Vedi: Autostrada, comunicato liste civiche: informare, informare, informare!(Video)
Servizio di “Report” sul progetto SAT
«La bretella 398 va svincolata dall’autostrada»
Legare la realizzazione della nuova strada d’accesso a Piombino, la bretella 398 da Montegemoli fino al porto, alla costruzione dell’autostrada Tirrenica, è un azzardo, un ulteriore vincolo e non certo una vittoria. Questa l’opinione che esprime il coordinamento No Sat (il gruppo che si oppone alla realizzazione dell’autostrada) attraverso Guliano Parodi, che è anche esponente della federazione locale di Rifondazione comunista e della lista civica Uniti per Suvereto. «Il prolungamento della 398 fino alle banchine del porto – dice Parodi – deve essere una battaglia che le amministrazioni del territorio della Val di Cornia devono fare svincolando l’opera da qualsiasi altra, altrimenti si rischia che anche stavolta, per l’ennesima volta, l’opera rimanga un bel sogno nel cassetto.
A detta del presidente Enrico Rossi, se lo Stato non reperisce i fondi per esentare i residenti per l’intera durata della concessione, la Regione Toscana dirà no al progetto Sat; quindi niente Tirrenica, niente 398». Ma secondo Parodi, per esentare i residenti dal pedaggio sulla futura autostrada servirà una tale quantità di denaro da rendere l’ipotesi irrealizzabile. «Facendo i conti della serva – dice il rappresentante No Sat – esentare circa 10.000 residenti (stime al ribasso calcolate sui dati Sat sul traffico giornaliero sulla variante) per 45 km al giorno per 30 anni, significa reperire circa 30 milioni l’anno ossia un miliardo di euro di soldi pubblici. A questo punto la domanda è: ma la costruzione della Tirrenica non doveva essere a costo zero per lo Stato, come sancito dalla delibera Cipe del 3 agosto scorso? Ma tra defiscalizzazioni richieste (oltre 400milioni di euro) e compensi per i pedaggi i soldi pubblici ci sono eccome».
Fatti i suoi conti, Parodi tira le conclusioni: «se lo Stato è disposto a reperire oltre un miliardo per scontare i residenti – si chiede – perchè semplicemente non usa quel denaro per adeguare la variante Aurelia da Grosseto sud a Civitavecchia (il progetto Anas per tale intervento aveva previsto un costo di 600 milioni di euro) senza pedaggio?». Ragionamento che Parodi estende anche alla realizzazione della bretella 398. « Perchè – chiede – non puntare i piedi e pretendere che la seconda via d’accesso a Piombino, fondamentale per lo sviluppo e la vivibilità della città, sia realizzata indipendentemente da tutto visto che i soldi li mettiamo quasi tutti noi contribuenti con le tasse, ed estromettiamo dall’affare Sat e soci che in questo caso mettendo un piccolo obolo si garantiscono utili per i prossimi 30 anni?».
Il Tirreno 08.08.2012
«Hanno scomodato persino il vice capo-guppo alla camera del Pd Michele Ventura per ottenere gli aiuti di Stato a favore della Sat per trasformare la pubblica variante Aurelia in autostrada privata a pedaggio, la più inutile e più cara d’Europa.
OGGI, completare il corridoio autostradale tirrenico, non ha nessun vantaggio economico per i territori, lo sa la Sat che ha proposto lo stralcio della parte costosa dell’opera, il tratto a sud di Grosseto, chiedendo di poter continuare nella facile trasformazione in Autostrada del tratto già esistente della Variante Aurelia, progetto con un’alta resa economica dato che il traffico locale non avrebbe alcuna viabilità alternativa. Se il governo accettasse questa proposta con l’aggiunta delle agevolazioni fiscali indebiterebbe tutti gli italiani per pagare la gabella a Sat e soci».
PD Val di Cornia è soddisfatto della delibera della Regione
Il Pd saluta con soddisfazione la nuova delibera della giunta regionale sull’autostrada Tirrenica che, mettendo a nudo l’eccesso di strumentalizzazione che ha caratterizzato gli interventi di troppi politici locali, rappresenta la migliore testimonianza del lavoro che è stato fatto sui territori e a livello regionale. In questo senso il Pd apprezza, senza nessuna retorica, il gesto che le opposizioni in consiglio comunale di Piombino hanno compiuto ritirando i propri documenti sulla Tirrenica dopo che erano state messe a conoscenza dei contenuti della delibera regionale. Fin dall’inizio di questa vicenda abbiamo parlato dell’esigenza di dotare questa porzione di Toscana di un adeguato collegamento infrastrutturale, moderno e sicuro, precisando che la realizzazione di quest’opera doveva anche garantire il diritto alla mobilità di cittadini residenti, lavoratori pendolari e imprese.
Oggi queste condizioni sono quelle che la Regione Toscana fa proprie e mette sul tavolo del confronto con il Governo nazionale. Quella delibera rappresenta un atto significativo anche perché vincola il completamento della Tirrenica oltreché alle esenzioni dal pedaggio per i residenti, anche al superamento definitivo della “strozzatura” attualmente presente nel tratto meridionale della provincia di Grosseto e alla realizzazione della strada 398 fino al porto di Piombino, confermando il valore strategico che questa rappresenta non solo per la Val di Cornia, ma anche per la Regione e per il Paese. Ormai è superfluo ricordare tutte le polemiche che sono state artificialmente alimentate, tanto sulla presunta incertezza attorno alla realizzazione del secondo lotto della strada 398 (Gagno-Poggio Batteria) quanto sui pedaggi.
Questa delibera, invece, rassicura tutti coloro che nutrivano legittime preoccupazioni rispetto a potenziali problemi veri che oggi possono essere risolti, grazie all’iniziativa dei parlamentari toscani del Pd che hanno ottenuto la defiscalizzazione dell’opera e quindi non solo esenzioni per 45 chilometri a vantaggio di tutti i mezzi di classe A e B di proprietà dei residenti, degli enti pubblici e delle aziende locali, ma anche l’adeguamento del pedaggio per tutti, in linea con la media del costo delle altre autostrade toscane. Relativamente alla polemica che è stata di recente sollevata rispetto al fatto che la defiscalizzazione sarà comunque pagata dai cittadini attraverso la fiscalità generale, questo è davvero un argomento singolare, soprattutto perché la questione viene agitata da chi si oppone alla concessione a Sat, preferendo una strada gestita dal “pubblico”, dal momento che, in quel caso, a carico della fiscalità generale e quindi di tutti i cittadini, utenti e non, andrebbe non il solo costo della defiscalizzazione bensì la realizzazione dell’intera opera. Ma ovviamente si tratterebbe di un’ipotesi al quanto inverosimile e già scartata a suo tempo per le difficili condizioni delle finanze pubbliche italiane.
Esenzioni per residenti estese anche ai comuni elbani a tutela del principio della continuità territoriale e per gli altri comuni non attraversati dall’autostrada, come Suvereto e Sassetta, pedaggio più basso di quello inizialmente ipotizzato, realizzazione della strada 398 fino al porto con tanto di progettazione e copertura finanziaria, complanari fondamentali come l’adeguamento di via delle Caldanelle e sovrappasso del territorio del Comune di Campiglia. Queste erano le nostre richieste che sono diventate condizioni vincolanti che la Regione pone al Governo. Adesso è necessario vigilare affinché il Cipe confermi questa impostazione.
