L’assemblea pubblica sulla Tirrenica tenutasi il 24 agosto scorso alla festa de l’Unita’ di Venturina alla presenza del gotha del PD, dai parlamentari ai sindaci della val di cornia, passando per l’assesore regionale ai trasporti, potremmo definirla “arma di distrazione di massa“.
Gli esponenti del PD si son accalorati nel cercare di convincere i propri cittadini della necessita’ di un opera senza fornire un dato e senza minimamente presentare il progetto. Come un “mantra” si son limitati a ripetere: e’ necessaria, sara’ il volano dell’economia, distraendo appunto i cittadini/elettori dalle vere problematiche che la trasformazione della variante aurelia in autostrada si portera’ appresso e che in diverse occasione abbiamo illustrato. Ricadute sull’economia locale, aumento dell’inquinamento, congestione del traffico nei centri urbani, sono alcune delle motivazioni per giustificare il nostro NO a quest’ operazione, un no tutt’altro che ideologico o pregiudiziale ma fortemente motivato.
Troviamo sconcertante le menzogne che l’Assessore Ceccobao ha raccontato in quell’assemblea e che sono riportatre anche nel comunicato stampa del PD uscito in questi giorni. Inanzitutto il ridimensionamento del progetto e dell’investimento e’ stato deciso in maniera unilaterale dalla SAT. il Cipe con delibera del 22 luglio 2010, n. 78 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2010), chiede la modifica di un punto essenziale dello schema di convenzione unica tra Anas SpA e SAT, esattamente prescrivendo che, ai sensi dell’articolo 2, comma 202, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, deve essere assicurata l’invarianza di effetti sulla finanza pubblica in modo da riportare un valore di subentro, a fine concessione, pressoché nullo, prima previsto in 3.777,2 milioni di euro, pari al costo degli investimenti effettuati per la realizzazione dell’opera, tutto ciò premettendo, la Sat, nell’intento di rendere compatibili gli effetti di tale prescrizione con il piano di project financing, ha deciso di modificare drasticamente il progetto dell’opera.
L’eliminazione di quell’accordo che indebitava le generazioni future ha fatto rimettere in discussione tutto, e non come scritto dal PD, cercando di confondere le acque e dichiarando in maniera pasticciata che: ” il pedaggio sara’ introdotto dal momento che il Governo ed il ministro Matteoli hanno disdetto unilateralmente l’accordo a finanziamento pubblico precedentemente concordano con le istituzioni Toscane e individuando in un project financing a capitale privato la possibilità di realizzazione“.
Ricordo ai compagni del PD che anche il primo progetto quello del 2008 era un project financing. Invece di scaldarsi e puntare il dito contro le Liste civiche che in questi anni hanno cercato di far chiarezza sulla questione gli amminitratori ed esponenti del PD dovrebbero informarsi meglio, leggere attentamente le carte e scagliarsi in primis contro il dott. Bargone AD della SAT e chiedergli conto delle numerose affermazioni fatte, come quella alla commissione del Senato nel novembre del 2009 dove dichiaro’: “Pertanto, si pensa che il piano finanziario abbia l’equilibrio giusto per consentire la realizzazione dell’opera, considerando che essa avviene in project financing. Non c’è contributo pubblico“.
Sollecitato a prendere una posizione nei confronti del palese conflitto di interesse del Dott. Bargone, l’assessore Ceccobao ha cercato di eludere la risposta e alla fine ha dichiarato placidamente che secondo lui non c’e’. Interessante pensare che nella stessa partita arbitro e giocatore siano la stessa persona e questo sia garanzia di trasparenza e correttezza delle scelte nei confronti dei cittadini. Conflitto di interesse che non nasce dalla fantasia delle Liste Civiche ma gia’ oggetto di varie interrogazioni parlamentari. Forse per il PD vale l’idea esposta dallo stesso Bargone in una recente intervista, dove ha dichiarato “…concessionaria e commissario non hanno interessi in conflitto, ma convergenti, cioè realizzare l’opera“..Con questa teoria ci ritroveremo presto il Conte Dracula presidente dell’AVIS.
