È un atto di vicinanza ai lavoratori che stanno garantendo la produzione senza ricevere stipendi da mesi. E’ anche una sollecitazione alle banche e alle istituzioni affinchè sia evitata la chiusura di un’azienda che ha un mercato e incrementa il fatturato. In tempi di crisi costringere alla chiusura un’azienda sana è un doppio atto di irresponsabilità: verso i lavoratori e verso l’economia.
Campiglia M.ma, 15 gennaio 2010
Al Sindaco del Comune di Campiglia M.ma
Dott.ssa Rossana Soffritti
Sede Comunale
E p.c. Al Segretario Generale
Dott.ssa Teodolinda Paradiso
Sede Comunale
Oggetto: Proposta di ordine del giorno sulla crisi che investe la società di infissi venturinese AEB FRAMES Spa
S’invia la proposta di OdG richiamata in oggetto per la discussione nella prossima seduta del consiglio comunale.
Cordiali saluti
Il Capogruppo
Massimo Zucconi
Segue ODG
Il Consiglio Comunale di Campiglia M.ma
RILEVATO
CHE la AEB Spa, una delle più grandi aziende presenti nel nostro comune, rischia di incorrere nella procedura di fallimento;
CHE l’azienda si trova in una situazione paradossale in quanto da un punto di vista produttivo risulta essere attiva, dispone di un pacchetto clienti importante ed ha delle commesse in entrata;
CHE il problema è quindi connesso al rifiuto da parte di alcuni istituti di credito verso negoziazioni finalizzate ad evitare la chiusura dell’azienda;
PRESO ATTO che le istituzioni locali e la Regione Toscana si sono attivati per perseguire un percorso di salvataggio dell’azienda;
RITENUTO prioritario impedire il fallimento della società in quanto in caso di chiusura oltre 60 dipendenti perderebbero la loro occupazione e si avrebbero pesanti ricadute sul tessuto economico locale già provato dalla crisi degli ultimi anni;
ESPRIME
Solidarietà a tutti i lavoratori della AEB che, apprendiamo dalla stampa, non percepiscono lo stipendio da due mesi e rischiano in futuro di perdere il loro lavoro
SOSTIENE
Le azioni di tutti i soggetti privati e pubblici che danno fiducia all’azienda e si impegnano nella ricerca di una soluzione, appellandoci a nostra volta al senso di responsabilità sociale degli istituti di credito.
15 gennaio 2010
Comune dei Cittadini