Oggi, con una giunta “ad hoc” la Regione farà la delibera con il parere sul nuovo progetto presentato da Sat per il corridoio tirrenico, giusto in tempo per inviarlo alla commissione Via (valutazione d’impatto ambientale) nazionale, convocata per venerdì a Roma, al ministero. Ma il parere potrebbe non servire a niente, perché la stessa commissione pare intenzionata a chiedere a Sat di redigere un progetto unitario, quindi senza lo “stralcio” di Albinia e Orbetello Scalo, dando alla società altri sei mesi di tempo per adeguarsi.
Un’ipotesi, al momento non ufficiale, che farebbe saltare tutta la tempistica sperata da Sat, rinviando a dopo l’estate il fondamentale passaggio al Cipe, ultimo atto prima dell’apertura dei cantieri. Da Roma, per ora, non arrivano conferme di questa linea ma ieri mattina, alla riunione del “Nucleo di valutazione di impatto ambientale”, convocata a Firenze dalla Regione per sentire i territori prima di redigere il parere, presenti gli esponenti di molti Comuni interessati e della Provincia di Grosseto, un funzionario ha ricevuto una telefonata proprio dal ministero e, al termine, ha fatto presente a tutti che l’orientamento è questo. Da parte di Sat, invece, il presidente Antonio Bargone parla di «invenzione di chi non vuole che si faccia l’opera». In attesa di conferme, comunque, oggi la giunta regionale si riunirà di nuovo per preparare il parere che recepirà il più possibile le richieste dei territori. Anche ieri, infatti, la Provincia di Grosseto e il Comune di Orbetello hanno ribadito con forza la propria posizione, sia sul pedaggio che sulla variante per Albinia e Orbetello Scalo.
«A Sat e Regione Toscana – spiegano Leonardo Marras e il vicepresidente della provincia Marco Sabatini – abbiamo detto che non condividiamo l’approccio alla progettazione del corridoio tirrenico, e che non abbiamo intenzione di esprimere alcun parere formale su un’ipotesi di tracciato appena abbozzata sopra una cartina, perché riteniamo che si tratti di una procedura che avrebbe problemi di legittimità. Per questo abbiamo auspicato che si prendesse tempo per compiere una valutazione realistica su un effettivo progetto definitivo.
A Sat abbiamo rivolto critiche sia nel metodo che nel merito: non è accettabile che si proceda nella logica dello “spezzatino”, rinunciando a predisporre un progetto unitario, prima sospendendo la progettazione nel tratto da Grosseto ad Ansedonia, poi presentando all’ultimo tuffo una specie d’integrazione rispetto alla zona di Orbetello. Questo tipo di procedura presenta evidenti elementi d’illegittimità anche sotto il profilo formale. Anche il sistema di pedaggio proposto da Sat è incoerente rispetto a quello dell’accordo sul progetto preliminare 2008, e per questo abbiamo chiesto che il pedaggio agevolato non sia limitato solo a 20 km e che rimanga in vigore per tutta la concessione. Inoltre abbiamo chiesto di approfondire le ipotesi di tracciato alternativo da Fonteblanda ad Ansedonia, raccomandando l’aggiramento del massiccio calcareo di Orbetello scalo (con rientro sull’Aurelia dopo il Giardino in territorio di Capalbio, ndr) per evitare il passaggio sulla costa». Proprio quest’ultima ipotesi di tracciato sarà inserita dalla giunta nel proprio parere, chiedendo che ne venga valutata la fattibilità. Ma alla fine la Regione una soluzione la vuole. E in tempi ragionevolmente brevi.
Guido Fiorini
Il Tirreno 20.03.2012