LA COSTITUZIONE tra i comuni di San Vincenzo, Castagneto e Sassetta, di una centrale unica di committenza per l’affidamento «congiunto» del servizio di ristorazione scolastica è stato approvato dal Consiglio comunale con l’astensione dei gruppi di minoranza, rappresenta un atto importante. Si dà il via ad una serie di processi che portano San Vincenzo, per la prima volta, a volgere lo sguardo a Nord. Un passo che vede San Vincenzo staccarsi dalla storica Val di Cornia. E’ stato l’assessore alla cultura nonché vicesindaco Fabio Camerini a relazionare ed è fortemente emerso come, con l’approvazione di questo atto, si possano individuare vari aspetti. I Comuni di San Vincenzo, Castagneto Carducci e Sassetta hanno caratteristiche ed esigenze simili sotto il profilo economico, sociale e territoriale.
Non è certo casuale il fatto che abbino ritenuto opportuno ed utile iniziare un percorso per individuare possibili sinergie che portino questi Comuni ad una stretta collaborazione per l’associazione di attività e funzioni. «Oggi parliamo del Servizio di Refezione Scolastica — ha detto l’assessore Fabio Camerini — ma è in itinere anche l’avvio dell’associazione della funzione riguardante la Polizia Municipale, che fra l’altro investirà anche il Comune di Bibbona e che porteremo in approvazione in Consiglio Comunale a breve; noi crediamo che questo quadrilatero di Comuni possa davvero rappresentare un ambito territoriale ottimale».
COSÌ, San Vincenzo inizia a scoprire le carte. E’ il cammino che l’Amministrazione comunale ha intrapreso e, con questo atto, si delinea una strategia politica precisa per il futuro. “Da evidenziare anche l’aspetto economico che emerge con la costituzione di una Centrale Unica di Committenza per l’affidamento in gestione del servizio di refezione scolastica, che, -affermava ancora Fabio Camerini – sicuramente renderà più appetibile l’appalto con la conseguenza di una migliore offerta economica della sua gestione”. In altre parole, ampliando il servizio messo a gara si presume che se ne aumenterà l’appetibilità per le imprese sviluppando così una maggiore concorrenza e quindi con l’ottenimento di migliori condizioni sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della qualità del servizio. Da evidenziare inoltre laspetto giuridico che questa costituzione di una Centrale Unica di committenza per il servizio di refezione scolastica, trova inoltre le sue ragioni in una serie di norme che l’assessore, nella sua relazione ha richiamato ed indicate nell’atto. Insomma, è emerso come sia stato individuato anche l’aspetto logistico-temporale in quanto i tre Comuni interessati hanno in scadenza, proprio nei prossimi mesi, i rispettivi appalti per il servizio di ristorazione scolastica.
La Nazione 07.06.2013
Piero Bientinesi