Le dichiarazioni del Sindaco sulla stampa sul tema Parchi sono parole vaghe e confuse senza alcun riferimento fattuale. Ci auguriamo che i cittadini riescano a comprendere questi fatti: a marzo del 2014 il Sindaco Soffritti sosteneva in Consiglio Comunale (verbale di assemblea docet) che le entrate dei parcheggi di Sterpaia e Baratti dovevano restare alla società Parchi, come previsto da contratti e dalla convenzione tra comuni mai modificata, mentre a settembre sostiene esattamente il contrario nonostante marzo a settembre non sia cambiato nulla. Il Sindaco Soffritti citi per favore leggi e atti, non chiacchiere , per le quali il comune di Piombino sostiene una presunta illegittimità della società Parchi a gestire i parcheggi, che ha portato nuovamente a trattenere gli utili ed a impoverire il bilancio della società. Il Sindaco non spiega nulla e rinnega gli impegni assunti in consiglio comunale, quelli che indussero il nostro gruppo a votare a favore del contratto di servizio per 2014. I fatti parlano chiaro, il nostro Sindaco ha abbassato la testa di fronte ad un atto arbitrario e infondato del comune di Piombino. La conseguenza di questo è che oggi i parcheggi costano di più, sono state rase al suolo le ombreggiature e i comuni dovranno pagare ancora per coprire le perdite della loro società. Spieghi questo ai cittadini.
Sulla Stampa
Il nostro primo comunicato
La replica del Sindaco
Non si placa la polemica sull’utilizzo degli utili della società: la Soffritti risponde alle accuse
«Parchi segua i beni culturali»
Non si placa la polemica sull’utilizzo degli utili della Parchi Val di Cornia la società, partecipata dai cinque Comuni che, fra le altre cose, gestisce numerosi parcheggi vicini al mare. Il sindaco Soffritti era stato accusato di non aver obiettato niente al fatto che i soldi se li prenda Piombino (circa 1,2 milioni di euro), mentre lo statuto prevede una suddivisione fra i Comuni in base agli abitanti. Ora il sindaco di Campiglia risponde. «Nessuna smentita ma una chiara spiegazione da parte di chi si misura con il rispetto istituzionale e con le prerogative individuali dei singoli comuni che compongono la Val di Cornia, nonché soci della Parchi spa. Solo così si può essere in grado di esprimere con chiarezza le scelte strategiche delle Amministrazioni locali a riparo da ogni invettiva particolarista, per la salvaguardia della società e per un suo ripensamento che ponga al centro il patrimonio culturale, i servizi ai cittadini ed ai turisti e alle scelte per lo sviluppo di un sistema turistico innovativo e moderno». «Per quanto riguarda la Parchi: le entrate dei parcheggi di Piombino sono un tema relativo ad una decisione che tecnicamente gli uffici di quel Comune hanno indicato come più coerenti alle normative e in seguito alla quale sono stati modificati gli atti necessari; il nostro Comune, in particolare, ha portato tutte le modifiche in consiglio comunale. Personalmente ho sempre focalizzato l’attenzione su altri aspetti fondamentali. Il primo è di natura economica: se vogliamo considerare la società dei Parchi come un soggetto protagonista della gestione dei nostri beni culturali e archeologici dobbiamo fare in modo che le nostre scelte possano consentire di andare in questa direzione; che le risorse per andare in questa direzione i Comuni concordino possano materializzarsi dalle entrate dei parcheggi, dal bilancio generale o da altro ancora, mi pare francamente indifferente. Il secondo è di natura politica: questo sistema è nato su una concezione di solidarietà tra Comuni e di progettualità condivisa che ci ha permesso di attrarre investimenti e creare un modello di riferimento per la gestione dei beni culturali e paesaggistici. Sono convinta che si debba continuare a ispirarci a questi principi. Il terzo è di prospettiva trovandoci oggi in una situazione completamente diversa da quella di qualche anno fa: è inutile fossilizzarsi su un sistema cercando solo di salvaguardare ciò che abbiamo. Dobbiamo sforzarci di concretizzare un progetto di area che renda più autonoma la società dalle risorse pubbliche, che tragga maggiormente linfa dal sistema turistico e che restituisca a questo settore economico un soggetto protagonista non solo per la tutela ma anche per la valorizzazione e promozione del territorio tutto. A questo stanno lavorando tutti i Comuni per dare gli indirizzi per il futuro, che mi paiono più interessanti e urgenti da affrontare, rispetto a interpretazioni burocratiche o ad accuse infondate».