ASA dovrebbe occuparsi di migliorare il servizio idrico, anziché sostituirsi ai Comuni e all’ATO nel dibattito politico. Nell’assemblea sull’acqua i temi in discussione erano il referendum sulla gestione pubblica e l’analisi del nostro modello di gestione che il governo Berlusconi vorrebbe imporre per legge ovunque. Un modello che, al di la della gestione ASA, non ci convince perché considera l’acqua come una qualsiasi merce soggetta alle logiche del mercato e del profitto.
Abbiamo messo in luce come la gestione mista pubblico-privato sperimentata in questa zona con ASA, dopo un decennio, abbia prodotto questi risultati:
1. Aumento delle tariffe di oltre il 70%
2. Posticipazione dei canoni dovuti ai comuni per milioni di euro
3. Situazioni debitorie di ASA che hanno richiesto il ricorso al credito bancario che oggi condiziona le scelte del servizio.
4. Perdite di acqua passate dal 37% al 44%, 5 punti sopra la media nazionale
5. Qualità delle acque potabili, che a pochi mesi dalla scadenza del regime di proroga fissata al 31.12.2012, contengono ancora livelli di boro e arsenico inammissibili per la legislazione europea.
C’è qualcosa di falso in questo? Non abbiamo mai detto che la media delle perdite nelle aziende solo pubbliche è del 5%. Abbiamo fatto altri esempi virtuosi (tra cui Milano) che dimostrano che ridurre le perdite è possibile.
Che in presenza di un calo dei consumi rispetto a quelli previsti nei bilanci di ASA si debbano aumentare le tariffe non lo abbiamo sostenuto noi, ma la stessa ASA che, probabilmente, rivendica un proprio diritto previsto dalle leggi e dai contratti con i Comuni. Quelle leggi che non condividiamo e che vorremmo veder modificate, a partire dal referendum. Crediamo che molti cittadini facciano fatica a capire perché in presenza di un calo dei consumi idrici le tariffe a metro cubo di acqua fatturata debbano aumentare.
La critica alla perdurante assenza alle assemblee era rivolta agli amministratori comunali. Tuttavia l’invito a partecipare è stato rivolto a chiunque, più volte, a mezzo stampa. Se ASA avesse voluto partecipare poteva farlo, con la nostra massima soddisfazione. Il nostro obiettivo, infatti, è dare ai cittadini informazioni che gli consentano di valutare con la propria testa. Non solo le nostre, ma anche quelle di altri interlocutori.
1.04.2011
Comune dei Cittadini, Forum per San Vincenzo, Uniti per Suvereto