Approvando da sola il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, la maggioranza di Campiglia ha perso un’occasione per dimostrare sensibilità democratica, trasparenza, rispetto delle minoranze e del ruolo stesso del consiglio comunale. A sostenerla solo il capogruppo del PdL, dopo che un suo consigliere (insieme a quello del Comune dei Cittadini) si era dimesso dalla commissione che doveva redigerlo, in netto dissenso con il regolamento proposto dalla maggioranza.
Un’ occasione persa per dimostrare sensibilità democratica
Così potremmo definire la vicenda che ha portato la maggioranza di Campiglia ad approvare il nuovo regolamento del Consiglio Comunale con i propri voti e con quello del capogruppo del Pdl.
Una conclusione amara perché, nell’apposita commissione incaricata di redigerlo, i consiglieri di minoranza (compreso il consigliere del PdL che insieme al nostro si è dimesso dalla commissione e che non era presente alla votazione) avevano chiesto più tempo per poter esaminare le delibere. Attualmente, infatti, le proposte di deliberazione sono messe a disposizione dei consiglieri solo 48 ore prima del Consiglio: un termine assolutamente inadeguato che spesso non consente neppure la loro lettura. Tanto per fare un esempio, il Regolamento Urbanistico ci è stato consegnato nella sua versione definitiva, solo 48 ore prima della seduta del Consiglio.
Come possono i consiglieri avere padronanza delle materie ed esercitare consapevolmente il loro diritto di voto con tempi così ristretti?
La soluzione della maggioranza è stata quella di concedere 24 ore in più. Una concessione ridicola che non sposta minimamente il nostro giudizio negativo, anche perché un tempo più ampio non sarebbe costato nulla e non avrebbe determinato nessun ritardo nell’attività amministrativa. In gioco c’era solo la volontà di far conoscere in tempo ai consiglieri gli atti sui quali devono decidere. E’ evidente che questa volontà nell’attuale maggioranza non c’è.
Stesse considerazioni si possono fare sull’accesso agli atti (che verranno consegnati entro 30 giorni dalla richiesta, salvo tempi più lunghi per documenti complessi) e sulla presidenza delle commissioni consiliari permanenti che la maggioranza ritiene di attribuire tutte a se stessa, fatte salve discrezionali concessioni alle minoranze. Una norma che, all’inizio della legislatura, ci portò a rinunciare alle presidenze nelle commissioni.
Sono tutti indicatori di una volontà che tende a limitare la funzione delle minoranze e, in ultimo, il ruolo democratico dello stesso consiglio Comunale.
La cosa amareggia ancora di più se si pensa che questo comportamento proviene da una coalizione che si è definita “Campiglia Democratica”, ma che, nei fatti, considera il confronto democratico un fastidio, e le assemblee elettive il luogo delle sole ratifiche.
30 settembre 2010
Comune dei Cittadini
Il comunicato sulla stampa:
«In consiglio comunale l’ostruzionismo è della maggioranza»
«UN’OCCASIONE persa per dimostrare sensibilità democratica». A dichiararlo è la lista Comune dei Cittadini riferendosi alla vicenda che ha portato la maggioranza di Campiglia ad approvare il nuovo regolamento del Consiglio Comunale con i propri voti e con quello del capogruppo del Pdl.
«UNA CONCLUSIONE amara perché, nell’apposita commissione incaricata di redigerlo, i consiglieri di minoranza avevano chiesto più tempo per poter esaminare le delibere.
Attualmente, infatti, le proposte di deliberazione sono messe a disposizione dei consiglieri solo 48 ore prima del Consiglio: un termine assolutamente inadeguato. La soluzione della maggioranza è stata quella di concedere 24 ore in più. Una concessione ridicola che non sposta minimamente il nostro giudizio negativo. Stesse considerazioni si possono fare sull’accesso agli atti e sulla presidenza delle commissioni consiliari permanenti che la maggioranza ritiene di attribuire tutte a se stessa».
La Nazione 5.10.2010
Caro Bruno
non ho motivo di dubitare che le sue osservazioni siano fatte a fin di bene. Per questo, a costo di apparirgli provinciale, le chiedo nuovamente di dirci su quali argomenti le nostre proposte non sono condivisibili o realizzalibili.
Se i nostri interventi sono molti è perchè, putroppo, molte sono le scelte che non condividiamo di questa amministrazione. Dovremmo tacere per tatticismo o, come lei ci suggerisce, per imparare da Berlusconi a fare propaganda? Sono già in molti a provarci e, almeno a noi, non interessa.