Valerio Fabiani – Pino Coluccia (segretario e responsabile infrastrutture della Federazione Pd Val di Cornia-Elba)
Il Tirreno 27.06.2012
«Autostrada antieconomica e antipopolare»
Rifondazione interviene sull’autostrada. Torrino Checcoli, che la rappresenta in consiglio comunale, sostiene che l’operazione non è economicamente sostenibile «senza strozzare i cittadini, espropriati da un bene che hanno già pagato. Non serve perchè la viabilità esistente è sufficiente, non aumenta la sicurezza perchè il tratto pericoloso per il momento non è nemmeno progettato, ed era questa l’unica cosa che l’Europa ci chiedeva. Quindi ha ragione Bargone, controllato controllore di se stesso: questa opera non s’ha da fare.» «Perchè questa caparbietà nel voler comunque un’opera così assurdamente antieconomica e antipopolare? Il fatto che la proprietà della Sat sia da riferisi ad un certo capitalismo vicino al cosiddetto centrosinistra ha qualche importanza? Non dimentichiamo – aggiunge – che esiste un ordine del giorno del consiglio comunale che all’unanimità subordina il sì all’esenzione dei residenti, alla 398 fino al porto, alla costruzione di complanari e ad altro ancora. Confidiamo tutti – chiude Checcoli – che il pronunciamento della massima istanza democratica venga rispettato».
Il Tirreno 21.06.2012
Matteoli: «Ma i pedaggi li pagano tutti…»
CHE del Corridoio tirrenico sia il padre è cosa ormai accettata da tutti. Altero Matteoli, già ministro dei trasporti nell’ultimo governo Berlusconi, un giorno di grandi polemiche ebbe a dire: «Il percorso sceglietelo voi, purché l’autostrada si faccia».
Ed infatti con lui i lavori sono iniziati. Forse non come avrebbe voluto, cioè partendo da sud di Grosseto dove della nuova arteria c’era e c’è più bisogno, ma da Rosignano dove invece la Sat, concessionaria dell’opera, preferiva iniziare per evidenti ragioni di cassetta.
Senatore, è arrivato il pedaggio sui quattro chilometri del primo lotto e le proteste sono infinite.
«Per esperienza, le dico che quando si introduce un nuovo pedaggio è sempre così. Poi le cose vanno a regime e tutto si sistema».
Però, per quattro chilometri e 60 centesimi, si poteva far passare almeno l’estate. Tanto più che la gente era abituata alla Variante su cui si è viaggiato e si viaggia non male e gratis.
«Sì, ma sessanta centesimi moltiplicati per … . Gli italiani devono decidersi: le vogliono o no le infrastrutture? Basta una coda di un chilometro e sale la protesta verso i politici che non realizzano le opere, quando invece viene costruita un’autostrada si litiga perché non si vogliono accettare i pedaggi. Ma i pedaggi si pagano in tutti Italia, non capisco perché qui si dovrebbe fare un’eccezione».
Ma almeno qualche esenzione…
«Ecco, appunto, io a questo avevo lavorato. Non potevamo dire qui non si paga perché l’Europa non ce lo avrebbe permesso ma potevamo trovare un modo per far avere alcune agevolazioni. Ovviamente per un tratto limitato, una ventina di chilometri, non certo di più. Ora addirittura si parla di una quarantina…»
Senatore è notizia che il presidente della Regione, Enrico Rossi avrebbe chiesto di estendere l’esenzione per 30 anni a 53 comuni per un totale di 568mila abitanti, praticamente l’intera popolazione delle province di Livorno e Grosseto messe insieme.
«Beh, questa è una cosa assolutamente impossibile. Per carità, se la Sat dovesse accettare…. Ma può una società che ha investe e deve riscuotere accogliere una tesi per la quale in 30 dei 42 anni della durata della concessione perde gran parte del pedaggio dal traffico locale che peraltro è prevalente? Mah? E con una aggravante. Quando l’autostrada sarà finita mancheranno comunque i 20 chilometri di Orbetello. La sindaca Paffetti passerà alla storia per aver lasciato fuori il suo Comune da questa infrastruttura, una cosa che io non avrei mai fatto».
Per Orbetello Rossi ha in mente un cronoprogramma con date certe per progettazione appalto e esecuzione…
«Rossi vuole che l’autostrada sia realizzata completamente ed ha ragione. La sua idea è un modo per superare le resistenze di Orbetello».
Senatore, che dice dei 55 milioni che sarebbero in arrivo dall’Anas? Qualcosa per il lotto zero?
«No, credo per alcune opere a servizio di Livorno, in particolare per la viabilità verso il nuovo ospedale. Per il lotto zero, indubbiamente necessario, ci vuole ben altro e non credo si possa realizzare gratuitamente. Io avevo provato a puntare ad un progetto ad una canna. Ma con le gallerie che sarebbero comunque indispensabili i costi sono davvero elevati».
Fiorenzo Bucci
La Nazione 10.06.2012
L’Asl: «L’autostrada si paga, usiamo percorsi alternativi»
Il pagamento di un euro di pedaggio, da oggi, per il nuovo tratto dell’autostrada tra Cecina e Rosignano (50 centesimi), preoccupa anche l’Asl. Il direttore amministrativo dell’azienda sanitaria, Gabriele Moretti, infatti ha inviato una lettera ai responsabili dei distretti e ai vari dirigenti dei dipartimenti ricordando appunto che da oggi si paga e invitandoli a risparmiare usando percorsi alternativi.
«In attesa di definire con la SAt l’eventuale possibilità di esenzione – scrive Moretti – l’utilizzo dei mezzi per gli spostamenti verso nord e sud dovranno avvenire, possibilmente su percorsi alternativi per bypassare i caselli». Moretti spiega anche nel dettaglio come fare: «Uscendo al casello di Rosignano per andare verso sud prendere la Vecchia Aurelia passando per Vada e reimmettersi sulla Variante all’ingresso di Cecina Palazzi».
Ovviamente il direttore amminmistrativo dà indicazioni anche per la direzione opposta: «Venendo da sud uscire a Cecina Nord e prendere la nuova viabilità verso la Sp206 e rientrare in località Malandrone sualla Variante Aurelia».
Il Tirreno 07.06.2012
Il mantra del Pd : «Ok, solo con le osservazioni dei Comuni»
«PER NOI è decisiva questa battaglia per l’innovazione e l’ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture del nostro territorio, per aumentarne la competitività, la produttività, la qualità della vita e dell’ambiente». A sostenerlo è Pino Coluccia, responsabile trasporti e infrastrutture Federazione Pd, riferendosi alla realizzazione dell’Autostrada. «Le varie prese di posizione di associazioni categoriali, operatori imprenditoriali locali, organizzazioni sindacali, che si sono succedute sulla realizzazione dell’autostrada tirrenica e del congiungimento della 398 con il porto, hanno sottolineato il forte interesse e l’importanza strategica per lo sviluppo e la competitività del territorio di una moderna rete infrastrutturale di comunicazione e portuale. Sono emerse altresì preoccupazioni sulle condizioni di fattibilità, particolarmente sulla finanziabilità e completezza dell’insieme delle opere e sul pedaggio.
