IL CASO: IL REGOLAMENTO URBANISTICO DI CAMPIGLIA AMPLIA LE PREVISIONI PER “INTERVENTI SOCIALI” E “AREE CRITICHE”
La lista civica: poco verde e troppi alloggi. Il sindaco: piano impeccabile
CAMPIGLIA MARITTIMA — E’ una faccenda complicata e delicata, in un territorio delicato come la Val di Cornia, in un momento ancora più delicato perchè l’urbanistica in generale e soprattutto in Toscana è finita in più di una occasione nel mirino della magistratura. Forse, sicuramente per il momento, non sarà il caso di Campiglia Marittima. Fatto sta che in questo Comune dal 12 maggio — quando è stato approvato il nuovo regolamento urbanistico in Consiglio comunale per attuare il piano strutturale — si è scatenato uno scontro a colpi di comunicati stampa, numeri e documenti che vede il sindaco Rossana Soffritti (nella legislatura passata ex assessore all’urbanistica) e la maggioranza di centrosinistra difendersi dalle critiche e gli allarmi su una possibile «cementificazione dell’area compresa tra Campiglia e Venturina» lanciati dal rappresentante della lista civica «Il Comune dei cittadini» Massimo Zucconi, architetto urbanista ed ex presidente della società Parchi Val di Cornia.
Per capire di cosa si sta parlando bisogna partire dal 2007, quando fu realizzato il piano strutturale che in accordo tra Comune, Provincia e Regione stabiliva i limiti massimi per le nuove costruzioni. Per il fabbisogno abitativo infatti il tetto fissato da qui al 2020 sarebbe, anzi è, di 650 alloggi. C’è però una clausola interpretata dal Comune — ed è qui che sta tutto il cuore della vicenda — che ha scatenato gli Sos dell’architetto Zucconi e della sua lista civica: gli alloggi eventualmente realizzati nelle cosiddette aree critiche (zone degradate con attività incompatibili con i centri abitati) che possono essere trasformati, riqualificati attraverso nuovi edifici e aree di verde pubblico. Secondo la lista civica il Comune potendo derogare dal limite massimo ammesso avrebbe concentrato proprio nelle aree critiche «una quantità esagerata di case: 185 alloggi solo con il primo regolamento — quello del 12 maggio scorso, poi ne serviranno altri due da qui al 2020 — che però possono diventare 370 con il premio dell’edilizia sociale.
Cosa vuol dire edilizia sociale? Significa che al costruttore che realizza edilizia a canone sociale scatta una sorta di premio, in alcuni casi può perfino raddoppiare il numero degli edifici. Questa la tesi e anche quanto risulta dal regolamento urbanistico. In poche parole secondo Zucconi se il piano strutturale prevedeva da qui al 2020 «solo» 650 alloggi, in realtà già con il primo regolamento urbanistico se ne realizzerebbero 713. Di più. L’ex presidente della Parchi Val di Cornia svela un altro aspetto di questa intricata vicenda: «A Campiglia ci sono circa 600 alloggi alcuni ancora da costruire altri appena cominciati o terminati, ereditati dal vecchio piano strutturale, che dovrebbero avere la precedenza sui 700 a cui è stato dato il via libera. Faccio anche degli esempi concreti: nel campo di aviazione ce ne sono circa 160 nell’area interna al Pep (piano di edilizia popolare) di cui parecchi invenduti. In via Cerrini doveva partire la realizzazione di altri 75 alloggi e li stiamo ancora aspettando. È assurdo e il Comune sta utilizzando due principi per aggirare il limite fissato dal piano strutturale: l’edilizia sociale, un meccanismo che potenzialmente raddoppierà l’edificabilità e le aree critiche che sono schizzate in modo improprio, quando l’unica vera area critica è quella del pomodorificio il cui spostamento nella zona industriale di Venturina è necessario».
