Sul Regolamento Urbanistico avevamo posto tre domande: 1. Le ragioni per cui, dopo 6 anni dall’avvio del procedimento, non è stato ancora adottato; 2. Se erano decadute le salvaguardie che bloccano gli interventi in contrasto con il piano strutturale; 3. Se durante la sua elaborazione si stanno esaminando anche progetti immobiliari di alcuni privati.
Sui tempi lunghi il Sindaco si giustifica con la difficoltà di fare un piano unico per tre Comuni (cosa che in questa zona è avvenuta più volte e per più comuni) e con il fatto che sono state fatte varianti durante la sua redazione. Tradotto in un linguaggio comprensibile significa che, con le varianti, si è dato priorità ad interessi di pochi, considerati urgenti, a discapito di quelli di tutti. A Campiglia le varianti sono state due: l’ampliamento del PIP di Campo alla Croce (dove ci sono ancora molte aree libere e molti capannoni inutilizzati e dove pochi anni prima si era ritenuto impossibile fare ampliamenti per giustificare l’assurda variante dell’impianto di betonaggio delle Lavoriere), e il famigerato tunnel della cava di Monte Calvi sotto il parco di San Silvestro, così urgente dall’essere poi stato abbandonato.
Sulle salvaguardie la risposta è chiaramente in contrasto con la legge. Per la art. 61 della LRT 1/2005, infatti, le salvaguardie non possono durare più di tre anni dall’adozione del piano strutturale, ossia fino al 31 luglio 2009. Per il sindaco scadranno addirittura il 13 giugno 2010, ossia quattro anni dopo l’adozione. Ogni commento è superfluo poiché nessuno può violare la legge, nemmeno i sindaci.
Sull’esame di progetti immobiliari la risposta scritta del Sindaco tace del tutto, ma verbalmente ha ammesso che è “naturale” esaminarli. La cosa è preoccupante, non solo perché la legge prevede che chiunque possa presentare osservazioni dopo l’adozione del Regolamento Urbanistico (con procedura ben definita e con l’obbligo del Comune di rispondere a tutti in modo trasparente), ma anche perché non ci risulta che il Comune, nel corso degli incontri di questi anni, abbia mai informato i cittadini della possibilità di presentare progetti immobiliari. Se c’è chi l’ha fatto ci chiediamo per quali ragioni e con quali criteri il Comune ritenga “naturale” esaminarli, trattandosi, come ben si comprende, di un vero e proprio privilegio.
Se ne deduce che Sindaco e maggioranza ritengono naturale esaminare sin da ora alcuni progetti immobiliari (che nessuno conosce), mentre manifestano insofferenza verso chi, alla luce del sole, si è fatto portatore d’interessi comuni come i servizi, la qualità della vita, il paesaggio e il patrimonio storico. E’una brutta premessa, culturale e politica, per il buon governo del territorio.
Campiglia M.ma 6 gennaio 2010
COMUNE DEI CITTADINI
Campiglia «Urbanistica: risposte preoccupanti» La Nazione 7.1.2010
«LE RISPOSTE sul regolamento urbanistico fatte dal sindaco, sono preoccupanti». Lo dice il capogruppo della lista Comune di Cittadini, Massimo Zucconi. «Sul Regolamento urbanistico avevamo posto tre domande: la prima, le ragioni per cui, dopo 6 anni dall’avvio del procedimento, non è stato ancora adottato; la seconda: se erano decadute le salvaguardie che bloccano gli interventi in contrasto con il piano strutturale; la terza: se durante la sua elaborazione si stanno esaminando anche progetti immobiliari di alcuni privati — spiega Zucconi — sui tempi lunghi il sindaco si giustifica con la difficoltà di fare un piano unico per tre Comuni e con il fatto che sono state fatte varianti durante la sua redazione. Tradotto significa che, con le varianti, si è dato priorità ad interessi di pochi.
A Campiglia le varianti sono state due: l’ampliamento del Pip di Campo alla Croce (dove ci sono ancora molte aree libere e molti capannoni inutilizzati), e il tunnel della cava di Monte Calvi sotto il parco di San Silvestro, così urgente dall’essere poi stato abbandonato.
Sulle salvaguardie la risposta è in contrasto con la legge: le salvaguardie non possono durare più di tre anni dall’adozione del piano strutturale, ossia fino al 31 luglio 2009. Per il sindaco scadranno il 13 giugno 2010.
Sull’esame di progetti immobiliari la risposta scritta del sindaco tace del tutto, ma verbalmente ha ammesso che è “naturale” esaminarli. La cosa è preoccupante, non solo perché la legge prevede che chiunque possa presentare osservazioni dopo l’adozione del Regolamento Urbanistico ma anche perché non ci risulta che il Comune abbia mai informato i cittadini della possibilità di presentare progetti immobiliari».