Il Tirreno :
I SINDACI REPLICANO AGLI ATTACCHI SUL REGOLAMENTO DI CAMPIGLIA E PIANO STRUTTURALE E CHIARISCONO ANCHE LA NORMA SULLA PREMIALITÀ EDILIZIA
Il regolamento urbanistico adottato dal consiglio comunale di Campiglia è in linea col Piano strutturale di zona ed esprime «la spinta di chi amministra il territorio verso buone, coordinate e soprattutto utili pratiche di pianificazione territoriale». È questa in sintesi la posizione dei sindaci Gianni Anselmi (Piombino), Rossana Soffritti (Campiglia) e Gianpaolo Pioli (Suvereto).
Una posizione affidata a una nota congiunta per ribattere alle accuse sollevate in questi giorni da chi – si legge – «saltella da un comitato all’altro con una sfacciataggine pari solo alla smemoratezza e alla pochezza degli argomenti».
«È bene precisare l’assenza di qualunque incoerenza del regolamento urbanistico rispetto al piano strutturale – affermano Soffritti, Anselmi e Pioli (nell’ordine nella foto) – che è stato invece completamente attuato sia nei principi che nel dimensionamento». Viene poi affrontato il tema della premialità sull’edilizia sociale, centro degli attacchi sferrati in questi giorni dalla lista civica Comune dei cittadini guidata da Massimo Zucconi.
«Chi conosce almeno i fondamenti delle regole urbanistiche e dell’interpretazione delle norme – scrivono i tre sindaci – sa anche che non è possibile estrapolare una norma e farla vivere di vita propria senza alcuna correlazione con le moltissime altre che regolano lo stesso tema. Nel caso specifico, la norma in questione prevede la possibilità di realizzare un quantitativo aggiuntivo di alloggi destinati al libero mercato a condizione che si realizzino alloggi a locazione concordata (e questa è una norma) ma all’interno di tutta una serie di altri parametri che nei fatti ne limitano concretamente la realizzazione solo ad alcune unità».
Sul recupero delle cosiddette aree critiche, i sindaci ricordano che «il principio secondo il quale il dimensionamento posizionato nelle aree critiche (cioè non urbanisticamente soddisfacenti) non concorre al dimensionamento totale fu introdotto nel piano strutturale, su proposta di Vezio De Lucia, con lo scopo di dotare quegli ambiti di leve anche economiche adeguate ad attivare processi di riqualificazione. E’ dunque di tutta evidenza che limitare esclusivamente al numero degli alloggi il contenuto di un regolamento urbanistico denota un approccio al tema meramente ideologico».