Il soggiorno nei Comuni della Val di Cornia costerà ad un turista più di quanto non spenderebbe a Parigi. Dati alla mano lo sostiene il consigliere della lista «Uniti per Suvereto», Giuliano Parodi che si sta battendo contro la tassa di soggiorno voluta dalla giunta del suo Comune così come è avvenuto per le altre dei Comuni della Val di Cornia. Un balzello che sta incontrando infinite resistenze ma al quale le amministrazioni locali non intendono affatto rinunciare.
Venne introdotto addirittura nel 1910 per essere poi riformato nel 1938, abolito il 10 gennaio 1989 e reintrodotto nel 2011.
«Costruire una casa cominciando dal tetto — dice Parodi — è una pratica poco conveniente, e qui in Val di Cornia è stata introdotta questa tassa in maniera frettolosa e disordinata senza aver prima costruito le condizioni o meglio i servizi, che in questa zona sono deficitari, per cui i turisti sarebbero anche disposti a lasciare l’obolo».
Nella sostanza, si chiede ancora prima di dare, come sarebbe invece opportuno per incrementare il turismo. La tassa di soggiorno esiste in diversi altri paesi europei: ad esempio laFrancia ha da poco festeggiato i 100 anni della «Taxe de séjour», l’imposta comunale istituita con l’obiettivo di ricavare fondi per finanziare la promozione turistica. La stessa tassa farà il suo debutto a Berlino dal primo gennaio 2013, con un contributo fisso del 5% sul valore del soggiorno, cosi come ad Amsterdam ed in molte altre località olandesi. A Parigiva da 0,42 a 1,50 euro a notte per persona. Ma i servizi che vengono offerti agli ospiti in tutti questi casi sono ben diversi da quelli che un turista trova in Val di Cornia.
Rileva ancora Parodi: «Viste le conseguenze che questa imposta avrà indirettamente sulle entrate degli operatori del settore, che già segnano una forte flessione dovuta alle contingenze create dalla crisi strutturale, sarà necessario che le amministrazioni presentino tempestivamente il progetto di “Marketing Territoriale” elaborato dalla Società Parchi che giace in qualche cassetto da gennaio 2012, la cui realizzazione sarà finanziata attraverso i due milioni di euro provenienti dalla tassa, per discutere tutti insieme, forze politiche ed operatori, sulle soluzione contenute e verificare se effettivamente sono sufficienti a rilanciare questo territorio».
La Nazione 21.04.2012