E’ PROPRIO su queste problematiche che i Comuni della Val di Cornia e dell’Elba si sono espressi, con atti deliberativi inviati alla Regione e a Sat, nei quali sono state definite le condizioni perché questa opera possa rappresentare un ulteriore miglioramento e non una penalizzazione del territorio: dal collegamento con il porto di Piombino e l’Elba, dalle complanari come quella del Comune di Campiglia, che preservino i centri storici e disciplinino razionalmente il traffico locale, al pedaggio, di modo che esso non gravi sui residenti e sulle attività locali. La stessa Regione ha, con propria deliberazione, fatto proprie le proposte dei Comuni, integrandole».
La Nazione 03.06.2012
OPERE PER CREARE SVILUPPO
Le varie prese di posizione di associazioni categoriali, operatori imprenditoriali, organizzazioni sindacali, che si sono di recente succedute a mezzo stampa sulla realizzazione dell’autostrada tirrenica e del congiungimento della 398 con il porto, hanno sottolineato il forte interesse e l’importanza strategica per lo sviluppo e la competitività del territorio di una moderna rete infrastrutturale di comunicazione e portuale. Sono emerse altresì preoccupazioni sulle condizioni di fattibilità, particolarmente sulla finanziabilità e completezza dell’insieme delle opere e sul pedaggio. È proprio su queste problematiche che i Comuni della Val di Cornia e dell’Elba si sono espressi, con atti deliberativi inviati alla Regione e a Sat, nei quali sono state definite le condizioni perché questa opera possa rappresentare un ulteriore miglioramento e non una penalizzazione del territorio: dal collegamento con il porto di Piombino e l’Elba, dalle complanari come quella del Comune di Campiglia, che preservino i centri storici e disciplinino razionalmente il traffico locale, al pedaggio, di modo che esso non gravi sui residenti e sulle attività.
La Regione Toscana ha, con propria deliberazione, fatto proprie le proposte dei Comuni, integrandole con la richiesta al Governo, sostenuta dai parlamentari toscani, di sgravare da oneri fiscali l’opera, inserendola tra quelle d’interesse nazionale e internazionale. È stata proprio l’azione istituzionale ed unitaria dei Comuni della Val di Cornia e dell’Elba, della Provincia e della Regione, insieme al territorio, ad ottenere questi importanti risultati e che potrà ottenerne altri per assicurarne la realizzazione. Non dimentichiamo che tutto ciò avviene in una situazione finanziaria estremamente grave dove le risorse pubbliche statali sono drasticamente diminuite e la cui disponibilità per investimenti pubblici e spesa sociale rischia di essere notevolmente ridotta. La risposta alla crisi economica e sociale, che stiamo vivendo come territorio, dalla disoccupazione giovanile a quella dell’industria siderurgica, della piccola e media impresa, al commercio, al turismo, sta tutta nella capacità di proposte e di progetti condivisi e non di difensivi e anacronistici “no”. Lavoriamo nelle istituzioni locali e verso il governo nazionale per dare risposte concrete e realizzabili, che sappiano coniugare il rigore con la difesa e lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione.
Per noi è decisiva questa battaglia per l’innovazione e l’ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture del nostro territorio, per aumentarne la competitività, la produttività, la qualità della vita e dell’ambiente. Di un territorio che, come nel passato e tanto più per il futuro, ha trovato e deve trovare la propria identità nel lavoro e nel benessere sociale di tutti. Pino Coluccia
(Federazione Pd Val di Cornia)
Il Tirreno 01.06.2012
«La Tirrenica in onda su Rai 3 grazie anche alle liste civiche»
Del progetto autostradale Rosignano-Civitavecchia si parlerà in domenica alle 21 nel corso della trasmissione di Rai 3 “Off The Report” a cura di Milena Gabbanelli. Secondo Giuliano Parodi del Prc, l’approdo del tema in tv è dovuto alle pressanti segnalazioni provenienti dal coordinamento No-Sat, da Italia Nostra e dalle liste civichei.
«Il servizio – dice Parodi – prenderà avvio dall’intervista ad Antonio Bargone, presidente della società che dovrà costruire l’autostrada, la Sat, e commissario governativo straordinario preposto al controllo del completamento del corridoio autostradale. Saranno trattati i punti critici del progetto: la trasformazione della Variante Aurelia in autostrada a pagamento, la mancanza di un progetto nel tratto Grosseto-Civitavecchia, le opere complementari come la 398 fino al porto di Piombino».(f.r.)
Il Tirreno 01.06.2012
Autostrada, la Confcommercio teme il peggio
LA CONFCOMMERCIO chiede ai Comuni della Val di Cornia di far chiarezza sulla questione Autostrada. «Nelle ultime settimane si sono susseguite sui giornali locali dichiarazioni favorevoli o contrarie al progetto della nuova autostrada da Cecina a Civitavecchia. Vista l’importanza che deriva da scelte come questa Confcommercio auspicherebbe, da parte dei Comuni della Val di Cornia, di fare chiarezza su tutta quella serie di affermazioni e smentite che a tale opera sono legate e che arrivano dalle fonti più disparate».
I PUNTI di scarsa chiarezza per Confcommercio «sono noti e riguardano la possibile modalità d’esenzione del pedaggio, il collegamento della 398 dall’autostrada al porto o meno, la conversione in autostrada dell’attuale superstrada effettuando una radicale trasformazione della stessa aumentando l’ampiezza della carreggiata o altresì lasciando tutto invariato tranne i caselli. L’ attuale stato di incertezza genera dubbi e i dubbi normalmente fanno vedere con sospetto anche cose che normalmente dovrebbero essere accolte con forte interesse. I problemi sollevati non sono particolari di poco conto e quindi vanno affrontati in maniera costruttiva ma non evitati». L’appello di Confcommercio è quindi per «un documento o confermare i già esistenti, da parte delle Amministrazioni della Val di Cornia, che esponga lo stato dell’arte della situazione al fine di poter dare a tutti delle basi concrete su cui lavorare e confrontarsi.
CREDIAMO superfluo ribadire che, nella delicatissima situazione economica piombinese e della Val di Cornia, lo sviluppo del porto e la realizzazione di una rete stradale che lo valorizzi, è una delle ultime frecce al nostro precario arco. Del resto il dubbio di oggi leggendo i recenti articoli di stampa, dimissioni del sindaco Fabio Tinti, da coordinatore dei Comuni della Bassa Val di Cecina, dovute all’applicazione della Tassa di soggiorno degli stessi Comuni della Val di Cecina in maniera difforme nei periodi e nelle tariffe, da Comune e Comune, da come presentate alle Associazioni, gestione parcheggi in Val di Cornia, che ha avuto risvolti assai eclatanti, Piombino per conto suo e San Vincenzo per conto suo, che porteranno sicuramente a ulteriori costi sia ai turisti che ai residenti, sono un segnale di drammatico scollamento tra Amministrazioni Comunali. Come Confcommercio ci incominciamo a domandare quale futuro se lo avrà la concertazione su quegli argomenti, che non sono strettamente comunali, ma riguardano problematiche sovracomunale e hanno risvolti economici per i cittadini e le aziende, in questo scenario attuale».
m. p.
Mambrini (PSI):«Autostrada indispensabile per progettare lo sviluppo»
«La 398 e l’autostrada tirrenica sono indispensabili». L’opinione è di Federico Mambrini, consigliere del Psi, secondo cui «l’assenza di infrastrutture porta una nazione moderna a un declino certo: il corridoio tirrenico è una delle poche diretrici che abbiamo ma c’è un buco, e sarebbero proprio Piombino, Follonica e Grosseto a risentirne di più». «Lungo la 398 – prosegue Mambrini – ci sono le aree industriali di Colmata, Gagno-Montegemoli e Campo alla Croce fino alla Monaca che ben potrebbero raccordarsi con l’autostrada e in queste aree potrebbe essere realizzato un grande interporto ideale per lo smistamento di merci, per sinergie con servizi informatici e per altre attività di servizio.