Per il resto le assicuro che non abbiamo nessuna questione personale da dirimere, ne appartenze ideologiche in nome delle quali rinunciare a dire ciò che pensiamo. Questo è stato un grave limite anche nelle migliori esperienze politiche del passato, figuriamoci oggi dove valori, democrazia e senso di appartenza sono mortificati.
Molto più semplicemente ci sforziamo di fare un servizio ai cittadini (e forse anche ai partiti), informando e avanzando proposte per arricchire la vita democratica che, almeno su questo converrà,non ci sembra goda di buona salute.
Sperando di poterla conoscere senza la mediazione dell’informatica, la saluto cordialmente.
Massimo Zucconi
Buonasera Massimo,
ritorno sulle mie osservazioni per precisare che sono state fatte a fin di bene, al fine di produrre effetti positivi per tutti i cittadini. Ma la replica stizzita (indice di provincialismo) mi fa capire che non sono state interpretate nel modo voluto.
Intanto ho detto che tale opposizione “rischia” di essere tutto quello che ho detto, non che lo è in assoluto. Certo che all’esterno, punto di osservazione mio e di tanti altri, la percezione è quella che ho descritto. Appare come una sfida per dirimere delle questioni personali, per far prevalere il proprio punto di vista….”hai visto cosa ti posso fare?????.” Tanto più che l’estrazione sociale, politica e ideologica è la stessa. E’ noto a tutti, infatti, che sia la coalizione che fa capo al Sindaco che la Vostra parte politica è composta da personaggi provenienti dallo stesso partito; pertanto si potrebbe pensare che in precedenza non c’erano gli stessi ideali oppure per lungo tempo il cittadino è stato ostaggio del potere e preso in giro.
Altri elementi importanti sono la frenesia delle azioni di opposizione e la copiosità delle stesse (per non parlare della irrealizzabilità di molte) che confondono il cittadino e scaturiscono discussioni che vanno sul “personale” rendendo sterili risultati fini a se stessi premiando il solo ego personale.
Poche proposte e chiare sono più capite. Dovreste imparare da Berlusconi.
Ribadisco anche la necessità di contestualizzare la “fattibilità” a costo di volare più basso e di trovare accordi anche con chi attualmente amministra il Comune dato che ha vinto democraticamente le ultime elezioni amministrative.
Chiedo a Bruno, se ci segue, di dirci su quali argomenti (ripeto argomenti) la nostra opposizione sarebbe pretestuosa, sterile, provinciale, strumentale e personale.
Ci farebbe senz’altro un favore perchè il nostro fine è quello di portare idee e contribuire a rivitalizzare la vita democratica che nel Comune di Campiglia è ridotta davvero ai minimi termini.
Ma si può sempre sbagliare e i suggerimenti, se sono fondati, servono.
Massimo Zucconi
Buongiorno,
premetto, a scanso di equivoci,la mia simpatia per la sinistra e la mia convinzione sulla assoluta necessità di democrazia che, stante l’attuale governo nazionale, la vedo in forte pericolo.
Mi permetto, però, di volgere una critica al Vostro modo di fare opposizione che rischia di essere pretestuosa, sterile e provinciale. Il Vostro modo modo sembra più dettato da una rivalsa personale e da una indiscriminata critica a prescindere. Preferirei argomentazioni di più largo respiro, anche se meno frequenti, e contestualizzate in una “fattibilità” della critica che consenta dialogo, condivisione finale del progetto ed utilità per la cittadinanza.
Grazie.
Il regolamento è in qualche modo la “costituzione” del Comune e regola i rapporti democratici tra le forze politiche presenti in Consiglio. In quanto tale dovrebbe essere votato a larghissima maggioranza. Abbiamo invece visto che i voti favorevoli sono venuti solo dalla maggioranza e dal capogruppo PdL, quindi con gli stessi atti d’imperio e antidemocratici del Governo Berlusconi.
Complimenti Campiglia Democratica !!!!!
E’stato interessante vedere poi che nell’opposizione di centrodestra il capogruppo PdL, lasciato solo dai consiglieri del suo partito, ha approvato il Regolamento. Viene da chiedersi se in questi anni il centrodestra ha fatto una seria e costruttiva opposizione come è diritto e dovere di un partito all’opposizione, o se non abbia fatto solo da spalla alla maggioranza.
Complimenti PdL di Campiglia !!!!!
mi è sembrato ‘ strano’ che i capigruppo in consiglio comunale ( maggioranza e minoranze ) non abbiano modo di ricevere la posta in Comune. Nemmeno una cartellina !!!
qui è uguale. In consiglio comunale grande insofferenza e chiusura al confronto, restringimento degli spazi democratici. Maggioranza stizzosa e con la coda di paglia. Evidentemente è la linea del pd, che non sopporta altre voci all’infuori di sé