Il sindaco Soffritti smentisce e corregge le parole dell’ex presidente della società Parchi Val di Cornia: «Non è vero niente. Il piano strutturale è stato realizzato anche in base ad uno studio socioeconomico che ci ha fatto capire di quanto era aumentato il fabbisogno abitativo. Detto questo il piano strutturale non teneva conto delle aree critiche. Ma ci tengo a dire che non c’è espansione, anche quello delle aree critiche è un piano di riordino. Chiaro che è meglio costruire, dico un numero a caso, 100 alloggi al posto del pomodorificio che sta all’interno del paese. Ma questi alloggi non vengono conteggiati». «Sono pur sempre edifici in più, mica sono trasparenti. Questa è un escamotage burocratico», dice il rappresentante della lista civica. E l’edilizia sociale? «Siccome non ci sono case in affitto — spiega il sindaco — abbiamo approvato una operazione che rimettesse sul mercato affitti convenzionati. Ma se c’è un intervento da 30 alloggi non è che diventano 60 in automatico. Al massimo se ne fanno 35, 40. Il raddoppio non è automatico». E qui però ci sono le carte. Ovvero il regolamento approvato dal Comune. Alcuni esempi: a Venturina, via Indipendenza, sono previsti 30 edifici e nel regolamento si legge che quelli aggiuntivi a canone sociale possono essere altri 30. Sempre a Venturina in via Cerrini 135 alloggi previsti e 135 quegli aggiuntivi a canone sociale. O nell’area critica ex Comer, all’ingresso a nord di Venturina dove su un terreno di circa 7 mila metri quadrati c’è un capannone di 6 mila metri cubi dismesso da anni. Su questa area è concessa la possibilità di realizzare 30 alloggi che con l’edilizia sociale possono diventare 60, «senza spazi verdi — sottolinea Zucconi — per questo noi proponiamo di ridimensionare il numero di alloggi nelle aree critiche e aumentare gli spazi verdi. La cosa incredibile poi è che degli oltre 700 alloggi previsti per i prossimi 5 anni, solo 24 sono localizzati a Campiglia. E che dei 299 alloggi di edilizia sociale neppure uno è destinato al centro storico».
Ma i 600 edifici ancora da costruire o terminati ereditati dal vecchio piano strutturale di tredici-quattordici anni fa? «Non sono 600 intanto — dice il sindaco Soffritti — e in tutta la Val di Cornia il nostro Comune è quello con un residuo più basso. Il nostro piano strutturale è impeccabile». Non la pensa così ovviamente Zucconi: «Sono parecchi i Comuni anche in Toscana finiti nei guai per l’approvazione di un regolamento urbanistico difforme dal piano strutturale. Il sindaco smentisce i nostri numeri? Smentiscono loro stessi perché sono tutti contenuti nel regolamento urbanistico». E se il nuovo assessore regionale all’urbanistica Anna Marson metterà le mani su questo regolamento? «Quando lo vedrà non ne troverà uno rispettoso come il nostro — risponde il sindaco — realizzato in armonia con un’area che comprende i comuni di Sassetta, San Vincenzo, Campiglia, Piombino e Suvereto».
Alessio Gaggioli
Corriere Fiorentino 22 maggio 2010
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Ci avevano detto che avrebbero affrontato il problema della zona blu che non c’è, della piazza che non c’è, di locali per i giovani che non ci sono, di un cinema che non c’è, di spazi di verde con qualche gioco per i ragazzi, della sistemazione dei laghetti di tufaia…E poi ci aspettavamo che la zona di Caldana venisse tutelata per sfruttare le acque termali, che si trovasse una sistemazione adeguata per il museo del lavoro, che si pensasse davvero al risanemento delle abitazioni nel centro di Venturina, che si mettesse davvero mano alla sistemazione di Via Cerrini risanando i vecchi magazzini comunali e lavorando per spostare il pomodorificio, che si cominciasse sul serio a pensare a come valorizzare il centro storico di Campiglia… E invece ci troviamo tantissime case intoro ai laghetti di tufaia davanti alle terme di Caldana, nuove case lungo via Indipendnenza alla Comer e alla Conad, lungo la via dell’aeroporto…case, solo case. Che delusione! E questi dovrebbero rappresentare un’alternativa al berlusconismo?
L’educazione non è poco….specie dopo 10 anni di arroganza, ma non ci si può accontentare dell’educazione, forse ci si accontenterebbe di un po’ più di coraggio …quello che i nostri amministratori non hanno. Se dicessero che non vogliono riqualificare ma costruire, sarebbero più dignitosi.
mi sembra che il giornalista abbia studiato bene le carte riportando i dati che tutti possono controllare. Si fa per dire perché l’argomento non è certo alla portata di tutti.
Quello che fa impressione sono le parole del sindaco.Possono ingannare chi non ha letto le carte ma non i numeri.
Incredibili anche le affermazioni su la partecipazione e coinvolgimento dei cittadini che ho letto nelle news del Comune ! siccome a volte ho partecipato posso dire che quegli incontri erano una farsa.
Purtroppo , guarda te a che punto siamo arrivati,sembra l’atteggiamento della maggioranza di governo che ripete frasi fatte senza rispondere mai sui fatti!!
Unica differenza è che il sindaco è gentile e educato.