«Un centro termale può essere una buona occasione, ma almeno parliamone con i cittadini e valutiamo tutti gli aspetti». A parlare è Giuliano Parodi (capogruppo di Uniti per Suvereto) che porta al centro della discussione la richiesta dell’azienda agricola Zingoni che a fine agosto ha depositato in Comune la documentazione preliminare per l’ avvio del procedimento VAS per la Variante al Regolamento Urbanistico finalizzata alla realizzazione di una struttura termale ricreativa. Si tratterebbe di un impianto destinato ad ospitare attività per il benessere della persona impiegando la risorsa idrotermale in località Notri, ai piedi di Monte Peloso, che andrà ad occupare una superficie di oltre 105mila mq, con 4000 mq di superficie edificabile con un altezza massima di 10 metri, per un massimo di 500 utenti.
La cronistoria di Parodi indica poi la data del 17 settembre con le delibere di giunta con cui viene designata l’Autorità competente per gli adempimenti in materia di valutazione ambientale strategica e approvato il documento preliminare. Successivamente sono stati individuati i soggetti competenti in materia ambientale e stabiliti i tempi entro cui i soggetti dovranno presentare le loro valutazioni. Nell’agenda del capogruppo della lista di sinistra, ci sono altri passaggi previsti dalla normativa. Inclusa la durata delle consultazioni sul documento preliminare i cui termini per la consultazione stanno scadendo. «Ma la cittadinanza è stata informata»?, domanda a voce alta Parodi, dicendosi stupito della «totale disinformazione fatta dall’amministrazione.
Il coinvolgimento della comunità è obbligatorio, come riportato nel rapporto preliminare ambientale Vas dove si legge che “l’autorità competente insieme al responsabile del procedimento ed al garante della comunicazione devono individuare idonei strumenti affinché tutti i cittadini possano venire a conoscenza della formazione della Variante al RU e possano dare il loro contributo: pubblicazione su quotidiani o su riviste locali, pubbliche affissioni incontri con i politici ed i redattori della Variante al RU, presentazioni pubbliche ecc, al fine di recepire pareri e suggerimenti.”». Parodi ricorda che il Comune «è appena uscito dalla contestata modalità con cui ha gestito la questione delle centrale a biomasse e ripete l’errore procedurale per un nuovo progetto di altra natura».
Fa rilevare, inoltre, che manca una programmazione sovracomunale del termalismo. «Il termalismo – dice – può senz’altro essere una risorsa importante a condizione che non si trasformi in nuove cementificazioni e alterazione del tessuto economico locale. E’ necessaria la più ampia partecipazione delleistituzioni, del mondo economico e dei cittadini. Si riaprano dunque i termini e si faccia l’informazione prevista dalla legge».
Il Tirreno 23.10.2012