UN PROGRAMMA ricco e articolato, costruito nei gruppi di lavoro e presentato al Ghibellino davanti a un folto pubblico. Approvato anche il percorso e i criteri per la scelta dei candidati alle elezioni comunali di maggio. È avanti il progetto della lista civica «Assemblea popolare di Suvereto». «L’attuale maggioranza voleva cancellarlo il comune, noi lo vogliamo governare bene e insieme a voi, sulla base di un programma deciso dai cittadini» hanno detto i coordinatori. Ora una commissione di garanzia, composta da Alessandro Camerini, Enzo Landi, Antonella Cortigiani e Rossano Pazzagli, si metterà al lavoro per individuare i candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale da proporre all’Assemblea. Chi saranno? Intanto l’assemblea ha scelto i criteri: dovranno essere persone capaci, affidabili e coerenti, rappresentative delle diverse categorie e di tutto il territorio, essere legate al paese per nascita o per scelta di lavoro o di vita, e soprattutto avere difeso l’autonomia comunale; persone dotate di capacità critica e di autonomia di pensiero: “Basta con gli alzatori di mano che dicono sempre si alla linea del partito” ha detto la consigliera uscente Jessica Pasquini.
IL PROGRAMMA, illustrato dalle relazioni dei coordinatori e aperto agli interventi del pubblico, è incentrato su quattro assi principali: territorio, lavoro, cultura e servizi. Tra le novità c’è il progetto di una cooperativa-paese per creare occupazione, il bilancio partecipativo per far contare davvero i cittadini, l’abbassamento delle tariffe dell’acqua nel rispetto del referendum sulla ripubblicizzazione, la progettazione di uno spazio per attività culturali e ricreative, lo sviluppo termale e la realizzazione di itinerari storico-ambientali sul territorio. Divulgata anche la pagina Facebook https://www.facebook.com/assembleadisuvereto e indirizzo posta assembleapopolaresuvereto@gmail.com.
La Nazione 02.02.2014
«Assemblea Popolare» lancia il programma
«Trasparenza, competenza e programmi condivisi, non piovuti dall’alto» sono stati i motivi conduttori del gremito incontro pubblico al Ghibellino di Assemblea popolare di Suvereto, in vista della presentazione della lista civica alle comunali. Ha condotto l’assemblea con spigliatezza e padronanza dei problemi Jessica Pasquini, giovane consigliere uscente, tra i possibili candidati a sindaco. «Il nostro progetto è quello dei cittadini – ha detto tra l’altro – come è stato in questi mesi di lotta alla fusione. A noi non interessa un consiglio comunale di alzatori di mani». Ha poi motivato il sì a un nuovo distretto sanitario, ma non unito a un centro commerciale come vuole il Comune, avvertendo che ci vorranno occhi aperti sulle novità dei trasporti regionali, il rispetto del referendum sull’acqua, l’incentivazione della raccolta differenziata e una diversa strategia per le partecipate. «Non siamo isolazionisti – ha concluso – ma per una politica seria nelle Unioni dei Comuni, ora riscoperte anche dal Pd».
Maurizio Trambusti ha poi confermato che i problemi del territorio si affrontano insieme ai Comuni vicini, che ci vuole un nuovo approccio per migliorare il centro storico, così come bisogna valorizzare le piccole ma interessanti frazioni, i parchi e le risorse agricole. Sulla cultura Giulia Salvatori ha reclamato maggiori attenzioni all’associazionismo e la mancanza di una struttura polivalente per spettacoli e incontri. Luciano Presenti è per un «bilancio partecipativo», affermando che si potrebbe promuovere una cooperativa di arti e mestieri, come avviene in altri piccoli centri. Un altro intervento in odore di candidatura è stato quello di Giuliano Parodi: «Non vogliamo fare la fine del forum sul centro storico – ha esordito – dove il Comune ha coinvolto tanta gente e poi ha fatto come ha voluto, così come è avvenuto per il programma di maggioranza». Poi va giù deciso sull’iter interminabile delle Terme: «Noi le vogliamo fortemente, non è colpa delle normative vigenti ma di una precisa volontà politica». Infine l’appello: «L’impegno sul no alla fusione ha riacceso l’interesse per la cosa pubblica. Quello di Suvereto potrebbe essere il miracolo di una piccola rivoluzione in Val di Cornia».
Michelangelo Pasquinelli
Il Tirreno 02.02.2014