Sostegni alle imprese, ma con molta approssimazione e qualche ingiustizia.
La maggioranza del Comune di Campiglia, refrattaria a qualsiasi proposta di modifica, ha approvato una serie di azioni per sostenere le imprese in crisi: una riduzione del 20% per le imprese con tariffe d’igiene urbana inferiori ai 1000 euro, rateizzazioni dell’ICI solo per le imprese con almeno 6 dipendenti a tempo indeterminato, rateizzazioni degli oneri di urbanizzazione solo per chi opera nei PIP e nei PEEP.
La manovra, a nostro parere, presenta profili di iniquità e di approssimazione che potevano essere evitati.
Perché escludere le imprese con meno di sei dipendenti a tempo indeterminato dalla rateizzazione ICI quando il nostro tessuto produttivo è fatto di piccole imprese artigianali e commerciali che non raggiungono quel limite?
Perché escludere dalla rateizzazione degli oneri di urbanizzazione le imprese che non operano nei PIP?
Perché estendere le agevolazioni anche alle società di leasing o ad imprenditori immobiliari che, in base ad un regolamento molto discutibile, hanno realizzato capannoni nei PIP, ma nei quali non si svolge nessuna attività d’impresa?
Perché estendere le agevolazioni a tutti i soggetti che operano nei PEEP, comprese le cooperative edilizie e i privati che non fanno attività d’impresa? Se il sostegno, anziché alle imprese, era rivolto alle famiglie ben altre dovevano essere le priorità sociali.
Perché, infine, in un pacchetto di sostegni alle imprese sono mancate completamente azioni in favore delle imprese agricole che, al pari delle altre, stanno attraversando un periodo di gravissima difficoltà?
Sono tutte osservazioni alle quali, nei limiti di bilancio e di cassa del Comune, potevano essere date risposte improntate a maggiore razionalità ed equità. Con questo schema ci saranno imprese (piccole, medie e grandi) che non potranno beneficiare di nessuna agevolazione comunale. Ci dispiace che la maggioranza sia stata del tutto sorda: avrebbe potuto avere anche il nostro consenso e forse si sarebbe potuta evitare qualche ingiustizia e qualche appesantimento burocratico.
Campiglia, 26.10.2009
GRUPPO CONSIGLIARE
COMUNE DEI CITTADINI
«Misure anticrisi, quante disparità tra le aziende» Comune dei Cittadini contesta le decisioni del consiglio di Campiglia – Il Tirreno 29.10.2009
Le misure anticrisi approvate dal consiglio non hanno entusiasmato il gruppo di minoranza Comune dei Cittadini. I sostegni alle imprese previsti verranno realizzati, ad avviso della lista d’opposizione, «con molta approssimazione e qualche ingiustizia». Perché la riduzione del 20% della tariffa di igiene urbana opererà solo per le imprese che abbiano una tariffa inferiore ai 1000 euro annui ed altrettanto selettivo sarà il beneficio consistente nella rateizzazione del pagamento dell’Ici (varrà solo per le imprese con almeno 6 dipendenti a tempo indeterminato). Ed ancora, le rateizzazioni degli oneri di urbanizzazione sono in programma solo per chi opera nei Pip (piano di insediamenti produttivi) e nei Peep (piano per l’edilizia economica e popolare).
«Perché agire così quando il nostro tessuto produttivo è fatto di piccole imprese artigianali e commerciali che non raggiungono quel limite? Perché escludere le imprese che non operano nei Pip? – Comune dei Cittadini prosegue – Se è vero che le imprese immobiliari sono escluse dai benefici, le agevolazioni valgono anche per le società di leasing e gli imprenditori immobiliari che in base ad un regolamento molto discutibile, hanno realizzato capannoni nei Pip, ma nei quali non si svolge alcuna attività d’impresa».
«Perché estendere i vantaggi a questi soggetti ed a tutti coloro operano nei Peep, comprese le cooperative edilizie e i privati che non fanno attività d’impresa?».
Altro aspetto condannabile viene rilevato nell’assenza assoluta di sostegno alle imprese agricole, che, «al pari delle altre, stanno attraversando un periodo di gravissima difficoltà – secondo Comune dei Cittadini – ci si ricorda delle imprese agricole solo per invitarle a limitare il più possibile il consumo d’acqua, quando i nuovi insediamenti residenziali proprio nelle campagne causano un corposo drenaggio della falda». Il piano nel suo insieme è ritenuto poco razionale ed equo.
FRANCESCO ROSSI
La lista civica «denuncia» aiuti alle imprese «approssimativi» La Nazione 29.10.2009
«SOSTEGNI ALLE IMPRESE, ma con molta approssimazione e qualche ingiustizia». A sostenerlo è il gruppo consiliare Comune dei cittadini capitanato da Massimo Zucconi. «La maggioranza, refrattaria a qualsiasi proposta di modifica, ha approvato una serie di azioni per sostenere le imprese in crisi: una riduzione del 20% per le imprese con tariffe d’igiene urbana inferiori ai 1000 euro, rateizzazioni dell’Ici solo per le imprese con almeno 6 dipendenti a tempo indeterminato, rateizzazioni degli oneri di urbanizzazione solo per chi opera nei Pip e nei Peep.
La manovra, a nostro parere, presenta profili di iniquità e di approssimazione che potevano essere evitati.
Perché escludere le imprese con meno di sei dipendenti a tempo indeterminato dalla rateizzazione Ici quando il nostro tessuto produttivo è fatto di piccole imprese artigianali e commerciali che non raggiungono quel limite?
PERCHÉ escludere dalla rateizzazione degli oneri di urbanizzazione le imprese che non operano nei Pip? Perché estendere le agevolazioni anche alle società di leasing o ad imprenditori immobiliari che, in base ad un regolamento molto discutibile, hanno realizzato capannoni nei Pip, ma nei quali non si svolge nessuna attività d’impresa?
PERCHÉ estendere le agevolazioni a tutti i soggetti che operano nei Peep, comprese le cooperative edilizie e i privati che non fanno attività d’impresa? Perché, infine, in un pacchetto di sostegni alle imprese sono mancate completamente azioni in favore delle imprese agricole che, al pari delle altre, stanno attraversando un periodo di gravissima difficoltà? Sono tutte osservazioni alle quali, nei limiti di bilancio e di cassa del Comune, potevano essere date risposte improntate a maggiore razionalità ed equità».