune unico, ma anche solo per fare l’Unione dei Comuni, annunciata da Sindaci e PD per il giugno 2010, poi per fabbraio 2011 e ora confinata ad un tempo indefinito. Intanto sono state smantellate tutte le precedenti funzioni associate dei Comuni. La cosa non ci sorprende, perché per fare una riforma sovra comunale delle istituzioni serve prima di tutto una “politica sovracomunale”, cosa che i Comuni non hanno più da tempo e su nulla.
Non ce l’hanno per il governo del territorio, visto che San Vincenzo fa piani per conto proprio, mentre Piombino, Campiglia e Suvereto, che pure hanno approvato un unico piano strutturale, dopo 8 anni stanno approvando separatamente i regolamenti urbanistici. Di Sassetta non si sa nulla.
Non ce l’hanno per i parchi, visto che Piombino e San Vincenzo fanno varianti separate per Baratti e Rimigliano che vanificano qualsiasi residua visione di tutela unitaria del sistema dei parchi.
Non ce l’hanno per le infrastrutture, visto che su un problema rilevante come l’autostrada, i pedaggi e il collegamento stradale con il porto, il Comune di Piombino ha fatto accordi separati.
Non ce l’hanno per un settore economico come l’agricoltura che, per sua natura, ha un ambito di riferimento minimo nella Val di Cornia e richiede strategie unitarie di sviluppo e promozione.
Non ce l’hanno per il trasporto pubblico locale, visto che da tempo non si percepisce più quali siano gli indirizzi che i Comuni danno alla propria azienda Tiemme.
Non ce l’hanno per l’acqua, visto che brancolano ancora nel buio per l’approvvigionamento, il risparmio idrico e l’eliminazione del boro e dell’arsenico entro il 2012, affidando la programmazione alla società ASA che, ricordiamolo, è quella che sostiene che se i cittadini risparmiano acqua la devono pagare di più.
Non ce l’hanno per la sanità, visto che fanno annunci per la costruzione di un nuovo ospedale a Riotorto, chiudendo quelli di Piombino e di Massa Marittima, e nello stesso tempo lasciano deperire l’Ospedale di Villamarina, dal quale scompaiono gradualmente professionalità e servizi.
Non ce l’hanno per la semplificazione e la sburocratizzazione, visto che il Circondario, per responsabilità di chi lo ha amministrato, non è stato uno strumento per lo snellimento amministrativo e per il risparmio di spesa pubblica.
Potremmo continuare, ma questi sono i fatti su cui è naufragata la sovracomunalità. Siccome questo è un problema serio, sarebbe meglio smettere di fare annunci, ai quali non seguono mai i fatti, e venire nei Consigli Comunali a discutere apertamente del futuro delle nostre istituzioni. Cosa che, incredibilmente, non hanno mai fatto! Ci troveranno dalla parte della sovracomunalità concreta e coerente, della semplificazione amministrativa e del risparmio della spesa pubblica.
12 febbraio 2011
Comune dei Cittadini, Forum per San Vincenzo, Uniti per Suvereto.
SULLA STAMPA:
«Non hanno una politica sovracomunale e fanno solo a chi la spara più grossa»
Campiglia: le liste civiche ricordano i continui rinvii per il progetto Val di Cornia
«NON HANNO una politica sovracomunale e fanno a chi la spara più grossa». È il duro attacco che le liste civiche di Campiglia, Suvereto e San Vincenzo, sferzano i sindaci della Val di Cornia, dopo mesi di promesse sull’Unione dei Comuni, di riunioni e date rinviate. «Oltre alla superficialità con cui si trattano argomenti di questa rilevanza, è chiaro che ci sono evidenti contrasti non solo per fare il Comune unico, ma anche solo per fare l’Unione dei Comuni, annunciata da sindaci e Pd per il giugno 2010, poi per febbraio 2011 e ora confinata ad un tempo indefinito.
INTANTO sono state smantellate tutte le precedenti funzioni associate dei Comuni. La cosa non ci sorprende, perché per fare una riforma sovra comunale delle istituzioni serve prima di tutto una «politica sovracomunale», cosa che «i Comuni non hanno più da tempo e su nulla» evidenziano Comune dei Cittadini, Forum per San Vincenzo, Uniti per Suvereto spiegando perché «non ce l’hanno». «Per il governo del territorio, visto che San Vincenzo fa piani per conto proprio, mentre Piombino, Campiglia e Suvereto, che pure hanno approvato un unico piano strutturale, dopo 8 anni stanno approvando separatamente i regolamenti urbanistici. Di Sassetta non si sa nulla. Non ce l’hanno per i parchi, visto che Piombino e San Vincenzo fanno varianti separate per Baratti e Rimigliano che vanificano qualsiasi residua visione di tutela unitaria del sistema dei parchi. Per le infrastrutture, visto che su un problema rilevante come l’autostrada, i pedaggi e il collegamento stradale con il porto, il Comune di Piombino ha fatto accordi separati. Non ce l’hanno per un settore economico come l’agricoltura che, per sua natura, ha un ambito di riferimento minimo nella Val di Cornia e richiede strategie unitarie di sviluppo e promozione. Per il trasporto pubblico locale, visto che da tempo non si percepisce più quali siano gli indirizzi che i Comuni danno alla propria azienda Tiemme.