In conclusione le ombre che si addensano su quest’opera sono molte e crediamo fermamente che la poca trasparenza del PD in tutta questa vicenda debba essere un campanello d’allarme per i cittadini, noi cogliendo il suggerimento dell’Assessore ci rivolgeremo alle autorita’ competente affinche’ siano loro a far chiarezza sulle numerose anomalie della Tirrenica, nei prossimi giorni invieremo alle procure di Roma, Firenze e Livorno un esposto indicando, a nostro avviso, tutte le criticita’ che necesitano di un approfondimento giudiziario.
Giuliano Parodi, capogruppo Uniti per Suvereto
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PER TRASPARENZA E CHIAREZZA VI ALLEGO IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA SEGRETERIA DEL PD SULLA MANIFESTAZIONE, COSI’ POTETE CONFRONTARE E CONSTATARE LE MENZOGNE IVI CONTENUTE… COMUNICATO DEL PD RELATIVO ALL’INIZIATIVA DEL 24 AGOSTO 2011
La Festa del PD di Venturina è stata un’ulteriore occasione per organizzare un’iniziativa sul progetto di Tirrenica attualmente in discussione nella Conferenza dei Servizi con la SAT. Alla presenza dell’assessore Regionale Luca Ceccobao, del Sindaco di Campiglia e degli altri Comuni della Val Di Cornia e del Segretario della federazione Valerio Fabiani e di una folta partecipazione di cittadini, forze politiche e sociali, si è svolto una ampia e profonda discussione. Al centro del dibattito è stata ribadita l’importanza di questa infrastruttura di collegamento con la grande viabilità nazionale ed europea ed i benefici che l’insieme del territorio, le sue economie industriale agricola turistica, potranno e dovranno trarne per la propria crescita economica, per la competitività e produttività. Nello stesso tempo sono state ribadite le condizioni di fattibilità e compatibilità che il progetto dovrà recepire, ribadite per l’occasione dai sindaci presenti: la prima interessa le opere complementari ed alternative come il completamento della 398 per valorizzare il Porto di Piombino, altra infrastruttura importante e l’adeguamento strutturale e funzionale della via delle Caldanelle nell’area di Venturina, considerata strategica nel comprensorio per la funzione intermodale (treno e stazione) e produttiva che sta assumendo; la seconda riguarda il pedaggio, come mezzo di finanziamento delle opere, dal momento che il Governo ed il ministro Matteoli hanno disdetto unilateralmente l’accordo a finanziamento pubblico precedentemente concordano con le istituzioni Toscane e individuando in un project financing a capitale privato la possibilità di realizzazione. Per questo il pedaggio dovrà essere regolamentato per non gravare pesantemente sulla qualità della viabilità esistente e sulla fruibilità e l’accesso all’autostrada del traffico locale e per esentare quelle utenze che per necessità di lavoro, studio e attività e servizi ne dovranno ricorrere con frequenza o per mancanza di alternatività viaria. La Regione, per bocca dell’assessore Ceccobao, ha ribadito l’impegno a sostenere nel corso della trattativa attuale che durerà circa tre mesi, i tre punti esplicitati per l’occasione: un pedaggio che prevedeva l?esenzione per i residenti, equilibrato e commisurato al territorio ed alla competitività dell’autostrada, la realizzazione della viabilità complanare e di accesso al porto di Piombino, confermando per quest’ultimo l’importante accordo sottoscritto per la 398, la viabilità complementare a Venturina e quella alternativa nella zona sud grossetana. Infine è stato ritenuto fondamentale da un punto di vista del metodo la ricerca di una accordo e di una condivisione con le amministrazioni comunali e provinciali di cui la Regione si fa tramite e garanzia nel corso di questa importante trattativa. Nella conclusione del segretario Fabiani, oltre ad un respingimento delle posizioni di chiusura pregiudiziale e di sfiducia espresse in alcuni interventi dai rappresentanti delle liste civiche e dei comitati, è stato ribadito l’impegno e la forte iniziativa del PD della Valdicornia Elba, che troverà sbocco nel congresso programmatico previsto per il prossimo autunno e che dovrà vedere un’ampio coinvolgimento dei cittadini e delle forze sociali ed economiche, per sostenere questi progetti e più in generale, una prospettiva di crescita di lavoro per le nuove generazioni, che maggiormente stanno pagando il prezzo della crisi e di sviluppo del territorio.