Ma soprattutto daremmo una prospettiva di sviluppo per il porto con una più marcata diversificazione di traffici». Per Mambrini l’autostrada «non è la panacea di tutti i mali e dobbiamo batterci per ottenere forti riduzioni sul pedaggio, ma senza autostrada che prospettive ci sono per stare in “rete”? E a chi giudica un errore legare la 398 all’autostrada chiediamo, al di là delle chiacchiere: che prospettive ci sarebbero per la 398, che tutti vogliamo ovviamente fino al porto, senza questo legame?».
Il Tirreno 26.05.2012
LE COLPE SUI RITARDI. Una cattiva gestione degli appalti sulle grandi opere come già accaduto per la Fano-Grosseto.
Strana posizione quella degli operatori del porto quando si rivolgono a “quelle forze che hanno sempre impedito la realizzazione dell’opera, dopo lunghissimi anni di attesa di quel breve tratto di autostrada che ci deve legare al centro-nord.” Mica vorranno far credere che se in tutti questi anni non è stata realizzata l’autostrada tirrenica o la messa in sicurezza dell’Aurelia, come avevano previsto ANAS e Regione fino al 2001, la responsabilità è di chi oggi contesta gli esosi pedaggi previsti dalla Sat?
Oppure che la mancata realizzazione della SS.398 fino al porto, opera fondamentale per lo sviluppo dei traffici marittimi, dipende dalle forze di opposizione a Piombino e non, com’è evidente, dall’incapacità delle amministrazioni comunali di saper avanzare correttamente al Governo il tema del completamento di una strada d’interesse nazionale, indipendentemente da ricatti e contropartite come i fanghi di Bagnoli prima e i pedaggi sull’autostrada oggi?
Lo stesso dicasi per la Grosseto-Fano, che giustamente la Compagnia Portuali indica altrettanto strategica per collegare il porto di Piombino con quello di Ancona, è in costruzione da anni e ancora non è stata completata, e non certo per l’opposizione delle Liste civiche o di qualche partito ambientalista, ma per il malaffare e la cattiva gestione degli appalti sulle grandi opere.
Un esempio su tutti la galleria della Guinza, snodo centrale della Fano – Grosseto: sono già stati spesi in passato circa 300 milioni di euro, e da più di 20 anni però, si attende il passaggio della prima auto. Ci chiediamo perché gli stessi operatori non hanno alzato gli scudi quando, nel 2010, il sindaco di Piombino ha fatto un accordo con la Sat e l’allora Ministro Mattioli con il quale rinunciava alla realizzazione dell’intero tratto della SS 398 fino al porto, contentandosi di un breve tratto da Montegemoli a Gagno, che non serve a nulla, e solo di promesse per la progettazione e il finanziamento del tratto che attraversa le fabbriche e arriva al porto.
Un accordo che non risolve il problema del porto e fa perdere a Piombino forza di contrattazione. Se non fosse stato per le forze di opposizione, di questo problema non si sarebbe più parlato. Gli operatori del porto intervengono invece per contestare le posizione di coloro che sostengono due cose essenziali proprio per lo sviluppo del porto: la realizzazione della SS 398 come opera prioritaria e autonoma da qualsiasi condizionamento e, nel caso si decida di trasformare l’Aurelia in Autostrada, di non prevedere pedaggi nei tratti dove non esistono viabilità alternative percorribili. Le compagnie di autotrasportatori dovrebbero essere le prime ad opporsi a questo scellerato progetto, pedaggiare l’attuale variante porterà inevitabilmente un aumento dei costi dei prodotti nei mercati e sulle tavole della gente, perché è ’ bene ricordare che i fantomatici sconti per i residenti e pendolari, richiesti dalla Regione Toscana, si limitano ai possessori di veicoli in classe A, ossia solo automobili private.
Se questo non sarà possibile, molto meglio per l’economia e la sicurezza dei nostri territori tornare al progetto di adeguamento dell’Aurelia, partendo da sud, dove esiste davvero l’emergenza, e non certo da nord dove si circola senza problemi e senza pedaggi, come e hanno previsto Sst e Regione. Ci sembra molto strano che questi due obiettivi non debbano far parte delle rivendicazioni degli operatori portuali perché, se dovesse passare il progetto della Sat così com’è e come la Regione lo ha approvato, per i nostri territori non ci sarebbero vantaggi per la circolazione dei mezzi e delle merci, ma solo tariffe tra le più alte d’Europa da pagare per una strada che c’è già. Ed il porto, questo è certo, non ne trarrebbe vantaggio, ma bensì un danno.
Giuliano Parodi Prc Elba-Val di Cornia,
Il Tirreno 22.05.2012
SEL:«Sì, l’autostrada strozzerà le imprese»
«SOSTENERE che l’autostrada sia indispensabile è un’ipocrisia». Ad intervenire nell’accesodibattito sull’autostrada è Sinistra ecologia libertà di Piombino Val di Cornia. «E’ infatti ipocrita continuare a collegare lo sviluppo del nostro territorio e la diversificazione economica alla realizzazione dell’autostrada. L’autostrada con il pedaggio più alto d’Italia risulterà dannosa per l’economia delle imprese e delle famiglie, per il turismo e per il traffico delle merci dirette al porto» afferma Sel.
GIÀ IERI anche la Confesercenti provinciale aveva avanzato pesanti dubbi sul progetto spiegando che rispetto al piano iniziale erano sparite le complanari, le esenzioni sul pedaggio oltre alla mancanza di certezza sul completamento della 398 fino al porto e il lotto zero. In una situazione di questo tipo, aveva argomentano l’assocuiazione che riunisce gli operatori del commercio, sono più i danni che i vantaggi e di certio le imprese non possono sopportare costi aggiuntivi per la mibiolità. Si pensi, concludeva la Confesercenti, all’impatto del pedaggio sul commercio ambulante.
«L’AUTOSTRADA — afferma da parte sua Sel — non servirà né per la sicurezza, né per la velocità delle merci, dal momento che, in assenza di complanari, il traffico si riverserà sulla vecchia Aurelia, quella sì pericolosa e lenta – continua Sel – il tratto realmente pericoloso e per il quale l’UE richiede una messa in sicurezza è il tratto a sud di Grosseto, dove in un paese normale si sarebbe cominciato con i lavori, e per questo tratto la Sat ha rinviato a una fase successiva la progettazione, dichiarando di voler procedere per stralci. E per quanto riguarda l’asse di penetrazione al porto di Piombino, Sat fa riferimento all’intesa col Ministero, la Regione, la Provincia di Livorno e il Comune di Piombino, in base alla quale la 398 sarà prolungata solo fino al Gagno. Per il resto non ci sono né progetti, né messa a bilancio di risorse: solo annunci e discorsi.
