Giustissimo che i Sindaci si confrontino su tutti i temi, sanità inclusa, sui “tavoli” ma resta difficile comprendere una presa di posizione come quella di Ticciati sul presidio organizzato a Piombino in difesa dell’ospedale di Villamarina per diversi motivi.
Innanzi tutto si rileva come partecipare ad un presidio e sostenerlo non significhi rinunciare a dialogare con gli altri soggetti coinvolti ai “tavoli”. D’altra parte se fosse stato sufficiente il disciplinato confronto nelle sedi istituzionali non ci troveremmo in una situazione tanto critica per il mantenimento dei servizi sanitari della zona. Ticciati dovrebbe saperlo meglio degli altri, visti gli episodi disastrosi sulla trasformazione della struttura di Campiglia per la gestione di convalescenze covid. Vale lo stesso principio per l’ospedale piombinese dove serve una netta inversione di tendenza che, sui tavoli, evidentemente, non si è riusciti ad ottenere.
Gioverà poi notare come sia tatticamente suicida indebolire la posizione di un Sindaco di zona che sta – con le modalità che ritiene opportune – difendendo il tuo stesso ospedale.
Infine la posizione acritica sull’ospedale unico Piombino – Cecina, dimostra la posizione di debolezza con cui ci si accinge a condurre l’eventuale trattativa sui tavoli. La Regione ha scelto di destinare tutte le risorse sul nuovo ospedale di Livorno condannando a languire ciò che rimane di servizi sanitari tra Livorno e Grosseto.
Di fronte a una simile prospettiva la battaglia dev’essere corale e la Val di Cornia (e la Val di Cecina) deve essere unita al di là del colore politico delle Amministrazioni. Invece i Sindaci espressione del PD si dissociano come se i loro cittadini avessero meno bisogno dei piombinesi dell’ospedale.
Gruppo PSI Campiglia Mma
Lega Salvini Premier Campiglia Mma
Gruppo 2019