Gli assessori Jacopo Bertocchi e Paolo Pedroni replicano alle accuse delle associazioni di categoria sul percorso che ha portato all’approvazione del regolamento della tassa di soggiorno. “Le notizie apparse sulla stampa locale in seguito al comunicato diffuso sulla tassa di soggiorno contengono alcune imprecisioni che per non dare adito a facili strumentalizzazioni è bene chiarire. Sicuramente la materia non è delle più popolari e portatrici di consensi, però quando si fa politica è indispensabile prendersi le responsabilità di decisioni impopolari, spesso necessarie se vogliamo realizzare qualcosa in prospettiva.
Il nostro obiettivo, proprio a causa della crisi della grande industria, è quello di cercare di sviluppare il più possibile il turismo collegandolo a iniziative sportive, culturali, enogastronomiche ecc. La tassa in questione dà un contributo economico a tutti gli investimenti legati a progetti che sicuramente vanno studiati e implementati e discussi a livello d’area, coinvolgendo il più possibile i soggetti interessati. E’ proprio nell’ottica e nella chiara volontà di coinvolgimento che in totale autonomia e senza che la normativa lo preveda, abbiamo convocato il 19 dicembre scorso, prima dell’adozione del regolamento, gli operatori del settore come primo confronto sulla tassa di soggiorno, spiegando dettagliatamente ogni aspetto, compreso la destinazione delle risorse della tassa. A seguito della riunione sono state recepite nel regolamento, alcune delle istanze proposte, come ad esempio le modalità delle esenzioni e la stagionalizzazione. A seguito di ciò, non c’è mai stata nessuna richiesta di incontro ma solo una raccolta di firme accompagnata da una netta contrarietà alla tassa.
Il fatto che per noi sia fondamentale la fase di concertazione lo dimostrano i numerosi incontri che abbiamo avuto a Venturina durante la prima fase, con le associazioni, gli operatori e il resto dei Comuni della provincia; le successive riunioni tra le parti politiche e le rappresentanze di categoria e quelle del panel provinciale, unico organo previsto per legge con funzione consultiva (al quale noi aderiamo come Comune a differenza di Piombino e San Vincenzo che hanno il loro) ove siedono, per diritto i rappresentanti delle categorie e delle associazioni di Campiglia. Le insinuazioni nei confronti dell’amministrazione riguardo agli errori nello svolgimento delle procedure dell’approvazione della tassa di scopo, non hanno dunque alcun fondamento ma evidenziano una superficiale conoscenza della normativa da parte di chi accusa.
L’amministrazione di Campiglia ha già provveduto a formalizzare, prima degli altri, solo alcune delle fasi (regolate dalla normativa) che porteranno all’introduzione della tassa: iscrizione nell’elenco regionale dei Comuni turistici, adesione al panel d’indirizzo turistico provinciale e approvazione del regolamento in consiglio comunale (con le specificità dell’impiego delle risorse proveniente dalla stessa). Siamo perfettamente consapevoli che saranno necessari altri incontri e che il regolamento subirà ulteriori modifiche sulla base delle specificità dell’offerta ricettiva dei vari territori della Val di Cornia, la nostra volontà resta la dunque la stessa, condividere con i soggetti interessati un percorso difficile che ci auguriamo, possa concludersi positivamente”.
Gli Assessori Jacopo Bertocchi e Paolo Pedroni