L’Italia sta attraversando un periodo difficile, con un debito pubblico altissimo e il rischio della bancarotta. Servono misure urgenti, e sicuramente impopolari, per conseguire il pareggio di bilancio già dal 2013, come ci chiede l’Europa. Ciascuno deve fare la sua parte, anche liste locali che non hanno rappresentanti nelle sedi nazionali in cui si decide la manovra.
Il presupposto per chiedere al paese sacrifici è l’equità sociale, perchè non è accettabile che il peso del debito gravi solo sulle fasce più deboli della società. Così come servono segnali decisi di moralizzazione e di risparmio della spesa pubblica, senza i quali tutto diventerà più difficile.
Non va in questa direzione la manovra del governo che ha ridotto il prelievo di solidarietà per gli alti redditi, compensando le minori entrate con l’aumento dell’IVA sui beni di consumo che, invece, graverà indifferentemente sui ricchi come sui poveri.
Non vanno in questa direzione la decisione di ridurre il taglio sulle indennità dei parlamentari che hanno anche altri redditi (misura insufficiente, ma già prevista dal decreto del governo del 13 agosto) e la rinuncia ad affrontare il dimezzamento del numero dei parlamentari già dalla prossima legislatura, nonostante gli annunci. Di fronte a questa clamorosa marcia indietro, la voce delle opposizioni in parlamento è stata flebile o inesistente.
Gli italiani sanno benissimo che non saranno questi risparmi a risollevare il bilancio dello Stato, ma un parlamento che non riesce a rinunciare a indennità esagerate per deputati e senatori e a privilegi di ogni genere, non ha l’autorità morale per chiedere sacrifici a chi sta peggio.
Comune dei Cittadini ha presentato un ordine del giorno da inviare al Governo e al Parlamento per chiedere che siano approvati, con urgenza, provvedimenti per ridurre le indennità e il numero dei parlamentari. Devono rendersi conto che questa è l’opinione largamente diffusa tra i cittadini di ogni appartenenza politica. Non è demagogia, come spesso si sente dire, ma la condizione per ricreare fiducia tra popolo e istituzioni e chiedere a tutti di fare la loro parte.
16 settembre 2011
Comune dei Cittadini
Sulla Stampa:
La lista civica chiede di ridurre i parlamentari
La lista civica Comune dei Cittadini ha presentato un ordine del giorno da discutere in consiglio e da inviare poi al Governo e al Parlamento per chiedere che siano approvati, con urgenza, provvedimenti per ridurre le indennità e il numero dei parlamentari. «Devono rendersi conto – si legge in una nota della lista civica – che questa è l’opinione largamente diffusa tra i cittadini di ogni appartenenza politica. Non è demagogia, ma la condizione per ricreare fiducia tra popolo e istituzioni. Il presupposto per chiedere al Paese sacrifici è l’equità sociale, perchè non è accettabile che il peso del debito gravi solo sulle fasce più deboli».
Il Tirreno 17.09.2011