NON CE L’HANNO per l’acqua, visto che brancolano ancora nel buio per l’approvvigionamento, il risparmio idrico e l’eliminazione del boro e dell’arsenico entro il 2012, affidando la programmazione alla società Asa. Non ce l’hanno per la sanità, visto che fanno annunci per la costruzione di un nuovo ospedale a Riotorto, chiudendo quelli di Piombino e di Massa Marittima, e nello stesso tempo lasciano deperire l’ospedale di Villamarina, dal quale scompaiono gradualmente professionalità e servizi. Non ce l’hanno per la semplificazione e la sburocratizzazione, visto che il Circondario, per responsabilità di chi lo ha amministrato, non è stato uno strumento per lo snellimento amministrativo e per il risparmio di spesa pubblica. Potremmo continuare, ma questi sono i fatti su cui è naufragata la sovracomunalità. Siccome questo è un problema serio, sarebbe meglio smettere di fare annunci, ai quali non seguono mai i fatti, e venire nei Consigli Comunali a discutere apertamente del futuro delle nostre istituzioni. Cosa che, incredibilmente, non hanno mai fatto».
m. p.
La Nazione 13.2.2011
«Dietro la proposta del Comune unico l’assenza di politica»
Le liste civiche di Campiglia, Suvereto e San Vincenzo non sono impressionate dal dibattito sul Comune Unico della Val di Cornia, lanciato dal sindaco di Piombino, Gianni Anselmi. Secondo loro i Comuni «fanno a chi la spara più grossa perché ci sono evidenti contrasti non solo per fare il Comune unico, ma anche solo per fare l’Unione di Comuni, annunciata da sindaci e Pd per il giugno 2010, poi per febbraio 2011 e ora relegata a tempo indefinito».
La proposta del Comune unico sarebbe espressione di superficialità, in quanto «per fare una riforma sovracomunale, serve prima di tutto una politica sovracomunale, cosa che i Comuni non hanno più da tempo e su nulla».
Si parte dal territorio «con San Vincenzo che fa piani per conto proprio e Piombino, Campiglia e Suvereto, che pure hanno approvato un unico piano strutturale, dopo 8 anni stanno approvando separatamente i regolamenti. Di Sassetta non si sa nulla».
Stessa mancanza per i parchi, «visto che Piombino e San Vincenzo fanno varianti separate per Baratti e Rimigliano che vanificano qualsiasi residua visione di tutela unitaria del sistema dei parchi».
Altro segmento del ragionamento, le infrastrutture: «Su un problema rilevante come l’autostrada, i pedaggi e il collegamento stradale con il porto – notano le liste – Piombino ha fatto accordi separati».
Tra gli altri elementi portati a sostegno della loro tesi c’è la politica agricola che «per sua natura, ha un ambito di riferimento minimo nella Val di Cornia e richiede strategie unitarie di sviluppo e promozione». Idem per il trasporto pubblico locale, «poichè da tempo non si percepisce più quali siano gli indirizzi che i Comuni danno alla propria azienda Tiemme».
Le valutazioni passano poi all’acqua, dove i Comuni della zona brancolerebbero nel buio per l’approvvigionamento, il risparmio idrico e l’eliminazione del boro e dell’arsenico entro il 2012, affidando la programmazione all’Asa. «All’azienda, cioè, che sostiene che se i cittadini risparmiano acqua la devono pagare di più».
Giudizio negativo pure per la sanità, poiché «fanno annunci per la costruzione di un nuovo ospedale a Riotorto, con chiusura di quelli di Piombino e di Massa Marittima, e nello stesso tempo lasciano deperire Villamarina, da cui scompaiono gradualmente professionalità e servizi». Un’insufficienza anche per il Circondario, perché «per responsabilità di chi lo ha amministrato non è stato uno strumento per lo snellimento amministrativo e per il risparmio di spesa pubblica». Il problema è dunque serio, ad avviso delle liste civiche, e per questo «sarebbe meglio smettere di fare annunci, ai quali non seguono mai i fatti».
La proposta: «Venire nei consigli comunali a discutere apertamente del futuro delle nostre istituzioni. Cosa che, incredibilmente, non hanno mai fatto. Ci troveranno – concludono le liste civiche – dalla parte della sovracomunalità concreta e coerente, della semplificazione amministrativa e del risparmio della spesa pubblica».
Il Tirreno 14.2.2011