CERCANDO di sgombrare il campo dai luoghi comuni, chiediamoci quale miglioramento miracoloso per lo sviluppo dovrebbe derivare dalla trasformazione di una strada a 4 corsie, larga a sufficienza, con guardrail, collaudata Anas per 110 Km/h, gratuita per persone e merci, in autostrada a pagamento, priva per lunghi tratti della corsia d’emergenza e con il rallentamento imposto da tre caselli per il pedaggio? Non esiste nessuno studio circa l’impatto sull’economia del territorio (e quindi anche dell’attività portuale) derivante dalla trasformazione della variante gratuita in autostrada a pagamento: in base a quali studi e a quali dati si afferma che l’opera sarà indispensabile per lo sviluppo economico del territorio e dei traffici portuali? Sempre al di là dei luoghi comuni, come si può affermare che la Val di Cornia e il porto usciranno dall’isolamento internazionale, quando sappiamo benissimo che un efficace collegamento con il Nord esiste già, mentre manca a Sud, dove Sat ha rinviato non solo i lavori, ma anche i progetti?
E INFINE – conclude Sel – ci chiediamo come si possa dire che le aree portuali potranno collegarsi con la viabilità internazionale, sapendo che la 398 non si farà, dato che non è contemplata nel progetto Sat e che il protocollo d’intesa firmato dal comune di Piombino prevede che Sat realizzi il prolungamento della 398 solo fino al Gagno e non fino al porto. Se la 398 fino al porto fosse stata fin dall’inizio considerata come una infrastruttura necessaria per il nostro territorio e per il nostro porto , senza barattarla prima con i fanghi tossici di Bagnoli e poi con il pedaggio autostradale, forse le cose avrebbero avuto un esito diverso».
La Nazione 20.05.2012
Confesercenti: «L’autostrada a pagamento ci uccide»
«CHE COSA stanno facendo i nostri politici sulla questione del pedaggio autostradale?» La domanda se la pone la Confesercenti provinciale «a fronte dell’assordante silenzio che in quest’ultimo periodo si leva dalle Amministrazioni locali, dalla Provincia e della Regione Toscana. C’è un’intera provincia, quella di Livorno, che, con tutta la sua economia ed il suo sistema di imprese, rischia di essere stravolta da un nuovo sistema della viabilità che porterà altre spese e diminuirà i vantaggi».
La Confesercenti ha sostenuto da sempre la necessità della realizzazione di un’infrastruttura, cioè del completamento dell’autostrada, «in quanto rappresenta uno dei volani di sviluppo della nostra provincia, ma con grande chiarezza ha anche sempre chiesto che questa opera dovesse essere fatta garantendo alcune imprescindibili certezze. Prima di tutto abbiamo chiesto che, contestualmente all’autostrada, si realizzasse il “Lotto zero”. Abbiamo poi sempre preteso che venisse garantita ai residenti della provincia la gratuità dell’utilizzo dell’A12, i quali si sarebbero trovati praticamente obbligati a percorrere l’autostrada venendo a mancare una funzionale rete stradale alternativa.
E ancora, collegato a questo tema, abbiamo sottolineato come dovessero essere mantenute tutte le complanari necessarie a rendere facilmente accessibile tutto il territorio, evitando inutili e pericolosi sovraffollamenti della vecchia Aurelia, inadeguata a ricevere i flussi di traffico in uscita dall’Autostrada.
Abbiamo inoltre più volte espresso preoccupazione rispetto al fatto di collegare la fattibilità del progetto per la 398 in Val di Cornia alla realizzazione dell’Autostrada: riteniamo che questo sia un aspetto che dovrebbe essere trattato in modo separato, mettendo al riparo i cittadini e le imprese locali dal rischio di un ricatto che potrebbe portare oltre al danno anche la beffa. Non è certo improbabile che, alla fine, si realizzi l’Autostrada a pedaggio, con gravi danni a carico del sistema economico locale se non verrà garantita la gratuità, e poi della 398 non se ne veda la costruzione.
EBBENE, se, all’inizio del confronto, i suddetti impegni erano stati messi nero su bianco da Sat, governo, Regione Toscana, Provincia e Comuni, nelle fasi successive e senza alcuna spiegazione, sono stati poi cancellati come con un colpo di spugna. Ecco, come Confesercenti riteniamo che non si possa mettere a repentaglio l’economia di un territorio, penalizzando i cittadini residenti e soprattutto le imprese: altro che infrastruttura per lo sviluppo, la trasformazione della variante in autostrada con il relativo pedaggio potrebbero mettere in difficoltà moltissime aziende (e quindi famiglie) che lavorano grazie ai viaggi su questo tratto di strada – si pensi a solo titolo di esempio ai venditori ambulanti».
m. p.
La Nazione 19.05.2012
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Manbrini (PSI): «Non sono d’accordo con i No Sat»
«L’AUTOSTRADA è fondamentale per lo sviluppo». A sostenerlo è Federico Mambrini, consigliere comunale Psi. «Ovviamente, nessuno vorrebbe pagare un’autostrada, soprattutto se questa si realizza su una strada a quattro corsie già esistente e già pagata dai cittadini e dal momento che l’unica alternativa ad essa sarà una vecchia strada adatta ormai solo ad un traffico locale da tempi passati. Ma ci sono almeno due domande che dobbiamo porci. La prima è se davvero, come sostengono i No Sat, i costi complessivi della nuova autostrada sono pressoché nulli e quindi un pedaggio non è giustificato. Anche solo ad occhio, non ci pare che una qualsiasi autostrada abbia gli stessi costi di manutenzione di una strada come la variante Aurelia; o che l’adeguamento consista solo nel cambiare il colore dei cartelli indicatori! Verifichiamo, chiediamo ulteriori approfondimenti, ma questa tesi ci pare confutabile.
PIUTTOSTO, alziamo il tiro sulle riduzioni di pedaggio cercando le convergenze istituzionali necessarie a ciò, ma non opponiamoci e basta. La seconda domanda è se questa autostrada è davvero inutile, come sostenuto dai No Sat. L’assenza di infrastrutture porta una nazione moderna ad un declino certo ed il corridoio tirrenico è una delle poche direttrici che abbiamo, ma c’è un buco e sarebbe proprio Piombino,che ne risentirebbe di più senza la Tirrenica, mentre Livorno e l’alto Lazio con Civitavecchia, sarebbero comunque serviti. Proprio la crisi economica, dovrebbe inoltre spingere tutti a capire come la grande industria non dà certezze per il futuro, mentre altre dovrebbero essere le vie da battere e tra queste sicuramente la logistica, vista la nostra posizione».
La Nazione 19.05.2012
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«Il balletto sull’autostrada non ha nulla di serio»
«NON DIMENTICHIAMOCI che il progetto dell’autostrada, così come è stato presentato da Sat, è stato bocciato dalle giunte comunali della zona che hanno espresso una serie di osservazioni in merito alle complanari e pedaggi». Così Giuliano Parodi, capogruppo della lista civica «Uniti per Suvereto» e del coordinamento «No Sat» interviene sull’argomento: «In questi giorni — spiega Parodi — si assiste ad un curioso teatrino di comunicati di associazioni di categoria, sindacati e operatori Portuali, in difesa dell’autostrada Tirrenica e delle scelte delle amministrazioni. Per chiarezza l’attuale progetto Sat, ha ricevuto la bocciatura in primis proprio dalle giunte comunale della Val di Cornia e non solo, attraverso specifiche delibere».
