I sindaci di Campiglia, Piombino e Portoferraio scrivono a Trenitalia e all’assessore Ceccobao esprimendo preoccupazione sul ridimensionamento dei treni a lunga percorrenza alla stazione di Campiglia, annunciato a partire dall’11 dicembre, e chiedendo di rivedere questa decisione.
«Una decisione che avrà delle ripercussioni evidenti sui nostri Comuni, penalizzando fortemente i territori della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba. Soprattutto in questo periodo di crisi – dicono – trasporti adeguati ed efficienti rappresentano un’opportunità alla quale non si ritiene possibile rinunciare».
E i tre sindaci di Campiglia, Piombino e Portoferraio proseguono: «Una riduzione dei trasporti è sempre un disagio per i cittadini, non solo del territorio direttamente interessato ma in generale, ed è un disagio per il territorio che vede ridotte le sue potenzialità di collegamento e di sviluppo».
«I treni a lunga percorrenza – sottolineano all’unisono – che si fermerebbero nella stazione di Campiglia se il nuovo orario venisse applicato sarebbero otto, contro i dieci attuali. E a questo proposito è necessario evidenziare soprattutto che in questo nuovo quadro orario verrebbe a mancare una delle fermate più strategiche per i collegamenti con l’isola d’Elba dato che proprio il treno Roma Termini – Milano delle 20.05 consentiva di prendere l’ultima nave della sera per l’isola. Il ruolo della stazione di Campiglia Marittima – ricordano ancora i tre primi cittadini “ponte” istituzionale tra Val di Cornia e isola d’Elba – non può essere valutato esclusivamente in base a criteri numerici».
«Infatti – scrivono ancora – essa rappresenta un nodo strategico fra Livorno e Grosseto, e un nodo indispensabile nei collegamenti per l’isola d’Elba, che per le proprie specificità richiede una valutazione a parte per evitarne l’isolamento».
Importante che Regione Toscana e Trenitalia abbiano ben presente quanto questo tipo di scelte possono influire sulla vita sociale e industriale del territorio.
«Fondamentale inoltre – spiegano a questo proposito – l’importanza che la stazione di Campiglia Marittima riveste per l’ambito urbano e per il polo industriale di Piombino».
«A questo proposito si ricorda che è in corso da tempo un progetto di mobilità per migliorare la connessione tra città e porto con Campiglia, che coinvolge direttamente RFI, Regione Toscana e Comune di Piombino, e che prevede la realizzazione di una navetta ferroviaria tra Campiglia e Piombino sostitutiva dell’attuale servizio».
«Abbiamo avuto notizia direttamente dall’onorevole Silvia Velo del suo interessamento presso Trenitalia perché riveda la decisione, e anche come amministrazioni locali chiediamo a Trenitalia – concludono i tre sindaci – di rivedere la decisione di ridurre le fermate a Campiglia Marittima che, ripetiamo, rappresenta un nodo fondamentale nei collegamenti di un vasto territorio comprendente l’isola d’Elba».
Il Tirreno 30.11.2011