Venturina si sta svuotando di attività commerciali, servizi e luoghi d’incontro. La zona blu, che doveva essere l’inizio del processo di riqualificazione di Via Indipendenza, proprio in questi giorni prefestivi mette in luce una desolante mancanza di vita. Il centro storico di Campiglia per lunghi mesi è un paese spettrale, senza residenti, senza turisti e con pochissimi servizi. Una realtà che contrasta nettamente con la sua ricchezza culturale.
Questa situazione non è casuale. E’ frutto di politiche urbanistiche che hanno privilegiato l’espansione edilizia e il trasferimento di negozi e servizi nei nuovi centri commerciali scollegati, anche pedonalmente, dai centri urbani. La recente apertura di un nuovo centro commerciale nella zona artigianale della Monaca, come si è potuto facilmente constatare, ha contribuito ad accentuare lo svuotamento del centro di Venturina, creando anche qualche problema in più al traffico di scorrimento.
La cosa è aggravata dal fatto che il nuovo Regolamento Urbanistico adottato nel 2010 perdura in politiche di espansione, ignorando sia il centro storico di Campiglia, sia la necessità di riqualificazione del vecchio abitato di Venturina. Ancora una volta le scelte della maggioranza sono state “nuove case e nuovi capannoni” diffusi un po’ ovunque, nonostante il crescente stock di immobili invenduti. Nessun serio intervento è previsto per rivitalizzare le funzioni sociali lungo l’asse della vecchia Aurelia a Venturina dove, al contrario, si prevede di saturare ogni spazio residuo con nuove abitazioni.
Nel centro storico di Campiglia non è previsto nessun intervento di recupero per l’edilizia sociale destinata ai residenti.
Su questi argomenti abbiamo avanzato non solo critiche, ma precise proposte nelle osservazioni al Regolamento Urbanistico, affinché l’amministrazione possa ravvedersi e cambiare rotta.
Per Venturina, in primis, abbiamo posto la priorità degli interventi di riqualificazione e di risanamento urbano, a partire dall’indecorosa situazione dei vecchi magazzini comunali di Via Cerrini e dei quartieri più vecchi del centro. Abbiamo indicato nella riqualificazione dei viali e nel sistema del verde diffuso gli elementi per conferire identità urbana al paese.
Per Campiglia abbiamo posto l’accento sull’edilizia sociale, sul consolidamento degli esercizi commerciali e sulla creazione di servizi per le giovani coppie come l’asilo nido. Insieme ad una migliore gestione del patrimonio culturale, sono elementi che possono invertire la tendenza all’abbandono del centro storico da parte dei residenti.
Sappiamo che si tratta di processi che richiederanno anni, ma proprio per questo consideriamo irresponsabile proseguire con le vecchie logiche espansive che hanno impoverito la qualità della vita nei nostri centri abitati.
Campiglia 15 dicembre 2010
Comune dei Cittadini
Sulla stampa:
«Cambiare rotta su Venturina e centro storico»
Zucconi (Comune dei Cittadini) chiede di riqualificare davvero l’abitato
«Su Venturina e sul centro storico di Campiglia bisogna cambiare rotta». L’indicazione è del capogruppo di Comune dei Cittadini Massimo Zucconi: «Venturina si sta svuotando di attività commerciali, servizi e luoghi d’incontro. La zona blu – aggiunge – che doveva essere l’inizio del processo di riqualificazione di via Indipendenza, in questi giorni prefestivi mette in luce una desolante mancanza di vita. Il centro storico di Campiglia per lunghi mesi è un paese spettrale, con pochissimi servizi».
«Questa situazione non è casuale – ricorda – È frutto di politiche urbanistiche che hanno privilegiato l’espansione edilizia e il trasferimento di negozi e servizi in nuovi centri commerciali scollegati, anche pedonalmente, dai centri urbani. Abbiamo avanzato non solo critiche, ma precise proposte nelle osservazioni al Regolamento urbanistico, affinché l’amministrazione possa ravvedersi. Per Venturina, in primis, abbiamo posto la priorità degli interventi di riqualificazione e di risanamento, a partire dall’indecorosa situazione dei vecchi magazzini comunali di via Cerrini e dei quartieri più vecchi del centro. Per Campiglia abbiamo posto l’accento sull’edilizia sociale, sul consolidamento degli esercizi commerciali e sulla creazione di servizi per le giovani coppie come il nido. Insieme ad una migliore gestione del patrimonio culturale, sono elementi che possono invertire la tendenza all’abbandono da parte dei residenti» conclude.
Il Tirreno 16.12.2010
«Un centro storico sempre più vuoto e spettrale»
«COMUNE DEI CITTADINI» BOCCIA LE SCELTE URBANISTICHE DELLA GIUNTA
VENTURINA si sta svuotando di attività commerciali, servizi e luoghi d’incontro. Il centro storico di Campiglia per lunghi mesi è un paese spettrale, senza residenti, senza turisti e con pochissimi servizi. «E’ necessario cambiare rotta». La denuncia arriva dal Comune dei Cittadini. «La zona blu, che doveva essere l’inizio del processo di riqualificazione di via Indipendenza, proprio in questi giorni prefestivi mette in luce una desolante mancanza di vita. Questa situazione non è casuale. E’ frutto di politiche urbanistiche che hanno privilegiato l’espansione edilizia e il trasferimento di negozi e servizi nei nuovi centri commerciali scollegati, anche pedonalmente, dai centri urbani. La recente apertura di un nuovo centro commerciale nella zona artigianale della Monaca ha contribuito ad accentuare lo svuotamento del centro di Venturina. La cosa è aggravata dal fatto che il nuovo Regolamento Urbanistico perdura in politiche di espansione. Nessun serio intervento è previsto per rivitalizzare le funzioni sociali lungo l’asse della vecchia Aurelia a Venturina.
NEL CENTRO storico di Campiglia non è previsto nessun intervento di recupero per l’edilizia sociale destinata ai residenti. Per Venturina, in primis, abbiamo posto la priorità degli interventi di riqualificazione e di risanamento urbano, a partire dall’indecorosa situazione dei vecchi magazzini comunali di via Cerrini e dei quartieri più vecchi del centro. Per Campiglia abbiamo posto l’accento sull’edilizia sociale, sul consolidamento degli esercizi commerciali e sulla creazione di servizi per le giovani coppie. Sono elementi che possono invertire la tendenza all’abbandono del centro storico da parte dei residenti».
La Nazione 16.12.2010