E AGGIUNGE: «Per quanto riguarda l’infrastruttura, se vogliamo condurre tutti quanti un dibattito serio e costruttivo per il territorio, i cittadini, le attività commerciali ed industriali, dobbiamo distinguere nettamente il “libro dei sogni” dalla realtà dei fatti. E un n fatto inconfutabile — argomenta Parodi — è il progetto definitivo in discussione al Ministero per il via libera del Cipe, che nel lotto 7 non contempla il prolungamento della 398 fino alle banchine del porto. Lo stesso dicasi per il luogo comune che: la Tirrenica è indispensabile per far uscire dall’isolamento la Val di Cornia. La Variante Aurelia (che è già arteria europea, precisamente la E80) collega in maniera efficace la nostra zona con il Nord. Il problema di collegamento con il Sud è per noi prioritario, ma non per la Sat, che difatti ha sospeso la progettazione del tratto Grosseto Sud-Civitavecchia, l’unica vera carenza infrastrutturale».
«DOPO il restyling della Sat, sulla variante da Cecina a Scarlino — conclude Parodi — poco cambierà dal punto di vista della viabilità: anche qui basta analizzare il progetto in esame per vedere che verrà solamente realizzata in maniera discontinua la corsia di emergenza».
La Nazione 18.05.2012
Riccardo Gucci preferisce l’autostrada, anche con il pedaggio
«AUTOSTRADA? Sì grazie». A sostenerlo è la Cna. «Dopo un’attesa lunga più di mezzo secolo, si legge in questi giorni di un possibile ripensamento su un’opera che vede la Val di Cornia in una condizione di svantaggio, non collegata con il resto dell’Italia e dell’Europa». Per il presidente della Cna di Piombino Riccardo Gucci, è impensabile che si possa sospendere un tragitto che con tanta difficoltà ha visto «la nostra Regione ed i Ministeri interessati addivenire ad un accordo, su un tracciato che oltre a dotare dell’autostrada il nostro territorio, permetterà anche la realizzazione della 398, indispensabile per ogni possibilità di crescita economica, dalla nautica, alla produzione, dal commercio al turismo.
LA MANCANZA di infrastrutture ha già fortemente penalizzato il nostro territorio, che ora ha bisogno di investimenti e di investitori, che devono trovare le migliori condizioni di accesso. Come pensiamo di investire sul porto e sui traffici relativi, con una viabilità anacronistica come l’attuale? Poiché riteniamo che il porto, la nautica, le nuove aree produttive possono creare un nuovo volano di sviluppo, non certo alternativo alla produzione industriale ma di complemento, nel tentativo di rendere il tessuto economico sempre meno dipendente dalla grande fabbrica, abbiamo la necessità che le opere infrastrutturali siano presto realizzate. E’ auspicabile naturalmente un riconoscimento ai cittadini di sconti sul pedaggio autostradale in mancanza della realizzazione delle complanari».
La Nazione 17.05.2012
«IL PORTO trarrà solo un danno dall’autostrada e dalla sua tariffa». Giuliano Parodi, della segreteria di Rifondazione comunista punta il dito contro operatori del porto, che hanno chiesto la realizzazione rapida e certa dell’autostrada e della 398 fino al porto. «Strana posizione quella degli operatori del porto quando si rivolgono a “quelle forze che hanno sempre impedito la realizzazione dell’opera, dopo lunghissimi anni di attesa di quel breve tratto di autostrada che ci deve legare al centro-nord”.
Mica vorranno far credere che se in tutti questi anni non è stata realizzata l’autostrada o la messa in sicurezza dell’Aurelia, come avevano previsto Anas e Regione fino al 2001, la responsabilità è di chi oggi contesta gli esosi pedaggi previsti dalla Sat? – incalza Parodi – oppure che la mancata realizzazione della SS.398 fino al porto, opera fondamentale per lo sviluppo dei traffici marittimi, dipende dalle forze di opposizione a Piombino e non, com’è evidente, dall’incapacità delle amministrazioni comunali di saper avanzare al Governo il tema del completamento di una strada d’interesse nazionale, indipendentemente da ricatti e contropartite come i fanghi di Bagnoli prima e i pedaggi sull’autostrada oggi? Lo stesso dicasi per la Grosseto-Fano, che giustamente gli operatori portuali indicano come altrettanto strategica per collegare il porto di Piombino con quello di Ancona.
CI CHIEDIAMO perché gli stessi operatori non hanno alzato gli scudi quando, nel 2010, il sindaco di Piombino ha fatto un accordo con la Sat e l’allora Ministro Matteoli con il quale rinunciava alla realizzazione dell’intero tratto della SS 398 fino al porto, contentandosi di un breve tratto da Montegemoli a Gagno, che non serve a nulla, e solo di promesse per la progettazione e il finanziamento del tratto che attraversa le fabbriche e arriva al porto.Un accordo che non risolve il problema del porto.
SE NON FOSSE stato per le forze di opposizione, di questo problema non si sarebbe più parlato. Gli operatori del porto intervengono invece per contestare le posizione di coloro che sostengono due cose essenziali proprio per lo sviluppo del porto: la realizzazione della SS 398 come opera prioritaria e autonoma da qualsiasi condizionamento e, nel caso si decida di trasformare l’Aurelia in Autostrada, di non prevedere pedaggi nei tratti dove non esistono viabilità alternative percorribili. Le compagnie di autotrasportatori dovrebbero essere le prime ad opporsi a questo scellerato progetto. È bene ricordare che i fantomatici sconti per i residenti e pendolari, richiesti dalla Regione Toscana, si limitano ai possessori di veicoli in classe A, ossia solo automobili private. Se dovesse passare il progetto della Sat così com’è e come la Regione lo ha approvato, per i nostri territori non ci sarebbero vantaggi per la circolazione dei mezzi e delle merci, ma solo tariffe tra le più alte d’Europa da pagare per una strada che c’è già. Ed il porto, questo è certo, non ne trarrebbe vantaggio, ma bensì un danno».
La Nazione 16.05.2012
Bartoletti (CGIL) :« Scelte difficili, ma necessarie»
«O QUESTO territorio rilancia processi virtuosi, affrontando anche sfide difficili, come quella dell’autostrada e dei suoi collegamenti nei luoghi dell’economia, oppure l’alternativa è quella di assistere ad un lento declino dell’occupazione e del reddito di un territorio vasto». A sostenerlo è Giuseppe Bartoletti, coordinatore Cgil di zona. «Le tendenze socio economiche della Val di Cornia sono state caratterizzate dalla centralità del ruolo dell’industria; le fasi di difficoltà che stiamo vivendo spingono ancora più in avanti il bisogno di consolidare il processo di diversificazione economica, attraverso lo sviluppo di pluralità economiche. In questo quadro la corretta realizzazione di un sistema logistico portuale, quindi la messa in rete di porti, interporti con i sistemi viari stradali, dentro il progetto della piattaforma della Regione Toscana, è più che mai indispensabile e urgente.
ECCO perché il completamento della Tirrenica, con il collegamento della SS398 al porto, o la Grosseto-Fano, sono opere irrinunciabili se vogliamo che il nostro modello di sviluppo si consolidi. Si può ragionare per garantire un sistema di esenzioni per favorire la mobilità delle persone in quelle parti di territorio, dove non è presente una viabilità alternativa, in modo da garantire l’accesso ai servizi fondamentali? Sì, si può, ma questo non escluda che si possa lavorare tutti per garantire un sistema infrastrutturale che colleghi il territorio con il resto del mondo economico e sociale.
