«Tassa di soggiorno: pronti, via, e come nella migliore tradizione italiana il pasticcio è servito». A fare il quadro della situazione in Val di Cornia è il capogruppo Uniti per Suvereto Giuliano Parodi. «Le Giunte Comunali hanno deliberato le quote di questa tanto discussa imposta e dopo le dichiarazioni congiunte di qualche mese fa ogni sindaco in base alle proteste più o meno incisive degli operatori adatta il tiro. Così troviamo il Comune di Campiglia che stabilisce una quota fissa di 50 centesimi al giorno per ogni categoria (dall’albergo 5 stelle al camping), Suvereto mantiene 1 euro, San Vincenzo conferma la modulazione per fasce, ma slitta la riscossione di un mese.
Questo scenario confuso la dice lunga sull’approssimazione con cui questo nuovo balzello è stato stabilito, creando non pochi disagi a chi con il turismo ci vive e generando delle situazione paradossali. Prendiamo ad esempio un ospite della Rta Corti di Montepitti, struttura a cavallo dei comuni di Suvereto e Campiglia, qui a seconda dell’ubicazione geografica dell’alloggio il cliente pagherà 50 centesimi o un euro.
Oltre alla disparità economica, quello che emergerà agli occhi del visitatore, sarà proprio la scarsa offerta unitaria di questo territorio, che proprio attraverso gli introiti della tassa di soggiorno vorrebbe realizzare progetti congiunti di marketing territoriale.
Per quanto riguarda l’Imu il Comune di Suvereto è rimasto l’unico in Val di Cornia a non aver ancora stabilito le aliquote e nessun documento, nessun dato è stato consegnato alla Commissione Bilancio da parte della Giunta per avviare una discussione in vista nell’approvazione del Consiglio Comunale».
La Nazione 05.04.2012
Ups: «La tassa sul turismo è un pasticcio»
«Tassa di soggiorno: pronti, via… e come nella migliore tradizione italiana il pasticcio è servito». Torna in argomento Giuliano Parodi capogruppo UpS: «Le giunte hanno deliberato le quote di questa tanto discussa imposta… ogni sindaco in base alle proteste piu’ o meno incisive degli operatori adatta il tiro. Questo scenario confuso – sottolinea – la dice lunga sull’approssimazione con cui questo nuovo balzello è stato stabilito, creando non pochi disagi a chi con il turismo ci vive e generando delle situazione paradossali. Prendiamo ad esempio un ospite del Rta Corti di Montepitti, struttura a cavallo dei comuni di Suvereto e Campiglia, qui a seconda dell’ubicazione geografica dell’alloggio il cliente paghera’ 50 centesimi o un euro». «Per quanto riguarda l’Imu – conclude – il Comune di Suvereto è rimasto l’unico in Val di Cornia a non aver ancora stabilito le aliquote, lasciando nell’incertezza i cittadini a ridosso della prima scadenza di pagamento».
Il Tirreno 05.04.2012