Uun appello per chiedere unità ai partiti politici e alle liste civiche sull’Autostrada. Lo lancia l’Udc che critica la manifestazione del Pd di domenica, rilancia la 398 fino al porto, ma respinge pedaggio e restyling della Variante Aurelia.
«Sarebbe opportuno un armistizio fra tutte le componenti politiche della provincia di Livorno sui temi delle infrastrutture, invece sembra che sia in atto una guerra che sa molto di regolamento di conti fra anime diverse della sinistra. Se si continua su queste basi non si va da nessuna parte e certamente le divisioni non aiutano, tutt’altro, forse servono a difendere presunti interessi di parte, sia di tipo politico che elettorale – incalzano Luigi Coppola, Massimo De Stefano e Simone Verucci – non abbiamo apprezzato la manifestazione del Pd di domenica a Venturina, anche perché a scendere in piazza non è stata una lista civica d’opposizione, ma bensì il primo partito della Regione, che governa gran parte dei territori.
L’iniziativa è discutibile in quanto ha posto il fianco ad ulteriori strumentalizzazioni, che peraltro sono già state ampiamente alimentate da dichiarazioni certamente non stemperanti da parte di autorevoli esponenti politici, che al contrario avrebbero il dovere di ricondurre il dibattito su binari prettamente istituzionali». L’Udc ricorda che “vogliamo la 398 fino al porto, dell’Autostrada Tirrenica ci interessa poco se considerata solo un restyling della “Variante Aurelia”, avremmo preferito un tracciato nuovo, come è stato chiesto più volte in passato, ma mai voluto realmente da tutta la sinistra Toscana” e lancia un appello ai partiti locali ed alle liste civiche: “Chiedendo di scendere dalle barricate e sintetizzare una proposta che possa essere largamente condivisa, in modo perlomeno da avere una linea comune che ci possa rendere autorevoli nei confronti degli interlocutori pubblici e privati. Se si aprisse qualche spiraglio – da Roma — abbiamo il dovere di fare la nostra parte, chiaramente nessuno ci porterà la 398 se non sarà legata ad altri progetti. Ricordiamo che Autostrada Tirrenica oggi significa solo 4 km da Rosignano a Palazzi di restyling alla Variante Aurelia, per il resto solo un mare di promesse e accordi che puntualmente vengono smentiti».
m. p.
La Nazione 29.3.2011
PDCI E PRC: Autostrada, il Pd prenda atto del fallimento
«Sull’autostrada a questo punto il Pd prenda atto del fallimento della strategia seguita sino a oggi e si apra una nuova fase». Così si esprimono Michele Mazzola del Pdci e Lorenzo Cosimi del Prc. «Leggiamo con sorpresa e interesse la posizione assunta sull’autostrada dal presidente della Provincia di Livorno, Kutufà. Il presidente finalmente si rende conto che tutta l’operazione messa in piedi negli ultimi due anni e i continui accordi al ribasso alla fine non erano che un contenitore vuoto, utile solo a far guadagnare Sat a spese delle comunità locali. Allo stesso tempo Kutufà è costretto ad ammettere che la politica di ricerca di accordo con questo governo non porta risultati. Bene, se si aprono nuove prospettive noi siamo pronti a un confronto».
Pdci e Prc dicono poi di essere interessati a capire se la proposta avanzata «verrà perseguita, sin da subito, e se tutto il Pd locale intende sostenerla realmente anche di fronte alle pressione dei livelli regionali. Per parte nostra interesseremo il gruppo regionale affinché anche in consiglio regionale si apra un dibattito complessivo sulle infrastrutture toscane che, a partire dall’analisi degli interventi da fare sulla Fi-Pi-Li, metta al centro la realizzazione del Lotto zero e della 398 (collegamento al Porto di Piombino), all’interno di un nuovo quadro privato della presenza di Sat e con un nuovo ruolo di Anas».
Il Tirreno 29.3.2011
Veramente poche persone all’iniziativa di oggi 27 marzo 2011, a sostegno dell’Autostrada Tirrenica. Tolti i sindaci e gli addetti ai lavori, i partecipanti saranno stati al massimo una ventina.
Questo, a prescindere dai contenuti presentati dal PD a sostegno dell’opera, dimostra che, o gli abitanti della Val di Cornia non hanno compreso cosa sta per avvenire (pedaggio per i residenti, nessuna complanare, scomparsa della variante Aurelia), oppure lo scollamento tra i vertici e la base della politica è più grave di quanto stimato, ed i vari conflitti d’interesse sulla vicenda possono essere stati il fattore scatenante della mancata partecipazione.
Comunque il Partito Democratico, presenti tutti i sindaci, il presidente dell’autorità portuale, il deputato Silvia Velo e moltri altri rappresentanti della pubblica amministrazione legati al partito di governo in Val di Cornia, ha ribadito i suoi tre slogan “Sì all’autostrada, No al Pedaggio, Sì alle complanari”.