Difendere, consolidare e sviluppare il lavoro è la sfida che oggi abbiamo di fronte, che vogliamo riproporre a tutta la classe dirigente della Val di Cornia, a chi ha responsabilità di rappresentanza, di Governo, politica. Tutti coloro che hanno responsabilità dovrebbero calibrare le loro scelte in funzione di un bene comune».
La Nazione 16.05.2012
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Il «giallo»della bretella scomparsa
DOVE È finito il progetto per il completamento della statale 398 fino al Gagno? Secondo quanto riporta il blog «San Vincenzo lavori in corso» di solito ben documentato sui questioni urbanistico-ambientali, c’è un vero giallo per quanto riguarda il progetto definitivo del tratto Rosignano-Grosseto pubblicato sul sito della Sat (Società autostrtada Tirrenica) Secondo il blog nel progetto appare, ben evidenziata in viola, la bretella di Piombino (tavola particolare SUA005). Però mentre «per ogni altro tratto di autostrada (Donoratico, San Vincenzo, Venturina, Riotorto, Follonica), clikkando sui relativi quadrati rossi, si aprono le tavola dei particolari definitivi a grande scala, del tracciato in quella zona, cliccando sulla bretella di Piombino, si apre la tavola dei particolari: SUA005. Che però non è la SUA005 annunciata, ma la SUA207-1 che in realtà rappresenta il tratto fra Ansedonia e Pescia Romana, in Comune di Capalbio».
SOLO una svista tecnica o qualcosa di diverso? Del resto un sito internet non è «congelato» e può esseer aggiornato in qualsiasi momento. Secondo il blog «La tavola della bretella non esiste perché il progetto non esiste. E allora per mascherare la cosa, visto che si tratta di grandi tavole, di difficile scaricamento e visualizzazione, è stata messa un’altra tavola qualsiasi, tanto chi vuoi che se ne accorga». «In ogni caso la Sat in questi ultimi giorni, sentendosi ormai in una botte di ferro, ha iniziato a far trapelare a questa sua ormai presa e risaputa decisione: niente più bretella. Sai, caro sindaco, c’è la crisi. Bisogna rassegnarsi». Si tratta solo di un’ipotesi, quella paventata dal blog, oppure è andata veramente così? Di certo sarebbe auspicabile un chiarimento in tempi brevi.
La Nazione 15.05.2012
Riccardo Gelichi: sbagliato legare 398 e Tirrenica
«L’allarme lanciato dagli operatori portuali sulla viabilità è concreto – sostiene il portavoce di Ascolta Piombino Riccardo Gelichi – ma non spiegano i motivi. Sono seriamente in pericolo tutte le destinazioni relative all’indotto della nautica previste dalla Chiusa fino a Poggio Batteria, compreso anche alcune funzionalità del porto commerciale. Perché, con la prossima adozione del Regolamento urbanistico, saranno condizionate al contestuale prolungamento della 398 fino al porto». «Noi abbiamo sempre sottolineato quanto fosse vincolante la norma presente nel Masterplan dei porti, con il quale la Regione imponeva la contestuale realizzazione del prolungamento della 398 perché si potesse cantierare tutte le previsioni della filiera nautica nell’ambito della Chiusa, compreso il porto sotto Poggio Batteria». Gelichi sottolinea ancora una volta il territorio e il porto soffrono da tempo la mancanza di infrastrutture viarie di livello internazionale.
«Le amministrazioni locali e regionali – sostiene – non sanno fare altro che proporre autostrade costose e irrealizzabili, alle quali legare il destino della 398. I rappresentanti delle categorie portuali, invece di analizzare il problema nella sua concreta realtà, strumentalmente puntano il dito contro chi è contrario a questo tipo di autostrada, quando sanno benissimo che l’accordo per la Tirrenica prevede la 398 fino al Capezzuolo e non fino al porto». «Gli operatori portuali – conclude – le responsabilità le cerchino al loro interno, rivolgendo le dichiarazioni al partito che ha siglato quell’accordo capestro con Sat, non sparate su chi vuole informare. Paradossalmente, assistiamo in questi giorni ad una sterile bagarre politica, tutta interna al Pd e guarda caso tutta incentrata proprio su quei personalismi che il sindaco dice di abiurare, dettagli per gli operatori portuali, politicamente un capolavoro».
Il Tirreno 15.05.2012
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«Basta con le chiacchiere, al porto serve una strada»
GLI OPERATORI del porto lanciano un grido d’allarme: «L’autostrada e il completamento della 398 non devono tardare ancora». «Dopo lunghissimi anni di attesa, quando quel breve tratto di autostrada che ci deve “legare” al centro-nord sembra avvicinarsi e concretizzarsi, riemergono quei dubbi e quelle “forze” che hanno sempre impedito questa realizzazione – incalzano Compagnia Portuali Piombino, Smeep, Gruppo Ormeggiatori Piombino, Piloti, Agenzia Mixos, Comandante Savarese Moby Line e Blu Navy – il porto di Piombino ha scontato e sconta tuttora un deficit difficilmente colmabile con gli altri porti toscani e dell’alto Tirreno. La mancanza di collegamenti veloci, autostradali e ferroviari, limita lo sviluppo dei traffici sul nostro porto, rischiando addirittura dì vanificare anche quei forti investimenti pubblici che in questi anni ne hanno consistentemente migliorato l’offerta e l’appetibilità commerciale.
NOI operatori del porto di Piombino, abbiamo raccolto la sollecitazione e la sfida che ci è venuta sia dalle istituzioni che dall’utenza di modificare e migliorare la nostra organizzazione, di confrontarci con la concorrenza, di essere competitivi con i costi, con i mezzi, con le rese e con tutti i servizi; abbiamo fatto investimenti, abbiamo assunto personale, abbiamo “tenuto” e stiamo tenendo anche in questi anni bui e difficili. Insomma abbiamo “creduto” e crediamo nel nostro porto. Il presidente della Regione Enrico Rossi in prima fila, con le istituzioni locali, sindaco e Autorità Portuale,ci hanno con forza sostenuto e ci sostengono, indicando questa strada e ponendo sempre al centro del rapporto con gli altri livelli istituzionali la necessità dei collegamenti: autostrada, 398, Due Mari, Ferrovia.
Oggi, vogliamo rilanciare un grido di allarme, una preoccupazione forte, perché la realizzazione dell’Autostrada, unita al completamento della strada 398 fino alle aree portuali, non tardi ancora. Giusto discutere dì pedaggi, di eventuali esenzioni, di percorsi alternativi, ma riteniamo davvero sbagliato riaprire il dibattito autostrada sì/autostrada no».
La Nazione 13.05.2012
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Infrastrutture, Fli propone un vertice tra Governo, Sat ed enti della Val di Cornia
FUTURO e Libertà ribadisce la propria posizione sull’Autostrada. «Non siamo pregiudizialmente contrari alla sua realizzazione, purché ci siano le condizioni che quest’opera non vada a discapito del servizio che i cittadini, della Val di Cornia, hanno usufruito fino ad adesso – evidenzia – non vogliamo entrare in merito, in questo momento, se è meglio avere una viabilità alternativa idonea oppure il non pedaggio, perché potranno essere materia contrattuale. Fatta questa premessa vincolante, occorre secondo noi guardare oltre, a ciò che può comportare un’opera di questo genere. . E’ chiaro che parallelamente a quest’opera e, forse anche in maniera anticipata, dovranno essere legate le realizzazione delle altre infrastrutture, ci riferiamo al completamento della 398, al secondo accesso». Fli propone poi di richiedere un incontro urgente tra Governo, Sat e una delegazione delle istituzioni della Val di Cornia.
