Se ne vedono da tempo alla stazione e nella zona industriale di Campo alla Croce, con le scritte “vendesi e affittasi”. Sono il segno della crisi, ma anche delle scelta del Comune di assegnare terreni pubblici non alle imprese che utilizzano i capannoni per conto proprio, come è accaduto alla Monaca, ma a società immobiliari che costruiscono per vendere ad altre imprese.
Si è così formato uno stock di capannoni invenduti, ai quali si aggiungono quelli chiusi come l’ex fabbrica CST-NET a Campo alla Croce.
Per noi nei prossimi anni la priorità deve essere quella di utilizzare quelle costruzioni.
Il Comune, invece, sembra ignorare la realtà e, dopo aver previsto nel 2006 e nel 2007 altre decine di ettari per nuovi insediamenti produttivi a Campo alla Croce e alla Monaca ancora non utilizzati, con il Regolamento Urbanistico prevede ora altri 25 ettari per capannoni nelle aree private di Campo alla Croce e delle Coltie.
Una scelta che consideriamo sbagliata dal punto di vista urbanistico e dannosa economicamente, in quanto non considera le conseguenze di investimenti finanziari che non sono giunti a buon fine.
Con le osservazioni al Regolamento Urbanistico abbiamo chiesto al Comune di fare una ricognizione attenta sui capannoni inutilizzati e, conseguentemente, di cancellare dannose previsioni espansive, come quelle a sud di Coltie (sullo svincolo per la SS.398) e sul lato est di Via della Monaca, verso Montioncello, dove altri nuovi capannoni trasformeranno una strada che ora ha funzioni di tangenziale in una strada urbana, con conseguenze negative sulla viabilità di Venturina.
Anche a Campo alla Croce, prima di impegnare nuovo suolo, si propone al Comune di favorire l’utilizzo dei capannoni già costruiti e di completare le aree ancora disponibili.
Su questo, come su altri temi, si misurerà la responsabilità e l’autonomia decisionale del Comune e la volontà di perseguire davvero politiche di riuso anziché di espansione.
22 settembre 2010
Comune dei Cittadini
Pubblicato sulla stampa:
Venturina. Nel mirino le previsioni per ampliare le zone destinate a insediamenti produttivi
«Capannoni vuoti, ma si costruisce ancora»
Comune dei Cittadini torna all’attacco sul regolamento urbanistico
«“Scheletri” di capannoni non completati e capannoni vuoti popolano sempre di più Venturina, ma il Regolamento urbanistico li ignora – contesta la minoranza consiliare Comune dei Cittadini che prosegue – Se ne vedono da tempo alla stazione e nella zona industriale di Campo alla Croce, con le scritte “vendesi e affittasi”».
«Sono il segno della crisi – aggiunge la minoranza – ma pure delle scelta del Comune di assegnare terreni pubblici non alle imprese che utilizzano i capannoni, come è accaduto alla Monaca, ma a società immobiliari che costruiscono per vendere ad altre imprese. Si è così formato uno stock di capannoni invenduti, ai quali si aggiungono quelli chiusi come l’ex fabbrica Cst-Net a Campo alla Croce. Nei prossimi anni la priorità deve essere quella di utilizzare quelle costruzioni. Il Comune sembra ignorare la realtà e, dopo aver previsto nel 2006 e nel 2007 altre decine di ettari per nuovi insediamenti produttivi a Campo alla Croce e alla Monaca ancora non utilizzati, col regolamento U prevede ora altri 25 ettari per capannoni nelle aree private di Campo alla Croce e delle Coltie. Una scelta che consideriamo sbagliata dal punto di vista urbanistico e dannosa economicamente».
E si puntualizza: «Con le osservazioni abbiamo chiesto al Comune di fare una ricognizione attenta sui capannoni inutilizzati e di cancellare dannose previsioni espansive, come quelle a sud di Coltie (sullo svincolo per la 398) e sul lato est di via della Monaca, verso Montioncello, dove altri nuovi capannoni trasformeranno una strada che ora ha funzioni di tangenziale in una strada urbana, con conseguenze negative sulla viabilità di Venturina. Anche a Campo alla Croce, prima di impegnare nuovo suolo, si propone al Comune di favorire l’utilizzo dei capannoni già costruiti e di completare le aree ancora disponibili. Anche su questo si misurerà la responsabilità e l’autonomia decisionale del Comune e la volontà di perseguire davvero politiche di riuso anziché di espansione» si conclude.
Il Tirreno 23.9.2010
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L’OPPOSIZIONE CHIEDE AL SINDACO UNA ATTENTA RICOGNIZIONE
«Troppi capannoni vuoti e invenduti: stop a nuove espansioni sul territorio»
BASTA SCENDERE dal treno alla stazione di Campiglia, passare con l’auto dalla Variante Aurelia, per vedere il disordine urbanistico della zona fra la ferrovia e la Superstrada all’altezza della stazione, ed inoltre fanno sempre più bella mostra di sé capannoni vuoti e abbandonati. Ma di capannoni industriali vuoti a Venturina ce ne sono altri e la lista Comune dei Cittadini va all’attacco del Regolamento urbanistico colpevole, a suo dire, di «ignorarli». «Se ne vedono da tempo alla stazione e nella zona industriale di Campo alla Croce, con le scritte «vendesi e affittasi». Sono il segno della crisi, ma anche delle scelta del Comune di assegnare terreni pubblici non alle imprese che utilizzano i capannoni per conto proprio, come è accaduto alla Monaca, ma a società immobiliari che costruiscono per vendere ad altre imprese — incalza il capogruppo Massimo Zucconi — si è così formato uno stock di capannoni invenduti, ai quali si aggiungono quelli chiusi come l’ex fabbrica Cst-Net a Campo alla Croce.
PER NOI nei prossimi anni la priorità deve essere quella di utilizzare quelle costruzioni. Il Comune, invece, sembra ignorare la realtà e, dopo aver previsto nel 2006 e nel 2007 altre decine di ettari per nuovi insediamenti produttivi a Campo alla Croce e alla Monaca ancora non utilizzati, con il Regolamento Urbanistico prevede ora altri 25 ettari per capannoni nelle aree private di Campo alla Croce e delle Coltie. Una scelta che consideriamo sbagliata dal punto di vista urbanistico e dannosa economicamente, in quanto non considera le conseguenze di investimenti finanziari che non sono giunti a buon fine.
Con le osservazioni al Regolamento Urbanistico abbiamo chiesto al Comune di fare una ricognizione su capannoni inutilizzati.
E DI CONSEGUENZA cancellare dannose previsioni espansive, come quelle a sud di Coltie (sullo svincolo per la SS.398) e sul lato est di Via della Monaca, verso Montioncello, dove altri nuovi capannoni trasformeranno una strada che ora ha funzioni di tangenziale in una strada urbana, con conseguenze negative sulla viabilità di Venturina. Anche a Campo alla Croce, prima di impegnare nuovo suolo – conclude Zucconi – si propone al Comune di favorire l’utilizzo dei capannoni già costruiti e di completare le aree ancora disponibili».
m. p.
La Nazione 23.9.2010