In dettaglio è stato ribadito che si proceda con certezza ed in tempi brevi alla realizzazione dell’autostrada Tirrenica, superando l’attuale frammentazione, insufficienza ed incompletezza stradale, che ne limita drasticamente la portata, la sicurezza, l’affidabilità e la qualità di grande viabilità nazionale ed europea. Che la nuova autostrada si integri e serva in modo positivo il territorio della Valdicornia e dell’Isola d’Elba, assicurando, attraverso le viabilità alternative e complementari, un accesso agevolato, confortevole ed una gestione del traffico compatibile, efficiente e diretto, verso i siti produttivi, il Porto di Piombino e le località turistiche, assicurando la libertà dal traffico dei centri urbani. Che l’applicazione del pedaggio, da ritenersi la sola fonte di finanziamento attualmente plausibile, non gravi sui residenti e su chi per ragioni di lavoro, di studio o di servizi ospedalieri debba utilizzare l’autostrada Tirrenica o per la richiesta di collegamenti locali che non abbiano strade e percorsi alternativi e gratuiti.
Il segretario della Val di Cornia Valerio Fabiani, nel suo interessante intervento, ha ribadito che «il PD di fronte a questa nuova situazione d’incertezza e disimpegno del Governo intende reagire mettendo in campo la propria forza ed il proprio ruolo di governo nei Comuni, nella Provincia e nella Regione Toscana per aprire un confronto tra Sat e Governo, con le istituzioni Toscane, per riconfermare gli accordi e negoziare i termini, i tempi e le condizioni progettuali, finanziarie per la realizzazione del corridoio Tirrenico e delle opere di collegamento con il territorio».
Insistendo che questa opera è ormai irrinunciabile e non rinviabile, anche di fronte alla crisi che colpira maggiormente un territorio come il nostro che non ha infrastrutture viarie efficienti ha detto che «l’insieme dell’attività locali, i prodotti ed i servizi dell’ economia turistica, dell’agricoltura e dell’industria siderurgica, manifatturiera ed artigianale, potranno beneficiare per lo sbocco e l’accesso più diretto e veloce a nuovi mercati del nord e sud d’Italia, ad ovest come ad est dell’Europa. Lo stesso porto di Piombino, direttamente accessibile tramite la 398 a questa nuova rete viaria e ferroviaria, di cui la stazione di Campiglia potrà rappresentare lo snodo fondamentale per l’AV tirrenica, potrà essere collegato a questi nuovi mercati».
Pur condividendo le posizioni del PD sulla necessita di un adeguamento dell’attuale viabilità, sono troppi i conflitti d’interesse in questa vicenda (riassunti in questo articolo) e solo prendendo posizioni forti, a partire dalla richiesta di dimissioni da uno dei due incarichi di Antonio Bargone (contemporaneamente presidente di SAT e commissario straordinario del governo per la realizzazione dell’opera), il PD della Val di Cornia potrà essere credibile agli occhi degli elettori.
Tratto da Corriere Etrusco 27.3.2011
Il Pd in piazza per la Tirrenica «Senza complanari niente pedaggio»ALLA MANIFESTAZIONE PERÒ HANNO PARTECIPATO POCHISSIMI CITTADINI
«NON SI PUÒ accettare un’autostrada a pedaggio per tutti e la cancellazione delle opere complanari». Lo ha ribadito il Pd che è sceso in piazza a Venturina, insieme a tutti i sindaci della Val di Cornia per dire sì alla realizzazione del Corridoio Tirrenico, ma un secco no al pedaggio per i residenti e soprattutto un sì alla realizzazione delle complanari. «Pensare di riversare tutto il traffico sulla Vecchia Aurelia è improponibile»— lo ha detto il sindaco di Campiglia, Rossana Soffritti , che ha aperto la manifestazione. Ha sottolineato quindi la necessità per Venturina di realizzare le opere compensative, annunciando la presentazione di un piano nuovo, visto che la Sat in maniera unilaterale ha tagliato alcuni interventi, per Venturina non verrebbe adeguata via delle Caldanelle e né verrebbe realizzato il cavalcavia su via dell’Aeroporto.
E LA NECESSITÀ di riaprire il tavolo con il governo è stata ribadita dal segretario della Federazione Pd, Valerio Fabiani: «Ribadiamo la nostra volontà di realizzare il completamento della Tirrenica, l’arretratezza del sistema infrastrutturale di questa parte di Toscana è alla base di molti dei problemi del nostro tessuto economico-produttivo. Parliamo da molti anni di questa infrastruttura; è arrivato il momento di passare ai fatti. Si riapra il tavolo della concertazione e noi ci presenteremo con il nostro elenco di priorità che sono sempre state le stesse: fare l’autostrada, realizzare la 398 fino al porto, realizzare le complanari necessarie per una viabilità alternativa».
Ma i grandi assenti in questa manifestazione sono stati i cittadini. C’erano i sindaci, l’onorevole Silvia Velo, segretari, assessori, sindacalisti, addetti ai lavori, e pochissimi altri. Proprio pochi. E allora la questione è semplice. O alla gente non interessa niente di cosa sta accadendo (non ha la percezione, non si informa) o ha demandato a chi governa ogni decisione, oppure i cittadini disertando hanno voluto dire che la trasformazione della Variante Aurelia in Autostrada non la vogliono.
Maila Papi
La Nazione 28.3.2011
un piccolo drappello purtroppo, sempre i soliti e sempre meno. Se anche il nostro partito non tira più, mi chiedo da dove si potrà ripartire per affrontare i problemi veri del territorio come le infrastrutture? Perché alle assemblee delle liste civiche o dei comitati ci va tanta gente e da noi non vengono nemmeno se gli si offre un brindisi o una colazione alla conca d’oro? Io sono arrivato a pochi metri, ma vista la scena mi ha fatto tristezza e sono tornato indietro, comincia a venirmi qualche dubbio.