La Nazione 13.05.2012
Segretario PD Fabiani:«Autostrada, il Pd lavora per il no al pedaggio»
«Se l’intento di un gruppo di politici locali che si sono ritrovati per ribadire la propria contrarietà rispetto al completamento dell’autostrada tirrenica è quello di informare i cittadini, occorre che l’informazione sia completa altrimenti diventa disinformazione e in quel caso non avrebbero certo fatto un buon servizio ai cittadini».
Così Valerio Fabiani, segretario del Pd commenta la presa di posizione di Sel, Idv, Ascolta Piombino, Prc, Pdci e liste civiche, che si sono organizzati in un coordinamento per contrastare la trasformazione della Variante Aurelia in autostrada. «Il Pd della Val di Cornia – dice Fabiani – è stato il primo partito del territorio a essere perfino sceso in piazza insieme ai sindaci per chiedere che il progetto proposto da Sat tenesse conto delle reali esigenze dei cittadini e soprattutto dei lavoratori e delle imprese locali. La prima di queste esigenze è indubbiamente collegare il territorio alla principale viabilità nazionale e internazionale completando la Tirrenica e realizzando la 398 fino al porto di Piombino». Fabiani ricorda poi che il Pd ha chiesto «un’esenzione per i residenti capace di garantire il diritto alla mobilità in quei territori nei quali non è presente un’adeguata viabilità alternativa e in cui l’attuale variante Aurelia rappresenta l’unica strada di accesso anche a servizi fondamentali come scuole e ospedali. A differenza di altri, incalza Fabiani, non ci siamo limitati a denunciare un problema ma ci siamo messi a lavorare». Gli esempi citati: «Nel 2010 il Comune di Piombino ha promosso e ottenuto la firma di un Protocollo con Stato, Regione, Provincia, Autorità portuale e Camera di commercio che metteva nero su bianco l’impegno di tutti i soggetti interessati per la realizzazione di tutto il tratto della 398 fino al porto; con quel protocollo la Regione ha rinnovato quell’impegno attraverso precise prescrizioni alla Sat contenute in una delibera del mese scorso e ha scelto di stanziare 20 milioni per contribuire a finanziare l’opera.
I parlamentari toscani del Pd di concerto col presidente della Regione Rossi si sono attivati, attraverso una risoluzione parlamentare per impegnare il governo, fra le altre cose, a prevedere l’esclusione del pedaggio per il transito dei veicoli di cittadini e imprese residenti, utilizzando i proventi di una parte della quota di concessione e percentuale dai pedaggi che deve corrispondere Sat ad Anas, e utilizzando anche quelle forme di agevolazioni economiche e quegli stanziamenti a fondo perduto contenuti nell’ultima legge Finanziaria 2012 per le infrastrutture finanziate da soggetti privati». «Grazie alla nostra iniziativa – sottolinea il segretario del Pd – l’opera oggi è stata inserita fra quelle defiscalizzabili per non dare alibi alla Sat e per consentirgli di rispettare le prescrizioni della Regione rientrando nei costi complessivi dell’intervento e adesso ci aspettiamo che il Governo, cui spetta l’ultima scelta, sia coerente». «Dal momento che non siamo gli unici a far parte della maggioranza che governa la Regione e non siamo i soli ad avere rappresentanti in Parlamento – conclude Fabiani – auspichiamo che anche tutti gli altri che tardivamente si sono accorti che ci sono dei problemi da risolvere, finiti i volantinaggi e i banchetti si mettano a lavorare. Di certo non saremo noi a rifiutare un loro aiuto che, purtroppo, fino a oggi non è pervenuto».
Il Tirreno 10.05.2012
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«L’opera oggi è inserita tra le defiscalizzabili»
IL SEGRETARIO del Pd ricorda alcuni passaggi della vicenda Autostrada, ottenuti grazie al lavoro del Pd. «Nel 2010 il Comune di Piombino ha promosso e ottenuto la firma di un Protocollo con Stato, Regione, Provincia, Autorità Portuale e Camera di Commercio che metteva nero su bianco l’impegno di tutti i soggetti interessati per la realizzazione di tutto il tratto della 398 fino al porto; con quel protocollo la Regione Toscana ha rinnovato quell’impegno e ha scelto di stanziare 20 milioni di euro per contribuire a finanziare l’opera, i quali si andranno a sommare alle altre risorse previste dagli altri soggetti».
«I PARLAMENTARI toscani del Pd di concerto con il Presidente della Regione Rossi si sono attivati — continua il segretario Pd — attraverso una risoluzione parlamentare per impegnare il Governo, fra le altre cose, a prevedere l’esclusione del pedaggio per il transito dei veicoli di cittadini e imprese residenti, e utilizzando anche quelle forme di agevolazioni economiche e quegli stanziamenti a fondo perduto contenuti nell’ultima legge Finanziaria 2012 per le infrastrutture finanziate da soggetti privati». «Grazie alla nostra iniziativa l’opera oggi è stata inserita fra quelle defiscalizzabili. Occorrerà, poi, prevedere politiche commerciali che agevolino l’utilizzo dell’autostrada da parte delle imprese; le prescrizioni della Regione e l’iniziativa parlamentare intrapresa dal Pd vanno nella direzione indicata anche dalle amministrazioni comunali e dalla volontà espressa dai Consigli Comunali».
La Nazione 10.05.2012
In diverse altre occasioni mi sono già espresso in merito al mio più completo e totale dissenzo alla truffa e furto di una strada pubblica, fatta con soldi pubblici, trasformata in privata (si paga 2 volte come sempre!) oltretutto inutile perchè già esistente, dannosa perchè inciderà negativamente sui trasporti sui costi delle merci che si ripercuoteranno sul comprensorio, utile solo ai soliti noti … evidentemente compresi alcuni politici di zona.
Io non so come si fa, ma credo sarebbe proponibile fare un refendum pololare locale, una petizione dove il popolo sovrano si esprime in merito (i governanti sono eletti dal popolo per tutelare i diritti e gli interessi del popolo che li ha eletti e che li paga, per mettere in pratica la volontà popolare quindi dovranno sicuramente ed obbligatoriamente adeguarsi) se il popolo con il voto dice NO all’autostrada, bene questa rimane variante Aurelia Statale altrimenti diverrà autostrada. Pochi giorni fa al TG3 hanno detto che Piombino con 6’000 firme ha iniziato la procedura di distacco dalla provincia di Livorno per passare a Grosseto! cosa possono fare 6’000 firme (pensare che il comune di Piombino una volta contava 50’000 persone ora ne conta molte meno forse 35’000 … ma 6’000 valgono più di 30’000 quando si vuole!). Comunque per quanto possa servire io come cittadino a pieno titolo e diritto, pagante ribadisco: NO SAT.
L’unica cosa da fare è modificare il vergognoso ingresso da Venturina nella variante in direzione Livorno, ci si arriva a 5 metri e si torna indietro per volteggiare leggiadri sul nastro di asfalto consumando benzina, inquinando, aumentando l’usura dell’auto, rischiando il malessere del passeggero e aumentando il rischio e pericolo specie quando ci si reimmette nell’uscita della 4 corsie proveniente da Piombino … è assurdo se non sono stato abbastanza chiaro … percorretela e ve ne renderete conto.
Sempre con spirito critico/collaborativo, un cordiale saluto.