Leggo su La Nazione del 15 settembre, l’intervento di Davide Fiorenzani della lista Comune dei Cittadini. Ha ragione quando dice che cosa ci faccia il pallone sgonfio nel bel mezzo della zona centrale di Venturina. Certo, non è un bello spettacolo vedere penzolare per aria quella cosa. Ora, il pallone sgonfio non c’è più. Bene così! Ha ragione quando lamenta la scarsa frequenza del centro da parte dei concittadini. Ha ragione quando denuncia altre manchevolezze, così come fa la sua lista. Ha un po’ meno ragione quando indica nel Comune la fonte di tutti i guai. Le strade sono sporche. Di grazia, le sporca il Comune? I muri delle case sono pieni di cose oscene. Di grazia, le scrive il Comune? Il Comune pulisce queste e quelle e spende tanti euro nostri e, subito, riappaiono le cartacce, i vuoti delle libagioni, i fogli delle pizze, le scritte oscene. Non sarà mica che qualche responsabilità ce la portiamo dietro tutti? Nel corso di questa estate sono state organizzate alcune decine di iniziative. A me è parso che siano state partecipate. Iniziative indette da organismi privati.
Doveva organizzarle il Comune? Prendo ad esempio quelle indette dall’associazione Prometeo. Belle cose, direi.
Non mi pare di aver visto Davide Fiorenzani e non mi pare di averlo visto anche durante le altre iniziative. Forse era andato, insieme ai suoi amici, nei corsi dei centri vicini, magari in quelli dove c’è il mare. Anche ai miei tempi, (bei tempi, quelli) noi giovani andavamo a Follonica e a San Vincenzo, durante l’estate. D’inverno, ai cinema di Piombino.
Anticipavamo, allora, la città-territorio di benesperiana (mi scuso con Paolo Benesperi) memoria. Città-territorio, la nostra, raggiungibile dappertutto in pochi minuti. In quel dappertutto ci si trova il mare, il villaggio turistico, il ballo, il cinema, il teatro, i centri storici, i parchi, i musei, le terme, i porti. Ma, non c’è bisogno di trovare tutto in una sola cittadina.
I giovani di Venturina si possono trovare, nelle ore del by night, intorno alla vecchia Casa del Popolo, nel corridoio delle scuole elementari, nelle piazze, lungo la Fossa Calda, ai laghetti. Cosa fanno? Si divertono. Lasciano traccia di sé sulle mura degli edifici; lasciano le carte delle pizze, le lattine della birra. Sarebbe bene si divertissero senza sporcare. A che cosa è servita quella sfera, si domanda Fiorenzani. Era una Luna, una bella faccia tonda. E’ servita a portare un po’ di luce durante le importanti iniziative della lista del Comune dei Cittadini. A qualcosa è servita, come si vede. Alla prossima estate, con un’altra palla. Gonfia, spero.
Gianfranco Benedettini, storico locale
La Nazione 20.9.2011